7.

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Quando Tyler si svegliò il mattino seguente, scoprì che il lenzuolo bianco che nascondeva il suo letto era sparito, e che Josh non si trovava più tra le sue braccia. Si stropicciò gli occhi, cercando di svegliarsi.

Josh si era alzato prima di Tyler, e si mise a riordinare la stanza. Guardò oltre l'angolo della cella e vide Josh seduto al piccolo tavolino, con il naso incollato ad un libro.

In parte a Josh c'era un vassoio con due tazze di latte ai lati, qualche pezzo di pane ricoperto di burro al centro, due uova e un po' di succo d'arancia. Tyler guardò Josh per qualche secondo in ammirazione e poi si tirò su dal letto, attirando la sua attenzione. "Che cos'è?" Chiese Tyler curiosamente.

Josh posò giù il suo libro e si alzò, baciando Tyler gentilmente prima di prendergli la mano e accompagnarlo a sedersi al tavolo.

"Un agente è arrivato a fare un controllo delle celle e mi consegnò la colazione. Voleva svegliarti, ma gli ho detto di non farlo perché sapevo che eri molto stanco. Ho solo appoggiato il cibo sul tavolo e pulito mentre aspettavo, spero non ti dispiaccia," replicò Josh, iniziando a versare il latte nella sua tazza. I detenuti potevano mangiare solo cereali secchi e un po' di succo di frutta se non avevano abbastanza denaro per lo spaccio, ma Tyler e Josh non dovevano preoccuparsi delle spese con quello che guadagnavano.

"Wow, io - non so cosa dire," disse Tyler, senza parole.
"Non dire niente, mangia. Sto morendo di fame," Josh rise di cuore e iniziò subito a mangiare.

"Come mai non stiamo mangiando in mensa?" Chiese Tyler.
"Qualcuno ha bloccato lo scarico del cesso tirando lo sciacquone, ma siccome erano vicini alle scale scese anche l'acqua," constatò Josh dopo aver inghiottito il boccone di cibo. Dopo aver finito di divorare la colazione, Tyler lo ringraziò per quello che aveva fatto e si alzò per abbracciarlo.

"Hey, Tyler?" Disse lui.
"Sì," rispose prolungando la sua risposta, e iniziò a riempire di baci il viso di Josh. Lui cercò di liberarsi per iniziare a parlare, ma una risata forzata rimpiazzò le parole che voleva dire per via del fatto che Tyler lo stava baciando sempre più vicino alla sua bocca.

"Siediti..." disse, stringendo Tyler e portandolo verso la sua brandina.
"Credo che lo dirò e basta," iniziò Josh.

"Conosco la mia data di rilascio..."

"Cosa? Ma è fantastico!" Esclamò Tyler. "Perché non sembri felice?"
Josh non rispose, e Tyler si ripeté, questa volta più serio. "Perché non sei felice?"

Josh si stropicciò la faccia prima di sospirare e dirgli, "Tyler, me ne andrò domani."
Tutti i segni di felicità nel viso di Tyler svanirono, e Josh non poté anticipare la sua reazione.

"Dì qualcosa," disse nervosamente.
"Da quanto lo sai...? perché non te lo possono dire il giorno prima, vero?"
La voce di Tyler si spezzò, e i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Josh esitò prima di parlare. "Da quando sei arrivato."
Tyler si alzò e camminò per la stanza con la testa tra le mani, cercando inutilmente di calmarsi. Josh lo raggiunse e gli accarezzò il braccio, ma Tyler si spostò.

"Lo sapevi da tutto questo tempo e non hai pensato di dirmelo fino ad ora?!" Disse Tyler alzando la voce.
"Pensavo avessi capito che la mia sentenza era di cinque anni quando ti ho detto di essere qui per rapina a mano armata con feriti! Ho detto che sono stato qui per quasi tutto il tempo, come potevo sapere che non l'avresti capito?!" Rispose Josh.

"Non provare ad incolparmi per non averlo scoperto! Hai avuto tutto questo tempo per dirmelo ma hai scelto di farlo adesso!" Tyler iniziò ad urlare. "Per l'amor di dio Josh, abbiamo perfino fatto sesso," disse più piano, ma la sua rabbia era ancora evidente. "Cosa? Era questo il tuo piano per tutto il tempo? Usarmi finché non saresti u-"

Prima che Tyler potesse concludere la frase, Josh gli prese il colletto della tuta e lo spinse contro il muro.

"Non azzardarti ad accusarmi di averti usato!" Gridò Josh. Guardò negli occhi di Tyler per qualche secondo, e la rabbia iniziò a svanire dal suo viso. "Sai perché non volevo dirtelo?" Chiese, molto più calmo. "Perché mi importa di te. Non volevo ferirti. Non volevo che scoprissi che me sarei dovuto andare presto. Ti amo, Tyler." Josh lo strinse in un abbraccio, e Tyler iniziò a singhiozzare sulla sua spalla.

"Va tutto bene," lo rassicurò. "Hey, avrai sempre gli altri ragazzi. Rimarranno qui per un po' più tempo."
"Non per undici anni però," rispose Tyler dopo che i suoi singhiozzi cessarono, non realizzando cosa avesse appena detto.

"Cosa?!" Chiese Josh, confuso. "In che senso undici anni? Mi hai detto che saresti rimasto qui per due..." le sue sopracciglia si aggrottarono mentre lo lasciò andare per guardarlo in faccia mentre iniziò a parlare.
"Ho ucciso qualcuno, Josh. Mi hanno accusato di omicidio volontario."

Gli occhi di Josh si sgranarono per la sorpresa. "Stai scherzando, vero? Dimmi che non è vero."
"Vorrei poterlo dire," Tyler abbassò lo sguardo per la vergogna.
"Quindi mi hai mentito per tutto questo tempo?" Disse Josh, mentre una singola lacrima gli scese dal viso.

"Non volevo essere trattato male qui dentro per una brutta cosa che ho fatto all'esterno. Non volevo spaventarti," si difese Tyler.

"Tra tutte le persone qui dentro, pensavo che avresti potuto almeno fidarti di me."
"Io mi fido di t-"
"Smettila, Tyler," lo interruppe, "niente più bugie."

I due rimasero in silenzio per quanto sembrò un'eternità, e poi Tyler parlò.
"Quindi cosa facciamo ora?" Chiese.
"Non lo so. Farei meglio a preparare le mie cose," mormorò Josh.

Più tardi quel giorno, quando l'atrio venne pulito, tutti vennero liberati dalle proprie celle. La gang si riunì in un cerchio nel posto in cui Tyler e Josh si baciarono per la prima volta, e quando li videro vennero salutati con un sorriso.

"Hey, ragazzi," Disse Josh e si sedette con Tyler.
"Che succede?" Chiese Tiger.
"Me ne andrò presto," fece un piccolo sorriso non sincero.
"Ci mancherai, amico," disse Matty.

"Vi ricordate di quella volta in cui ci siamo messi a correre finché gli agenti non ci presero?" Jace iniziò a ridere.

"O di quando abbiamo iniziato a cantare a squarciagola le canzoni di Britney Spears di notte e abbiamo tenuto tutti svegli," aggiunse Brett. Il gruppo rise rimembrando tutti i loro ricordi, ma si rattristarono quando gli istruirono di tornare alle loro celle.

Prima di tornare nell'atrio, chiesero ad un ufficiale se avesse potuto scattare un'ultima foto di tutti loro. Si misero in due file, la prima era formata da Matty, Brett e Jace inginocchiati in basso, e la seconda da Tyler, Tiger e Josh al centro.
Mostrarono tutti il tatuaggio di gruppo facendo vedere i loro bicipiti tirando un pugno. Fecero tutti la loro faccia più dura, ma scoppiarono a ridere quando venne scattata la foto. Non lo sapevano, ma l'agente ne fece un'altra mentre sorridevano. Gli disse che avrebbe stampato abbastanza copie per tutti e le avrebbe messe dentro alle loro celle più tardi. Si guardarono e si strinsero in un abbraccio di gruppo.

"Quindi è finita," disse Josh. "Questa è l'ultima volta che la nostra gang si riunisce."
"Saremo tutti fuori un giorno. Potremmo incontrarci di nuovo quando saremo tutti vecchi e grigi," Tyler sorrise, cercando di farli sorridere.
"Va bene."
Andarono tutti lentamente verso le loro celle, non volendo che il tempo passasse, ma prima che se ne accorsero, le loro celle vennero chiuse. E questa fu l'ultima volta che si riunirono da anni.

The Run And Go Fic - Traduzione ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora