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Mi chiamo Jessica Evans e ho 17 anni. Mi sono trasferita da pochi giorni qui a Manhattan con i miei genitori. Sono figlia unica, ma avendo un cane non mi sento sola. Lo so è patetico.

Domani dovrò affrontare il mio primo giorno di scuola in questa nuova città e sono un po' nervosa, non ho mai saputo rapportarmi bene con le persone e tanto meno con i miei coetanei.

Beh, avevi altri modi di rapportarti...mi spiego?

Stupida coscienza. È vero. In parole povere nella vecchia scuola ero una troia, ma voglio cambiare, anche per avere veri amici, non venivo presa sul serio per via del mio modo di...pormi.

Dopo aver preso il necessario decido di andare a fare una doccia rilassante nel mio nuovo bagno personale. Inoltre ho perfino una cabina armadio. È fantastico dato che nella vecchia casa avevamo un bagno solo.

Dopo aver fatto la doccia preparo l'occorrente per domani, cioè zaino e vestiti.


«Jessicaaa! Sveglia!» sento dire da una voce di sottofondo mentre bacio Leonardo Di Caprio sul Titanic.
Mi sveglio di colpo. Troppo bello per essere vero dannazione! Eh si...ho una cotta per Leonardo Di Caprio, la versione giovanile ovviamente.

«Jessica!» sento nuovamente mia madre.

Prima di andare di sotto controllo le mie notifiche, ma ovviamente niente di nuovo.

Dopo aver mangiato un cornetto e bevuto del latte vado di sopra.

Mi vesto con un jeans skinny a vita alta nero e una maglietta aderente bianca. Mi risalta il seno, ma d'altronde ho cambiato il mio modo di fare non il mio stile, essere costantemente sexy è uno dei miei principali obbiettivi quotidiani.

Dopo aver indossato degli stivaletti neri con un po' di tacco metto un giubbino di pelle e prendo lo zaino.

«Ciao!» saluto i miei genitori.

«Ciao tesoro, buon primo giorno di scuola» risponde mio padre.

«Fai attenzione» urla mia madre dalla cucina.

Mentre mi incammino mi ritrovo a pensare alla mia vecchia vita: ero popolare, ma solo perché ero una troia. Non scopavo con chissà quanti di loro, ma ne ho scopati tanti al punto da essere definita tale.

In pochi minuti arrivo a destinazione. Alcuni mi fissano, sarà perché sono nuova.

Mi si avvicina una ragazza.

«Ei ciao! Sei Jessica vero?» mi chiede con un sorriso a trentadue denti.

«Si, sono io.» le rispondo.

«Io mi chiamo Jane, mi ha detto il preside di farti fare il giro della scuola dato che sei nuova» come mi ha riconosciuto?

«Oh, ok.» rispondo senza pensarci. Scervellarmi adesso è l'ultima cosa che dovrei fare. Voglio godermi questa giornata e dare il meglio senza sembrare una pazza psicopatica.

«Ti va se ti faccio conoscere dei miei amici prima?» mi chiede cortesemente, sembra timida.

«Certo, perché no.» le rispondo. Mi servono degli amici se voglio sopravvivere all'ultimo anno.

«Bene, seguimi!» dice soddisfatta.

Si avvicina ad un gruppo di ragazzi e io non posso fare altro che seguirla.

«Ei ragazzi. Lei è Jessica, la nuova ragazza»

Rivolgo un sorriso imbarazzato un po' a tutti. "La nuova ragazza", a quanto pare non solo Jane sapeva del mio arrivo.

Nobody changes - Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora