Nobody changes - Cameron Dallas

3.

Cameron è semplicemente il ragazzo più eccitante che abbia mai conosciuto. Basta l'ho ammesso.
Sono sotto la doccia e non riesco e levarmi l'immagine di Cameron che mi accarezza...

La devo smettere. Non mi dovrebbe interessare più...lo odio. Cazzo se lo odio.
Perché ti ha abbandonata senza preavviso?
Stronzate.
Esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto. Nel giro di 20 minuti sono pronta.

Esco e mi incammino per andare dalla mia fantastica scuola.
Ironia si spera.
Mentre cammino sento un clacson, mi giro e... mi ritrovo la macchina di Cameron...oggi è un tormento questa persona.

Accosta e abbassa il finestrino.
«Passaggio santarellina?» Santarellina?! Glielo ficco in culo quel nomignolo del cazzo.

Entro nella macchina e prima che dica lui qualcosa
«Prima di tutto quel nomignolo te lo ficchi in culo perché sarò pure cambiata ma c'è una bella differenza tra quello che sono e santarellina...poi ho accettato il passaggio solo perché fa un cazzo di freddo» finisco il tutto con un sorrisetto falso.

«Svegliata con la luna storta stamattina?» ma che...

«Coglione...» gli rispondo molto educatamente.

«Dovresti essermi grata per il passaggio sai»

Alzo gli occhi al cielo.

Mi sta venendo quasi da ridere...

Improvvisamente scoppiamo entrambi a ridere come degli idioti.
Feeling dimenticato ma non scomparso eheh.
«Sai non sei per niente cambiata, eppure vuoi continuare a essere convinta del contrario»

«Farsi una risata con un vecchio amico non significa niente sai?» gli ribadisco

«Scopamico intendi forse?» mi provoca

«Non è quello il punto» insisto io

«Ma vorresti che lo fosse» ehm...

«No» dico ridendo.

«Certo che si» insiste lui

«Perché sei così tanto convinto che per me tu adesso sei il solo e unico pensiero? O almeno da quel punto di vista » gli chiedo per pura curiosità.

«Si vede da come mi guardi e lo ipotizzo da come ti piaceva. » mi provoca nuovamente, per lui ogni scusa è buona per provocarmi.

Ha ragione però, infatti mentirei se dicessi che non mi piacerebbe riprendere la nostra sana scopamicizia. Anche dopo quello che è successo.

Alzo di nuovo gli occhi al cielo.

«Perché...non è vero?»

«Si mi piaceva, ma che ne sai adesso?» ammetto.

«Ti ripeto...ipotizzo e mi baso pure sulla mia di opinione al riguardo»
Sono confusa...parecchio.

«Ah davvero? E qual è?» dico con tono di sfida provocandolo.

«Te la potrei dire...forse quando tu ammetterai a te stessa di non voler essere così innocente come vuoi far credere»
ridiamo entrambi perché sappiamo entrambi qual è la sua opinione ma ignoriamo che sia palese o che già me l'abbia detta ieri con "pagherei per toccare quel tuo culo" o quello che era.