Il sole lavorava per riscaldare l'ambiente dopo la notte donando un tocco di colore al cielo. L'aria fredda non era scomparsa del tutto e lo sentivo sulla pelle quando mi tolsi la maglia. Era un'altra di quelle mattine pulite cui dimenticavi di vivere in una città e ispiravo il profumo dell'erba di rugiada a pieni polmoni. Nel togliermi i pantaloni ero teso ma non mi fermai dall'azione. Luke mi aspettava in acqua, nudo. I suoi vestiti erano ammucchiati vicino ad una roccia dove deposi i miei di seguito. Sentivo quel momento fin dentro le ossa dove l'ansia le bruciava fino a graffiarmi la pelle.
Misi un piede in acqua costatando la freschezza post-inverno del lago. Speravo Luke non mi vedesse entrare in quanto ero decisamente impacciato. Più andavo in profondità mi sentivo le vene gelarsi mentre tremavo. Non mi fermai per la voglia di andare da lui e vederlo in tutta la sua bellezza come avevo sognato una volta. Era lo stesso panorama del sogno ma non ero ancora riuscito a prestarci molta attenzione. Avevo ormai il livello dell'acqua intorno ai fianchi quando raggiunsi la piccola cascata. Mi infilai sotto senza timore sentendo la forza del flusso d'acqua gravare sulla mia testa. I capelli si lisciarono schiacciandosi sulla fronte e le goccioline scivolavano sulla pelle come a studiare la mia forma. Il cielo si stava schiarendo macchiato dal rosa e arancio dell'alba e i papaveri decoravano la sponda.
Come nel sogno abbassai lo sguardo per trovare Luke davanti a me e come nel sogno ne rimasi affascinato.
-Sei bellissimo.- Mi disse.
Aveva le labbra screpolate e di un rosso intenso che mi ricordavano i papaveri sulla sponda. I suoi occhi brillavano di un intenso blu quasi avrei voluto affogarci dentro.
Mi si avvicino per baciarmi il collo e le spalle e il petto, scendendo pian piano. Provai a pensare al mio futuro come veggente ma nella mia testa c'era solo la morbidezza di quei baci.
Arrivò fino all'inizio dell'acqua quando si fermò dal baciarmi. Io tremavo colto dal desiderio e per un momento ringrazia il lago o sarei morto sul colpo. Lo vidi osservare una goccia scendermi lungo il fianco sinistro e trattenni il respiro quando la leccò. Quel momento vagava dal dolce al perverso.
Presi a baciarli le labbra sentendo un pò del suo sangue. Mi staccai notando un taglietto al labbro inferiore rosso di sangue. Erano gonfie le labbra e immaginai a causa dei miei baci.
-Mi dispiace..-
-Ancora. Fallo ancora.-
Continuai tringendo fra le mie labbra le sue per riassaporare il sangue. Era una parte di lui che stavo rubando e il mio cervello ne chiese ancora. Scesi in direzione del suo intimo fregandomene dell'acqua.
Presi nella mano il suo membro e il suo corpo si irrigidì. Mossi un pò la presa seguendo la lunghezza e lo vidi cedere al piacere, le palpebre gli si abbasarono e le braccia ciondolavano sfiorando l'acqua.
Io non ero da meno. Lo accarezzai in modo impacciato essendo per me la prima volta con un ragazzo, fregai il pollice sulla punta e mi trattenni dalla voglia di succhiarlo.
Luke mi tirò a sè premendo le labbra contro le mie con foga mentre la mia mano restava lì incurante.
Finimmo sul prato, io sdraiato su di lui assaporando il rimasuglio d'acqua sulla sua pelle. Versò grida frebili quando presi il membro tra le labbra. Luke s'inarcò in avanti e presi a sfregare la mia guancia contro il suo sesso. Mi sollevai poi per guardarlo negli occhi. Puro piacere.
Luke s'inarcò ancora,nello stesso momento in cui presi a leccargli il collo, condannandomi al supplizio, perchè per un unico,perfetto istante, entrai in lui.
-Mi desideri? Mi vuoi anche a farti male?-
-Si!-
Indietreggiai con il bacino per tornare poi a strofinarmi su di lui. Il tempo di vederlo leccarsi le labbra che spinsi con i fianchi e le sue braccia si aggrapparono al mio collo, schiacciando il corpo contro il suo. Gli odori si mischiarono mentre la pelle lucida di sudore si scuriva assumendo una sfumatura rossa donando a Luke un altro aspetto. Fu allora che scivolai leggermente all'indietro per dare un altro colpo di reni sussurrando:
-Sei mio..-
Il piacere era talmente intenso che era quasi doloroso. Più che altro era un piacere nuovo, sconosciuto, come se non l'avessi mai fatto.
Il mio sgardo caddè sul suo petto che saliva e scendeva a ritmo del respiro. Stavamo lì, abbracciati, la mia testa sul suo braccio e una mano sul petto caldo. Era sfinito e caddè in un sonno profondo stringendomi alla presa. Feci scorrere la mano sul petto con gesti morbidi e intontito caddi nel sonno anch'io.
Quasi due ore dopo mi svegliai sfregando gli occhi con il palmo. Luke era in piedi e si stava rivestendo.
-Che ore sono?-
-Le 8:00.-
-Dai vieni qui è ancora presto.-
-No Mikey, su alzati siamo già in ritardo per scuola.-
Insistere non servì a nulla. Mi rivestii e mano nella mano tornammo alla macchina. Luke compose il nummero di sua nonna sul cellulare e quando la chiamò non riuscivo a sentire la sua voce.
-Buongiorno. Nonna ho preso l'auto io perchè sono uscito presto stamattina non preoccuparti. No non ho fame. Si, è tutto okay. Ciao.-
-Hai fame?-
-Da morire.-
Non trattenni la risata. Che gran bugiardo.
Il tempo di farci una doccia veloce in casa mia che andammo ad un bar per un cappuccino. Saltammo le prime due ore di lezione ma sinceramente è come se le saltassi tutte. Non riuscivo a concentrarmi dopo quello che era successo alla cascata. Uno dei momenti migliori in tutta la mia vita.
-Stanotte non eri in casa.- Mi disse Calum una volta in corridoio.
-Come lo sai?-
-Non riuscivo a dormire, la porta della tua camera era aperta e tu non c'eri.-
-Si, ero uscito.-
-Comunque siete una bella coppia ma avrei preferito che me lo dicessi.-
-Cosa?- Dissi improvvisamente serio.
-Tu e Luke. Vi ho visti in auto ieri notte quando avete raggiunto la cascata.-
-Hai visto altro?- Chiesi abbassando la voce incitandolo a fare lo stesso.
-No,ho pensato che avreste voluto un pò di privacy.-
Lo abbracciai.
-Scusa amico, volevo dirtelo,davvero,ma non è facile.-
-Nessun problema, è Ashton quelloche se la prende per queste cose. A proposito, quando hai intenzione di dirglielo?-
-Una volta a casa.-
-E' una cosa seria con Luke?-
-Penso proprio di sì.-
Forse la mia vita si stava arrampicando con forza dal dirupo dopo essere caduta grazie alla persona che aveva teso la mano a cui si era aggrappata per cercare salvezza. Se Luke avesse spezzato la presa a cui mi ero aggrappato sarei caduto verso il fondo e non credo mi sarei più rialzato.
****spazio autrice****
Un grazie particolare alla mia scrittrice preferita che mi ha ispirato per questo capitolo. (so che non lo leggerà, è americana)
In questo capitolo lo fanno per la prima volta e spero di non avervi fatto stare male. Io ci ho provato.
Ho cambiato per la ventesima volta la copertina e questa attuale non mi dispiace.
Non vi stanco dai, alla prossima.
-PoisonPrincess_
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Chills (muke)
FanficL'imperfezione di un nuovo punto di vista e il desiderio di dimenticare la realtà sono le principali caratteristiche di Luke, un ragazzo solitario che spesso si ritrova a dar la colpa di ogni dolore ricevuto alla famiglia a cui appartiene. Una famig...