Freya
Non è colpa mia se sono cresciuta in una famiglia ricca. E su questo vengo odiata.
Hyunjin, vuole vendicarsi su ciò che ho fatto in passato. L'unica problema è che non so per cosa. Ho perso la memoria.
Vuole farmi soffrire. Vuole farmi capire...
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I miei genitori hanno programmato tutto della mia vita. All'età di otto anni mi hanno obbligata a fare ginnastica artistica fallendo miseramente. A dieci anni mi hanno costretta a entrare nella squadra di pallavolo. Nel giro di pochi mesi ho iniziato a suonare il piano con mio padre, appassionato di musica.
Tutto questo non mi sarei mai aspettata che avessero il coraggio di cambiarmi anche la scuola. Il mio primo incontro con Chan è stato divertente. È diventato subito il mio amico, insieme a suo fratello Felix.
Tutto normale, finché il moro, si fa strada sulla mia via. Il suo nome è Hyunjin, quel ragazzo tenebroso, arrabbiato con il mondo intero, si nasconde dietro il buio. Avevo la necessità di aiutarlo, non sapevo come, però volevo tentare.
Mi ha ferita, mi ha fatto sentire ridicola, ma è l'unico che mi ha fatto sentire libera oltre a quelle quattro mura.
Non immaginavo che l'amore fosse così devastante. Non immaginavo neppure di innamorarmi. Pensavo che i romanzi rosa fossero delle gran cavolate, alla fine mi sono sbagliata. Ognuno ha la sua storia, ogni racconto ha le sue sorprese: brutte o belle. Nel mio caso la definirei una catastrofe.
È un circolo vizioso che si ripete. Sembra non finire mai.
A volte la verità fa male, non dopo che loro mi confessano ogni cosa. Una piccola miserabile frase ti può far cadere in un nano secondo.
