6. angry

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- so why aren't you dead yet? -

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- so why aren't you dead yet? -

Stiamo camminando da dieci minuti ormai e nessuno di noi due ha intenzione di parlare.

Io perché ho paura per i miei genitori. Non ho portato il cellulare apposta per non causare ansia. Il problema è che ce l'ho lo stesso.

Mi immagino già le loro facce arrabbiati, delusi della loro figlia che anziché eseguire le loro ordini, li infrango.

Fisso la schiena di Hyunjin.

Sono tanto curiosa di sapere cosa abbia detto al mio autista. Come lui ci abbia creduto, nonostante sia un completo sconosciuto.

Se glielo chiedo di come abbia fatto a convincere Mason di andarsene o mi prenderà in giro oppure terrà la bocca chiusa.

Una parte di me vuole conoscere di più questo ragazzo tenebroso. Anche se mi tratta come una bambina, voglio sapere quali sono i suoi segreti. Beh, per essere precisi: che cosa mi nasconde.

"Perché mi odi?" Come tenevo non mi risponde. "Sul serio cosa vuoi da me?" Tento comunque, sperando che mi risponda almeno a una domanda.

La curiosità aumenterà sempre di più se continua a fare il misterioso.

"Cosa ti ho mai fatto? Come fai a sapere in che scuola vado? Dove stiamo andan-"

Mi blocco subito notando il suo sguardo truce. I suoi occhi sono pieni di rabbia e io indietreggio senza volerlo.

L'ho fatto arrabbiare.

"Cristo santo, smettila di parlare, cazzo! Se sto zitto un motivo ci sarà, no? Come ho già detto un miliardo di volte, con te mi voglio solo vendicare e nient'altro. Fine della storia."

Soffrire e vendicare sono la stessa cosa? A me non pare.

"Vendicarti di cosa poi? È per una cosa che ho fatto? Ciò di fatto che io non ti ho mai visto e mai parlato fino a una settimana fa. Quindi non capisco perché ce l'hai così tanto con me. Dimmelo, su forza."

Forse ho esagerato, ma devo saperlo. Se continuo ancora ad aspettare, finirò per diventare matta.

Si avvicina e con un braccio mi circonda il fianco, mentre la mano libera sul mio mento da far incontrare i nostri occhi.

"Tesoro, la risposta è fin troppo ovvia, no? La ragione per cui ti detesto è che vivi, ecco cosa." Sorride con affare strafottente, per poi spingermi con forza per terra.

Il mio respiro si blocca. Un insulsa piccola parola mi ha reso d'un tratto debole. Riesco a comprendere lo schifo che prova nei miei confronti in ogni singola frase pronunciata dalla sua bocca.

Non riesco a muovermi. Il mio corpo si rifiuta di alzarsi. Ho lo sguardo puntato verso per terra o meglio sulle sue scarpe rovinate.

Nemmeno riesco a parlare per quanto sia scioccata. Ho così tante domande impresse nella testa che potrei scoppiare da un momento all'altro.

revenge; hwang hyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora