- shattered glass like the past,
it's a memory now
holding onto a dream
while she watches these walls fall down -Mio padre ha un fratello, adottivo per intenderci, di cui non sapevo nemmeno dell'esistenza, nonché padre di Hyunjin. Lo stesso uomo lascia sua moglie insieme a suo figlio per andare a stare con un'altra, stufo dalla situazione.
"Quando me ne hai parlato mi hai fatto venire in mente una persona ed è quella persona la ragione per cui fumo, per cui lotto per sopravvivere. Sembra assurdo ma è l'unica cosa che non mi fa sentire solo." Quando ripenso a queste parole, mi rendo conto di quanto fanno veramente male.
Sua mamma che viene portata lassù in cielo, suo padre che lo abbandona, in pratica non aveva nessuno. Un brutto colpo. Era un innocente bambino, cavolo.
Papà ha fatto bene ad aiutarli, mamma dovrebbe vergognarsi per quello che ha fatto. Ma non capisco perché abbia smesso di andarlo a trovare.
Poi mi viene in mente l'incubo che avevo fatto e mi sale l'ansia. Lo maltrattavo ed ero fin troppp meschina nei suoi confronti. Forse Changbin ha ragione, dovrei ascoltare la versione di Hyunjin ma no. Non posso più aspettare. Ne ho abbastanza di tutti questi segreti.
Sensi di colpa. Sembro innocente ma sono anch'io coinvolta in questa storia disastrosa, anzi sono l'antagonista. Ricordarlo mi viene una fitta al cuore.
"Non m'importa. Sono pronta a tutto." Porto le gambe sulla pachina da poterle abbracciare, tenendo lo sguardo verso d'esso. Sento i loro occhi puntati addosso e questo silenzio mi sta letteralmente distruggendo.
"Vi prego." Riporto di nuovo a guardarli e l'espressione di Jeogin è indescrivibile. Non so se definirlo tra rancore e rabbia. Minho invece fa un sospiro grattandosi la nuca mentre Changbin è scomparso.
"Senti Freya, capisco che tu voglia sapere la verità ma non saremo noi a dirtelo. Ti abbiamo già detto abbastanza e poi sarebbe ingiusto da parte sua."
"Me l'hai già detto."
"E io te lo ripeterò fino all'infinito."
"Ma-" Mi blocco subito. Sono i suoi amici, sono tutti dalla sua parte.
Mi bagno le labbra. D'un tratto penso a come Jeogin abbia chimato Hyunjin. "Solo una domanda." Mi dirigo verso il più piccolo del gruppo. "Perchè chiami Hyunjin 'cugino'?"
"Lo considero cugino o fratello, anche se non lo siamo proprio. Non ho un buon rapporto con mio padre e a volte mi tiene le mani addosso. Quando l'ha scoperto ha deciso di proteggermi da lui. Ammiro molto Hyunjin per questo, nonostante il suo carattere menefreghista, ci tiene alle persone che gli vogliono bene."
Nella stanza regna il silenzio.
E in quell'istante vedo Hyunjin in tutta sua splendore dopo quell'accaduto. Ha i capelli disordinati, leggermente bagnati. Indossa una camicia bianca a collo v, dei jeans strappati e le sue solite converse.
Ripenso a quando abbiamo fatto sesso. Ripenso alla videochiamata. Ripenso alla ragazza che stava baciando. Ripenso a quanto ho pianto.
Quando mi vede, i suoi occhi si ingrandiscono per la sorpresa. Evidentemente non si aspettava di trovarmi qui; specialmente a casa del suo amico.
La sua espressione è fredda, distaccata.
"Che diavolo ci fai tu qui?" La sua voce è minacciosa.
"Lei-" Prova a parlare Jeogin ma viene interrotto da Hyunjin.
"Sta zitto, Jeogin."
Questa volta si avvicina a me a passo deciso. I suoi occhi sono fissi su di me. Odio, disgusto, ecco cosa leggo nei suoi. "Tu. Perché sei qui?" Nonostante la sua rabbia, prova a rimanere comunque calmo in presenza di Jeogin.
"Voglio sapere tutto." Dico di rimando, facendogli capire che non ho paura di lui.
"E cosa vuoi sapere?" Adesso il viso è praticamente vicino al mio. Mi sta provocando... davanti ai suoi amici!
"Tutto."
"Allora penso che dovrai aspettare ancora un po'." Sussrra da far toccare quasi le nostre labbra e io tremo al suono della sua voce.
Non capirò mai i suoi sbalzi d'umore.
"L'hai detto tu stessa no? I migliori passatempi vanno giocate per primi." Che diavolo significa? Non ricordo di averlo detto.
Questa volta mi tocca il collo. Sento il suo sospiro nell'orecchio da farmi institivamente chiudere gli occhi. "E la partita l'ho vinta io. Preparati, ce ne saranno altre."
Rivincita. Vuole che io soffra come ha sofferto lui in passato. Vuole che io capisca cosa ha provato durante in quegli anni.
Sono stata io a renderlo in questo stato. Io che anziché aiutarlo, riceveva più odio.
Quando si allontana ha un sorriso beffardo che non mi piace.
"Vinca il migliore." Alzo il mento sfidandolo.
La verità è che non ho la minima idea perché l'avessi detto. Forse perché volevo provocargli o semplicemente vedere cosa può succedere in futuro.
Posso aspettarmi di tutto ormai. Che sia pericolosa o no, farò in modo che Hyunjin potesse fidarsi di me. Questa volta. Che mi veda una persona cambiata, diversa da quello che ricorda lui.
Hyunjin mi guarda con affare divertito. Lui non vede l'ora, glielo leggo in faccia. "Non sarò gentile. Non lo sarò mai con te."
Mi sta avvertendo che mi farà soffrire. Che non sarà intenzionato a fermarsi. Che non gli importerebbe se potessi finire nei guai.
Anche se muoio dalla voglia di sapere la verità, per lui potrei anche aspettare. Ma non so per quanto tempo. Non so ancora potrò resistere.
Tutti questi segreti mi stanno facendo uscire di testa.
"Scemotta." Lo sento ridere poco dopo aver chiuso la porta dietro di me.
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revenge; hwang hyunjin
Fiksi PenggemarFreya Non è colpa mia se sono cresciuta in una famiglia ricca. E su questo vengo odiata. Hyunjin, vuole vendicarsi su ciò che ho fatto in passato. L'unica problema è che non so per cosa. Ho perso la memoria. Vuole farmi soffrire. Vuole farmi capire...