8. trust

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- sorry I could be so blinddidn't mean to leave you -

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- sorry I could be so blind
didn't mean to leave you -

Quando mia mamma era entrata in quella stanza con Mason il mio cuore aveva smesso di battere. Capì che in quel momento non avevo via di scampo.

Mi aveva letteralmente uccisa con le sue spregevoli parole. Di quanto sono irresponsabile, troia e sbagliata. Ciò che mi ha fatto male è il suo commento: "Ho commesso uno sbaglio."

Sentirlo da mia madre è tutt'altra cosa.
È peggio di una accoltellata al cuore. Mi feriscono di più le sue parole che quelli di Hyunjin.

Cazzo. Non ho mai pianto così tanto in vita mia.

Mi sento così umiliata.

Sono stata una stupida a essermi fidata di lui. Una sciocca per averlo inseguito fin lì sapendo che lui abbia in serbo per me uno dei suoi sporchi giochetti.

E io che volevo essere gentile per una volta.

Forse voleva davvero aiutarmi. Forse si sentiva veramente ferito per quello che mi aveva detto. Voglio davvero credergli, ma è complicato farlo.

Hyunjin è quel tipo di persona che piace prendere tutto sotto controllo, come un vero uomo importante farebbe.

È difficile capirlo.

Seriamente cosa gli avrò fatto per meritarmi questo?

Ma poi mi sono ricordata: Hyunjin aveva fatto mandare via Mason dicendogli di sicuro qualcosa di intelligente. Che abbia detto dove fossimo diretti? E di andare in quel locale con mia madre?

Può darsi.

Sono già stufa. Stufa di questa situazione.

Adesso ci troviamo - io e gli otto rimanenti - in una piccola stanzetta senza finestre.

I due hanno la testa in giù con i gomiti alle loro ginocchia e entrambi le mani nei loro capelli. Tutte le ragazze invece stanno piangendo compresa me, tranne una che pare sembra tranquilla dalla situazione.

Sento mia madre strillare e gridare attraverso la porta dell'investigatore. "Mia figlia non farebbe mai una cosa del genere!"

"Ah, così lei mi sta dicendo che io Hwang Katherine - alza di più la voce - non sappia mantenere la propria figlia?!"

Si, il cognome Hwang è conosciuto per la compagnia più grande di Seoul e la mia famiglia sono davvero onorati ad avere un cognome del genere. Li fanno sentire potenti.

Nell'esatto momento compare l'uomo di prima con la divisa blu di prima. Tiene in mano un foglio che legge con molto attenzione. "Kang Dylan, Ahn Brook e Hwang Freya venite con me."

Mi mordo il labbro nervosa.

Quando usciamo dall'aula, mia madre mi punta un dito contro. È incazzata e si vede. "Non presentarti a casa dopo."

Il nostro autista ha il volto dipinto di tristezza. No, anche se Hyunjin avrebbe detto la verità, Mason non farebbe mai la spia.

Abbasso la testa per trattenere le lacrime. Con quale coraggio una madre parla in questa maniera a sua figlia? Solo la mia e fa male. Tanto.

Il poliziotto ci fa di nuovo sedere e appoggia una bustina di plastica al centro del tavolo di metallo. Sbarro gli occhi al vedere il contenuto.

È erba e questo ne sono sicura.

Non ci credo.

"È qualcuno di voi questo?"

Nessuno di noi risponde.

🦋

L'interrogatorio è durato più di quanto mi aspettassi.

È difficile descrivere il mio stato d'animo.

Non posso nemmeno tornare a casa. I miei genitori sono incazzati con me e questo lo capisco, ma cazzo farmi parlare, mai?

Non so come abbia fatto a finire fin qui. Dietro a tutto questo gran casino c'è lui: Hyunjin.

Ha voluto anche incastrarmi per via della droga. Quindi il suo obiettivo è quello di spedirmi in prigione o quello di distruggere il mio "rapporto" con i miei genitori?

È proprio un bastardo. Si, sto letteralmente cambiando idea sul suo conto.

Però c'è sempre quel suo segreto che mi tiene tanto sulle spine.

Adesso non so nemmeno andare. Mia mamma mi ha severamente vietato di ritornare a casa fino - penso - domani.

Potrei chiamare Chan e Felix di ospitarmi. No, anche perché sarebbe scortese chiedere all'ultimo minuto.

"Freya!"

Non ho ciecamente voglia di parlare con lui. Sono incazzata e furiosa con lui per avermi quasi buttata in prigione.

"Fermati!"

Aumento di più il passo. "Ti ho detto di fermarti." La sua mania di prendermi per il braccio.

"Cos'altro vuoi ancora da me? Cos'altro vuoi ancora da me, eh?!" Gli richiedo di nuovo spintonandolo.

"Va bene hai vinto. Non so cosa ma hai vinto. Sono stufa cazzo. In questa settimana hai reso le mie giornate un inferno. La mia vita non è particolarmente rosa e fiori come dici te, però almeno era più tranquilla finché sei arrivato tu. Tu, Hyunjin hai stravolto ogni minima cosa-"

Mi tira la cravatta blu che si abbina con l'uniforme da farmi avvicinare a lui. Ora il nostro viso si trova uno davanti all'altra, quasi da scontrare anche le nostre labbra.

Mi sento tremare.

"Io non ho fatto niente di tutto ciò." E mi bacia.

Porca troia. È nulla a confronto quello che mi immaginavo. Sono morbide e soffici. Muove un pochino le labbra e faccio altrettanto.

Mi accarezza le guance con i pollici mentre io gli cingo con entrambi le braccia la sua vita.

È dolce come bacio.

Il mio primo bacio l'ho dato a un ragazzo che lo conosco solo da pochi giorni. Incredibile.

Avrò di sicuro la faccia color peperoncino.

"Per farmi perdonare ti ospito a casa mia." La mia espressione cambia totalmente. "Ero lì anch'io insieme a Changbin. Suo padre è stato catturato per usanze di armi illegali."

Sono scioccata.

"Come faccio a fidermi di te?"

"Fidati per questa volta." Per la prima volta sorride. Un sorriso sincero che mi fa scaldare il cuore.

Signori e signore sono ufficialmente diventata lunatica.

🦋

STAYS!

dopo anni ho finalmente aggiornato.
YEAHHHHHHHHHHH.
questo capitolo l'avrò scritto e riscritto per non so quante volte.
e vi chiedo un immenso scusa per il ritardo, ma la scuola mi sta letteralmente uccidendo.
ovviamente anche qua ci saranno degli errori ortografici e prometto di correggerli appena posso.
e niente vi ringrazio ancora per le stelline che lasciate.

revenge; hwang hyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora