Scendo dalla macchina e vedo dei carabinieri che parlano con delle persone. Presa dall'ansia salgo velocemente le scale, cercando di non farmi vedere da nessuno, finché non arrivo a casa di Marley. Apro la porta che è socchiusa e vedo lui che piange come un disperato sul divano. Sono confusa, perché sta piangendo?
Vado da lui: <<Hei Marley sono qui, che succede>>Appena mi vede mi abbraccia e continua a piangere.
Ettore entra con Nicole e mi aiutano a consolarlo, nonostante fossimo allo scuro di tutto. Nicole si alza e va verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua da dare a Marley.Dopo avere bevuto l'acqua in un solo sorso cerca di calmarsi per spiegare.
<<Ho scoperto una settimana fa che il mio fratello maggiore era vivo ed era qui in paese. Ero felice, come credo sia ovvio. Lo invitai qui da me, nonostante fossi un po' titubante. Mi raccontò che quando la barca era affondata lui dopo due ore di nuoto aveva trovato una famiglia che l'aveva salvato facendolo salire nella loro barca, gli avevano dato in prestito una casa non molto lontana dal nostro paese. Riuscì a trovare un lavoro, ma non so quale, non voleva che io lo sapessi. Ma capitemi, ero felice di poterlo riabbracciare che non gli diedi tanta importanza, ma quel momento di felicità che mi portò a non dare importanza a quel lavoro fu la mia rovina. Iniziai ad avere dei dubbi quando il giorno dopo era uscito alle 3:00 del mattino senza dirmi nulla. Prima di uscire chiamò qualcuno ma non riuscii a capire, staccò la chiamata e nervoso uscì dalla casa dimenticando lo zaino. Appena egli uscì io aprii la porta della mi stanza che avevo, prima di andare a dormire,lasciato leggermente aperta, stupido dire che fu la mia fortuna. Come stavo dicendo aprii la mia porta e andai verso la cucina per vedere il contenuto dello zainetto, avevo trovato la droga, tanta droga, in più una pistola. Nonostante iniziassi a sentirmi male per quello che avevo visto riuscii a chiudere velocemente lo zaino e a scappare nella mia stanza. Dopo un minuto si accorse che aveva lasciato lo zaino a casa e tornò a prenderlo. Ritornò alle 7:00, era strano, ma feci finta di niente. Passarono altri cinque giorni così, era nervoso, riceveva strane chiamate, sembravano minacce di morte. L'indomani decisi di denunciarlo alla polizia, preferivo vedere mio fratello in carcere che morto, ma ahimè appena uscii lasciai la possibilità a quei schifosi di entrare, poiché solo e indifeso. Appena tornai a casa lo trovai steso per terra pieno di sangue.>>Detto questo, specialmente l'ultima parte si mette a piangere come un pazzo.
Mi azzardo a domandargli: <<Per questo non ti sei fatto più sentire?>>Mi guarda e secco dice: <<Sì, pensavo che denunciandolo l'avrei salvato, invece no. È colpa mia, ho perso di nuovo mio fratello>> Dice picchiandosi la testa da solo.
<<Non è vero, sei stato bravissimo, purtroppo è il destino. Ti prego non darti questa colpa, tu hai fatto il possibile>> Dico prendendogli le mani.
Riesco a dire questa semplice frase. Non riesco a dire di meglio, sono disperata.
Purtroppo il carabiniere ci trova e invece di buttarci fuori ci chiede gentilmente di tornare a casa e lasciare Marley con lui. Nonostante fossimo titubanti scendiamo e torniamo a casa.
Nicole è tornata a casa sua per lasciarmi un po' sola ed Ettore ha fatto altrettanto. Sono stesa sul mio letto, penso.
Sono triste, ma perché?
Perché vorrei essere lì con lui per abbracciarlo forte, asciugare le lacrime del suo cuore e donare un sorriso alle sue domande. Vorrei avere il coraggio di alzarmi da questo letto e correre verso la sua casa, ma se avessi quel coraggio so che mi chiederebbe perché il Dio in cui credo e crede anche lui , o adesso credeva, porta morte facendo allontanare l'unica lucina che lo salvava dalle tenebre di quella sua stanza buia e piena di incubi. E so che gli risponderei dicendo che non è lui che porta via quella lucina, dandogli sofferenza e dolore. Anzi lui ci ha donato la forza per andare avanti con sorriso. E infine so che mi guarderebbe con aria dubbiosa e piena di sofferenza. Oggi vedendolo così, buttato sul divano ad abbracciare un cuscino viola, con la speranza di trovare in esso consolazione e risposte, avrei voluto piangere...ma non dovevo per lui. Però mi sono concessa di mettermi nei suoi panni e lì ho trovato solo una tristezza infinita, un vuoto, un buco profondo e nero. Spero sappia che sono qui, a dargli coraggio, in questo periodo buio.Ore 4:35. Guardo verso la finestra. È ancora tutto buio. Raramente mi capita di svegliarmi presto, specialmente quando tutto tace ed è possibile sentire rumori che normalmente ignoriamo nel giorno. Sicuramente colpa dei pensieri.
Sento il mio respiro affannato, il mio corpo bagnato dal sudore e il mio viso pieno di lacrime. Poi sento il gufo, le macchine che viaggiano, i gatti che litigano. Rimango così per un po' finché non penso al sogno che mi ha portato a rovinare quel sonno che avevo preso con paura.
Decido di alzarmi e andare verso il bagno. Mi faccio una doccia con la speranza di non svegliare mio fratello e i miei genitori che sono tornati da due orette e decido di uscire nonostante l'orario.
Cammino per un po' finché non vedo un bosco.
Ci andavo sempre da piccola con la bicicletta.
Mi addentro lasciando i rumori della città. Mi accorgo che è la prima volta che lo faccio da sola. Per giunta di notte con i fantasmi della mia mente che non mi lasciano in pace. Non...non ho mai provato cosa vuol dire trovarsi solamente con sé stessi, al buio. Nonostante conoscessi quel bosco ho un po' paura, ma mi spinge una forza...selvaggia a fare quel gesto...Quel posto che conosco bene sembra...strano...direi diverso...
Mi fermo alcuni minuti, aspettando e sperando che i miei occhi si abituino a quella misteriosa oscurità. Mi concentro su quello che dentro di me sta succedendo...è un misto di paura e allerta...mi danno la forza di rischiare, di sfidare le mie mille paure.
"Sono sicura di volerlo fare? Devo farlo."
Mi addentro sempre di più nella folta vegetazione. Il silenzio è sempre più fitto permettendomi di ascoltare le foglie muoversi da quel venticello piacevole. Il buio, invece, mi lascia la possibilità di vedere una lucina azzurra grazie alle centinaia di stelle sopra di me che brillano. Sto cominciando a rilassarmi. Inizio a guardare quel bosco cupo in un'altra prospettiva. I versi degli animaletti mi sembrano una vera e propria magia. Sto assistendo ad uno spettacolo meraviglioso. Fino a dieci minuti fa pensavo conoscessi bene questo posto, ma adesso vedo che mi sbagliavo...o almeno non così affondo.
Adesso si presenta un'altra faccia, e forse ce ne sono tante altre a me ancora sconosciute. Cammino lentamente, attenta a dove poso i miei piedi. Mi sto godendo quella frescura e il profumo della notte. Ad un tratto sento il fruscio di un fiume. Quel fiume passa tra i rami dei pini e altri alberi. L'acqua è limpida e cristallina, si riflette la luna.
Sono ospite della natura. Mi giro e vedo un ragazzo, subito mi nascondo dietro un cespuglio. È bellissimo...sembra un angelo. Si spoglia e si fa un bagno, è bellissimo. La sua pelle è brillante sotto la luna, il suo sguardo è virile, agghiacciante.Devo smetterla di fissarlo, ma è così affascinante, i suoi muscoli...il suo corpo sembra scolpito da Michelangelo Buonarroti.
cerco di avvicinarmi...ma...
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Ciao, spero che questo capitolo vi sia piaciuto🥰
Il prossimo sarà anch'esso pieno di sorpresine e magari più allegro...forse (😏)
Spero di ricevere dei commenti per capire un po' la situazione.
Per eventuali errori o consigli scrivetemi, ripeto... sono alle prime armi.
Notte a tutti❤️❤️
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Schiava del mio cuore
RomanceCiao a tutti. Dovrei scrivere la trama del libro, ma in realtà non esiste. Dovrei descrivere i personaggi, ma che senso avrebbe? Credo il bello sia scoprirli insieme e farci travolgere da una storia d'amore. Sono una ragazzina che cerca di esprimer...