Capitolo 4- Mutandina

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La domenica, purtroppo, è passata in fretta e siamo di nuovo a lunedì.

<<Primula!!sveglia!! È tardi>> Dice mia madre dalla cucina.

<<Altri 5 minuti>> Dico già stanca.

Prendo il cellulare e sono le 7:30. Cavolo, salto subito dal letto e mi infilo in bagno: mi faccio una doccia fredda per svegliarmi ed esco, mi vesto, mi metto il mascara e scendo in cucina. Trovo la mia famiglia riunita con Marley ed Edward...ancora lui. Appena mi vedono Marley corre subito verso di me per abbracciarmi.

<<Buongiorno Primula, come stai?>>Dice con un sorriso a trentadue denti, imbarazzata cerco di ricambiare l'abbraccio

<<Buongiorno Marley, bene, tu? Ti vedo allegro oggi>> Dico ridendo

<<Bé, finalmente Edward è tornato. Così non rimarrò in classe solo>>Cavolo...

<<Capisco>>Spontaneamente i miei occhi si fermano su di lui. Mi accorgo che mi sta studiando, come in cerca di qualcosa: ma ovviamente, non so il motivo.
Dopo un po' inizio a sentirmi a disagio e cerco di Non guardarlo, ma rimango ipnotizzata dai suoi occhi verdi. Fortunatamente sento suonare il campanello che interrompe quel momento tanto imbarazzante.

Sicuramente saranno le mie amiche. Vado ad aprire e vedo Mike. Oddio, pensavo fossero le mie amiche...ma che ci fa qua?!. Sfoggia un sorriso che farebbe cadere ai suoi piedi tutte le ragazze della mia scuola.

<<Hei Mike, che ci fai qui?>>Appena finisco la frase cerco di correggermi, visto che suonava un po' scortese, sfoggiando uno dei miei sorrisi e dicendo: <<vorresti entrare e fare colazione con noi?>>Noto un po' di timidezza da parte sua ma con un sorriso accetta.
Appena entra i miei lo accolgono calorosamente: come me, provano un debole per lui e la sua famiglia.

Suo padre Norman Collen, come suo figlio è una persona alla mano, dolcissima e generosa. Ma la bellezza l'ha presa da sua madre Alexis Smith: è alta, occhi azzurri chiaro con sfumature verdi e capelli castani. Mentre suo padre ha gli occhi nocciola e capelli biondi. Norman era un caro amico del mio quando andavano al liceo, solo che per l'università si sono un po' persi di vista. A quanto pare i suoi genitori non stanno più insieme, anche se per il bene di Mike non lo danno a vedere.

Subito mia madre chiede della sua e parlano, insieme a mio padre, per mezz'ora. Appena inizia a fare tardi Mike chiede il permesso ai miei di accompagnarmi a scuola, ovviamente accettano. Ma noto un filo di delusione da parte di mio fratello: dopo anni voleva accompagnarmi lui, ma significherebbe viaggiare anche con Edward, quindi rimango in silenzio e gli sorrido. Purtroppo lo nota anche Mike e per calmarlo chiede il permesso anche a lui. Ettore lo guarda per un po', per poi spostarsi su di me. Sapendo quello che provo per lui con un sorriso dice di sì.

Prima che partisse gli raccontavo tutto: era il mio diario dei segreti, il mio pilastro. In quel periodo i miei litigavano molto, quasi a tirarsi i capelli. Tutto questo di notte, quando dormivamo, ovviamente secondo loro . Mentre di giorno era come se niente fosse, si abbracciavano e parlavano tranquillamente: probabilmente per non farci del male. Una volta le urla erano così forti che per la paura decisi di cercare riparo da mio fratello, che per tranquillizzarmi mi cantava la canzone di Doraemon, il mio cartone preferito, anche adesso. Facendomi volare e facendo le facce buffe, per poi addormentarmi con lui.

Se non fosse stato per quel concorso, che richiedeva di perdere contatto con le persone più care, avrei continuato a raccontargli tutto, anche delle mie amiche. Dirgli che grazie a loro stavo meglio, sfogarmi, e altro.
Sicuramente questo mi avrebbe permesso di rendermi tutto più semplice, ma ormai quel che è fatto è fatto.

Schiava del mio cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora