Undicesimo capitolo

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Lo stavo aspettando davanti casa mia. Ero così agitata che pensavo che ad un certo punto le mie gambe avrebbero ceduto. Optammo per un semplice fast food. Non ero una di quelle ragazze schizzinose e poi un panino con delle patatine fritte mi sarebbe andato più che bene. Insomma a chi non piace. Anche se stavamo andando ad un semplice fast food, decisi di mettermi un vestitino bianco, lasciai i miei capelli castani sciolti e misi anche un rossetto con una leggera tonalità di rosso. Finalmente notai una figura avvicinarsi e pensai "cavolo quanto era bello". Portava una giacca di pelle nera con sotto una maglietta sempre di colore nero. Aveva i capelli abbastanza scompigliati e cavolo era così sexy.
"Ti ho fatto aspettare tanto?"
disse quasi preoccupato
"Ma cosa dici? Anzi non avresti dovuto venirmi a prendere"
"Tutto per le mie guanciottine rosse" disse mentre mi pizzicava una guancia.
Cercai di guardarlo male ma in realtà dentro stavo morendo
"Sei sicura di voler andare ad un fast food? Per me va bene qualsiasi cosa"
"No no, va benissimo. Non sai da quanto ho voglia di mangiare quelle schifezze. Ne ho bisogno" gli risposi ridendo.
Lui rise con me.
Arrivammo al fast food. Lui andò a ordinare mentre io cercavo un posto per sederci. Mentre lui ordinava, notavo quanto fosse estremamente bello e non ero l'unica a notarlo. C'erano ragazze e ragazzi che lo "squadravano", come si suol dire. Come dargli torto. Come facevi a meno di non guardarlo?
Lo continuai a guardare anche quando si avvicinò a me con il cibo.
Chris mi disse ridendo: "Oggi sei più strana del solito"
"Io non sono strana" dissi con un finto muso.
Da lì in poi, non ci fu tanta conversazione. Divorammo quei panini come fossimo dei lupi che digiunavano da giorni.
In realtà, dovrei essere sincera:
ero io che lo divoravo. Lui mangiava come un essere umano normale.
Chris mi guardava e rideva
"Ma da quanto è che non mangi?"
"In realtà oggi non ho mangiato. Non faccio quasi mai colazione."
"FAI MALE!!! Se domani mattina non la fai, vengo a casa tua e ti obbligo!"
"Sei proprio cattivo!"
"Mentre tu sei terribilmente carina."
Penso che se non sono riuscita a morire in quel momento, non morirò mai più. Diventai terribilmente rossa e cercai di guardare tutto tranne lui.
Cambiai argomento dicendo:
"Quanto ti devo dare?"
"NULLA"
"Dai Chris veramente. Odio quanto la gente paga per me"
"TU NON PAGHI NULLA"
"Se continui così vado dal cassiere figo e gli chiedo quanto costa questo dannato panino"
"Beh non è così figo. Sono più figo io."
"In tutto ciò che ti ho detto hai capito solo 'cassiere figo'?"
"Non mi va che vai a parlare con lui quindi ti dico quanto mi devi dare"
"Che?" dissi sorpresa
"Ti sta fissando da ben mezz'ora e non mi piace come ti guarda"
Sorrisi e non cercai nemmeno di nasconderlo. Avevo una voglia matta di baciarlo e renderlo mio.
Decidemmo di fare una passeggiata. Eravamo così vicini e cercavo in tutti modi di non prendere quella mano e stringerla più che potevo per sentirlo vicino. Ad un certo punto mi fermai e ,esausta, gli dissi:
"Chris, ti devo dire una cosa importante."

Il suo sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora