13. Her

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[Her]

"Come ti è saltato in mente di baciare tua sorella, eh?" Disse, alzando la voce.

"É stato un bacio innocente." Si difese Harry.

"Innocente?" Sollevò le sopracciglia.

"Tutta questa storia per un bacio." Sbottai, improvvisamente.

"Non stiamo parlando con te, intesi?" Mi zittì Rob.

"Non rivolgerti a lei in questo modo." Mormorò a denti stretti.

"D'ora in poi prenderò precauzioni e vi veglierò, così da non avere più contatti di nessun tipo."

"Credo di non aver ben capito il concetto. Cos'è che non dovrei fare, questo?"

Mi fece alzare dalla sedia e mi cinse i fianchi possessivamente, baciandomi con violenza. Lo spinsi di più sulle mie labbra, mettendo una mano fra i suoi folti ricci e mi sbattè al muro. Il baciò durò svariati minuti. Ci staccammo e mi strinse a sé dai fianchi. Rob si alzó furioso e salì in camera, seguito da mia madre. Ridacchiai.

"Che si fa?"

"Niente. Tu sei mia sorella e se voglio baciarti posso farlo, perché ora sei mia."

"Io non sono tua."

"Lo vedremo, piccola."

»»»

[Her]

Sentii Harry uscire dalla camera.

"Dove vai?"

"Fatti i cazzi tuoi." Disse strafottente.

"Stronzo." Sussurrai.

Dopodiché, scese ed io tornai in camera, aspettando che chiudesse la porta. Attesi qualche minuto e silenziosamente, uscii di conseguenza per seguirlo. Sapevo che fosse sbagliato, ma volevo vedere cosa andava a fare in quei posti di cui tutti parlavano ma nessuno sapeva di preciso. Si diceva che andassero a fare i loro sporchi affari, ma non credevo a queste cose. Camminò fino ad un capannone e vi entrai anche io, nascondendomi. Intravidi solo il moro, Zayn. Niall, stranamente, non era presente.

"Harry, dobbiamo andare a fare quella commissione urgente. Quando saresti disponibile?"

"Quale?"

"Quella con Hemmings e i suoi amici." Sgranai gli occhi.

"Non ne ho voglia, perciò manderò solo te. Cerca di non fare danni. È estremamente importante. Partirai stasera stessa, mi ha detto che sarebbe passato lui stesso in persona. I suoi amici rimarranno lì in modo che possiate trattare, tanto conoscendoli, sicuramente riferiranno. Niall resterà con me nel caso Hemmings facesse quella visita di cortesia." Ghignò.

Mi trattenni dal non gridare e mi voltai per uscire, ma inciampai sui miei stessi passi e caddi a terra, provocando un rumore che si propagò nell'edificio.

"Cosa è stato?" Chiese il moro.

"Vai a vedere, no?" Sbottò acido Harry.

Sentii i passi di Zayn venire verso di me e scoperta mi afferrò per il polso, stringendolo eccessivamente, tanto da farmi lacrimare e mi fece alzare.

"Abbiamo compagnia!" Esclamò rivolto ad Harry, il quale sbarrò leggermente gli occhi vedendomi.

"Cosa ci fai qui, Hollie?" Lo abbracciai, zoppicando.

"Portami a casa." Lo strinsi.

"È una delle tante ragazze che ti sei fatto?" Interruppe Zayn, ridendo.

"No, è mia sorella."

"Da quando hai una sorella?"

"Da ieri. Ora, sparisci." Sbuffò irritato andandosene, e mi rivolse uno sguardo carico d'odio.

"Perché sei qui?" Pronunciò, calmatosi.

"Volevo stare un po' di tempo con te."

"Piccola, non puoi stare qui. È pericoloso. Torna a casa, io arriverò stasera."

"Portami con te, per favore."

"Va bene. Ma devi starmi sempre accanto, chiaro?" Annuii, dandogli un bacio sulla guancia. "Come va la caviglia?"

"Mi fa un po' male."

"Intanto che aspettiamo, siediti che vedo cos'hai."

Un bellissimo sorriso gli contornava le labbra.

Brothers - h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora