Brothers - h.s

14. Her

[Her]

Mi massaggiò la caviglia lentamente e mi morsi il labbro, trattenendo una smorfia di dolore.

"Non è rotta, ma hai preso una distorsione. Dovresti lasciarla a riposo per qualche giorno."

"Va bene." Dissi, per poi ammutolirmi.

Il rombo di un auto interruppe il tutto ed un ragazzo alto e biondo dagli occhi celesti scese, entrando nel retro del capannone abbandonato.

"Hemmings." Pronunciò, serrando la mascella.

"Styles." Rispose. "Oh, ci sei anche tu Lily."

"Mmm." Disse in risposta. "Senti, sono venuti qui solo per prendermi ciò che mi spetta. Quindi, dove sta la roba?"

"Seguimi, è nel magazzino." Mi prese per mano e mi strinse a sé.

»»»

[Her]

"Styles." Trasalì il riccio, quando si sentì richiamare per cognome. "Hai un debito con me, lo sai?"

"Lo so." Si passò una mano tra i ricci.

"Quando hai intenzione di estinguerlo?"

"Non lo so, te lo dirò appena ne avrò la possibilità."

"Anzi, sai che ti dico?" Scosse lievemente la testa. "Voglio lei." Mi indicò, con un cenno del capo.

"Mai." Strinse i pugni lungo i fianchi.

"Non ti conviene fare così. Sai che cosa sono capace du fare, Styles." Lo minacciò. "Ti conviene obbedirmi."

"Ti darò quei maledetti soldi. Però lei no, è mia." Ringhiò.

"Voglio tua sorella."

"Ho detto di no! La tua merda l'hai avuta, ora sparisci."

"Ci rivedremo." Sorrise. "Ciao, dolcezza." Mormorò, dandomi un bacio all'angolo della bocca.

Feci una smorfia di disgusto, e mi affrettai a pulirmi con la manica della maglia.

"Ti ha baciata e non hai provato nemmeno a scansarti. Che c'è, ti piace?"

"Non mi aspettavo un gesto del genere, tutti qui."

"Non hai risposto alla mia domanda, ti piace?" Disse freddamente.

"No."

"Meglio così."

"Io non riesco a capirti." Sbottai, improvvisamente. "Un attimo prima sei dolce, quello dopo sei distaccato. Ma perché?"

"Non c'è un motivo, io sono così."

"Non ti credo."

"Pensala come vuoi." Troncò il discorso, camminando verso casa con le mani nelle tasche dei jeans.

Why you got to be so rude?