È passato una settimana dalla festa,
Laila continua a chiamarmi, inutile dire che ignoro tutte le sue chiamate e a scuola non la degno di uno sguardo, nonostante sia circondata praticamente da persone che fanno uso di droga, da lei non me lo sai mai aspettata, la brava ragazza con i voti altissimi sempre pronta ad aiutare tutti, che al sabato sera va ad ubriacarsi e a farsi alle feste, no non me lo sarei mai aspettata!,
almeno per ora, non voglio nemmeno sentirla nominare.
Ora vi starete chiedendo, ma Damon?
Ecco io e lui ci siamo molto, ma molto avvicinati da quella festa, ed è scappato anche qualche bacio, quando veniva a casa per stare con Sebastian,proprio nel momento dove nessuno poteva vederci prendeva l'iniziativa, ed io ne rimanevo pietrificata, non so se sia un bene o un male, ma degli occhi così, penso di non averli mai visti, eh be poi c'è anche il lato brutto,
Sebastian, noi due siamo più come coinquilini, due persone che non si conoscono, che vivono nello stesso tetto da diciotto anni, ecco, si, questa è la giusta descrizione.
Ed ora che avete avuto un riassunto dell'ultima settimana, fatemi sistemare questa dannata borsa, perché si oggi ci sono gli allenamenti.Scendo già vestita e vado a fare una mini colazione prima che il mio tempo per essere una persona normale e non iniziare a correre finisca , dato che sono in mega ritardo.
Dopo aver finito i miei cereali, noto soltanto adesso che non posso andare in moto con la borsa degli allenamenti, semplicemente sarebbe impossibile per quanto è grossa ,e si lagnatevi pure perché non lascio la mia divisa negli spogliatoi e la faccio lavare alla scuola, scusate ma non mi fido, non sono efficienti come pensate.
Ora che faccio?
La potrei mettere in macchina di mio fratello e farmela dare a scuola!
Si certo sono un genio!
Sempre che non mi sbrani perché oso parlargli!
Appunto prima che il mio acutissimo urlo isterico delle otto meno cinque venga azionato, vedo Sebastian scendere le scale già pronto per andare a scuola, inutile dire che non mi degna di uno sguardo,
okay forza!,
c'è la puoi fare!
<<Sebastian?>>
Mi guarda per un centesimo di secondo per poi continuare a cercare le chiavi della macchina
<<Potrei chiederti un favore?>>
Gli dico facendo la faccia da angelo, sono così abituata che mi dimentico sempre che adesso lui è
"non toccarmi,
non parlarmi,
non respirarmi accanto"Infatti la mia espressione angelica se ne va subito e ritorno seria
<<che vuoi?>> mi risponde senza alzare lo sguardo
Dio che nervoso!
<<Ho gli allenamenti, ma non posso andare in moto con la borsa, non è che me la potresti portare te?>>
Incrocio le dita delle mani,
dei piedi,
la lingua,
ma non ricevo nessuna risposta
,niente
nada!
Ed infatti è troppo impegnato a guardare il telefono
<<mi stai ascoltando?!>>
Ho veramente perso la pazienza!, e sono soltanto le otto di mattina!
<<vieni con me allora>>Cosa ho sentito?
Ha veramente detto vieni con me ?
Nella sua macchina!
A meno di un metro di distanza!
Aiuto!
Mi vuole uccidere!, lo sento!<<Emh, okay, ma dopo come ritorno a casa?>>
Gli chiedo sperando che demorda annoiato e che accetti la mia prima proposta.
<<Ti riaccompagna Damon tanto deve venire qui dopo gli allenamenti>>
Non so se ho un sorriso in faccia, o un espressione macabra da psico
<<Ehm, si certo>>
Lo vedo prendere la borsa che usa per il cambio in palestra, ma allora ha anche lui gli allenamenti!
Perché non può portarmi a casa scusa?
<<non fai colazione?>> gli chiedo dato che è già pronto ad uscire
<<Ho gli allenamenti le prime due ore perché il coach ha chiesto un permesso, non voglio vomitare!>>
Mi dice visibilmente scocciato,
okay è sempre lui!Salgo in macchina e subito noto che sia il cruscotto che i sedili sono stati modificati, con rivestimento più sportivo
<<hai modificato la macchina vedo>>
Gli dico sistemandomi nel sedile e allacciando la cintura immediatamente, dato che so che non è una cima per la guida tranquilla e pacifica.<<si è come vedi>>
Oh Dio santo dammi la pazienza!
Non so perché ma un velo di tristezza mi circonda in un istante, quando abbiamo iniziato a essere così?
Perché da quando la nonna se ne è andata si comporta così?
Io cosa gli ho fatto di male?
Dopo dieci minuti di silenzio, decido di avere risposta ad almeno uno di queste domande, non ne posso veramente più, del suo comportamento indifferente!<<Sebastian,...io che to fatto?>>
Siamo fermi ad un semaforo e lo vedo irrigidirsi e puntare lo sguardo davanti a se.
Rimaniamo in silenzio, e poi lo vedo cambiare,all'improvviso c'è rabbia nei suoi occhi
<<Vuoi veramente sapere?...cosa hai fatto?!>>
Mi dice urlandomi contro
<<S-Si>>
Non lo mai visto così tanto arrabbiato con qualcuno, e penso che se dicessi qualcosa di sbagliato sarei finita
<<Pensi che io non lo sappia?, che stai con Damon, che vi vedete?!
Tu non sai nemmeno chi è realmente>>
Rimango pietrificata, non mi ha parlato per quasi un mese solo perché è venuto a sapere questa cosa?, è sempre stato protettivo nei miei confronti,ma chiudersi così?
<<a me lui piace, e se è questa la cosa sbagliata che ho fatto, bene puoi anche non parlarmi mai più>>
Non sono pienamente convinta del ultima frase, anche perché mi fa star veramente male dover solo pensare che non mi parlerà più, dato che so che ne è capace
<<Non capisci, tu non conosci il Damon che conosco io!
tu non sai che cosa ti verrà buttato addosso!, Se penso di vivere la tua storia dei sogni ti sbagli!>>
Dice colpendo il volante e io sussulto un attimo, ho le lacrime agli occhi,
<<Voglio che tutto ritorni come prima>>
Dico abbassando lo sguardo a terra facendo cadere qualche lacrima
<<Non piangere>> dice freddamente continuando a guardare il semaforo rosso, qualche goccia di pioggia bagna il parabrezza, e lui fa una smorfia e rilassa le mani sul volante
<<Ci tieni ancora a me vero?>> le parole mi escono da sole è lui mi guarda per la prima volta da quando siamo partiti, sollevo la testa e ci guardiamo, il suo sguardo duro che ora ha un velo di tristezza, ed il mio completamente immerso nelle lacrime
<<Terrò sempre a te, qualunque cosa farai,...stavo solo cercando di farti capire che, Damon è mio amico, ma non lo conosci,non voglio che ti tocchi, non puoi avere entrambi>>
Ed eccole li le parole più brutte che un adolescente liceale può mai ascoltare lo sguardo mi ricade automaticamente a terra
<<e se conoscessi il Damon che conosci te?>>
Non lo conoscevo affatto, ma volevo arrivare a una tregua con entrambi,
lo vedo sussultare quasi per un spavento e rimettere le mani salde sul volante
<<allora non potrei dirti niente, sarebbe una tua scelta, ma ora come ora non voglio che tu conosca solo una parte di lui, per poi cadere in trappola ed innamorarti,perché a quel punto l'altra parte di lui verrebbe a galla>>
Non so cosa rispondere, non so cosa fare, non so dove guardare è come se tutte le mie certezze si stessero sgretolando piano piano
<<che cosa devo fare?>>
Lui riguarda il semaforo frustato, che sembra non voler scattare più
<< Prova a chiederglielo, anche se ci saranno cose che non ti confesserà mai, io non sono contro nessuno, se volete stare insieme ben per voi, ma non mettermi in mezzo, non usarmi come scusante!,
Se vuoi sapere chi è, scoprilo>>
Il semaforo diventa verde, e nella mia testa risuona l'ultima frase, abbiamo parlato solo di Damon, ma ora come si comporterà lui?
Arriviamo a scuola e parcheggia esattamente davanti al cancello, come al solito quasi tutte le ragazze del terzo e quarto trattengono il respiro manco avessero visto il cristo, mio fratello e già fuori dal auto e scendo pure io, ricevendo solo sguardi invidiosi o omicidi, a smesso di piovere e c'è solo un po' di umidità, scorgo i capelli di Sebastian mentre cammina verso l'entrata
<<Sebastian!>> gli gridò dietro
Lui si ferma e si gira appena in tempo per accorgersi che lo sto abbracciando, come facevamo di solito, come facevamo tutti i giorni
<<lo sai che non ti farei mai qualcosa di cattivo di proposito vero?>>
Lui ricambia l'abbraccio e mi da un bacia sulla tempia
<<Lo so, sei l'unica che mi rimane >>
Ci salutiamo e forse vedo la possibilità che si sia sganciata la bomba che teneva così tanto odio represso, solo, su chi si sarà schiantata?
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Blue darkness
أدب نسائي> gli dico fra i singhiozzi > > gli dico,per la prima volta guardandolo in preda a una crisi di pianto Mi abbraccia e io continuo a sfogarmi su di lui piangendo > Skarlet ha 17 anni e vive a Orlando insieme a sua nonna e suo fratello Sebastian Un i...