Capitolo 12

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- è una settimana che Alex non viene a scuola, inizio a preoccuparmi seriamente- disse Xavier mentre camminava spedito verso la foresta dopo cinque ore infinite di scuola.

- non starà bene- disse Aline conscia anche lei che le sue parole non erano del tutto vere.

- si come no, molto probabilmente starà uccidendo qualche fata- Aline guardò confusa il fratello. Era strano con quanta facilità passasse dall'essere preoccupato all'arrabbiato.

- prima eri preoccupato, adesso arrabbiato. Non ti capisco proprio Xav- disse alla fine la ragazza aiutando il fratello ad aprire il portale. Non ci misero molto e subito si ritrovarono nel regno delle fate.

- Aline io non so più cosa...-

- ragazzi venite immediatamente nella sala del consiglio- disse Susan correndo in direzione dei due ragazzi che guardarono confusi la madre per poi correre insieme a lei nella sala.

- cosa volevi dirmi Xav?- disse nel mentre Aline con il fiatone.

- non riesco a togliermelo dalla testa- Aline sorrise.

- non puoi allontanare i tuoi sentimenti Xavier. È impossibile- Xavier sospirò, ma non aggiunse altro anche perché erano appena arrivati nella sala dove erano presenti la maggior parte delle guardie reali con in più Merlion che aveva un'espressione preoccupatissima.

I due gemelli raggiunsero la ragazza guardando tutti i presenti che erano confusi quanto loro.

- ne sei davvero sicura Merlion?- chiese Michael alla figlia guardandola negli occhi verdi.

- si, mi fido di quel ragazzo, mi ha salvata già una volta. Non mi metterebbe in pericolo- disse la principessa reggendo lo sguardo del padre.

- okay, gente i cacciatori hanno deciso di attaccarci. Hanno scoperto il nostro ingresso durante le loro continue ronde e vogliono sterminarci-

- come possiamo essere sicuri? Potrebbe benissimo essere una trappola- disse Lucas guardando scettico il punto indicato da Michael sulla mappa.

- le fonti sono attendibili- disse Merlion incrociando le braccia al petto. Alex era affidabile, e poi nemmeno lui voleva quella guerra.

- okay, mettiamo il caso che l'informazione sia corretta. Cosa dovremmo fare? Se attacchiamo facciamo il loro stesso gioco- continuò il moro guardando il suo migliore amico negli occhi. Aveva iniziato lui quella stupida catena di attaccare la base di uno o degli altri.

- li precediamo nascondendoci sugli alberi. Li attenderemo e li faremo cadere in trappola circondandoli una volta arrivati- disse il re sostenendo lo sguardo di Lucas e poi guardando uno ad uno i presenti.

- ti fidi davvero di questa persona?- chiese a bassa voce Xavier a Merlion, in modo tale che solo lei e aline potessero sentirlo.

- si, non sarei qui se non fosse stato per lui. Affiderei la mia vita nelle sue mani- disse con tono di chi non vuole sentire ragioni Merlion.

- sicura che non sia una trappola?- le chiese a sua volta Aline.

- vuole la fine di questa guerra quanto noi- i due gemelli si guardarono e fu Xavier a fare la domanda che frullava in testa ad entrambi.

- secondo te ci sono altri che sono con questo ragazzo?-

- solo un altro ragazzo ma non si è esposto più di tanto-

- quindi ci stai dicendo che solo due persone sono dalla nostra parte e che quindi dovremmo fidarci di loro anche se con tutte le probabilità è una trappola?- chiese Xavier non ancora sicuro della situazione. Sentiva però lo sguardo di tutti i presenti puntato su di loro.

- non è una trappola. Ho già detto che mi fido di Alex- disse Merlion guardando tutti con aria di sfida. Perchè non volevano crederle?

Xavier ed Aline si guardarono. Possibile che l'Alex che aveva nominato Merlion fosse il loro Alex. Ma Xavier non voleva sperarci troppo. Troppe persone potevano avere lo stesso nome del ragazzo che amava.

- se è una trappola allora prenderemo questo Alex e lo uccidiamo- disse dopo un po' Lucas.

- non ce ne sarà bisogno- disse Merlion convinta, e lo era davvero. Si fidava molto di Alex, il ragazzo aveva rischiato molto per salvarla dalle grinfie dei cacciatori, quindi era sicurissima che il ragazzo avesse detto la verità.

La riunione durò ancora un'oretta nella quale si definirono per bene le strategie d'attacco per prepararsi alla battaglia che si sarebbe consumata di li a tre giorni.

Una volta finita la riunione Merlion, Xavier ed Aline si incamminarono verso la camera della principessa. Una volta entrati Aline iniziò a fare qualche domanda per capire chi fosse l'Alex di Merlion sapendo perfettamente che il fratello non l'avrebbe mai fatto.

- allora come ha fatto questo Alex ad avvisarti?-

- ci incontriamo ogni giorno nella foresta, mi ha avvisata oggi- disse Merlion evasiva.

- ma tu non dovresti uscire dal regno come...-

- vi prego pure voi no! Ci hanno già pensato mio padre e i vostri genitori a farmi la ramanzina pure voi no!- disse la ragazza buttandosi a peso morto sul letto e coprendosi la faccia con un braccio.

- okay non ti chiediamo niente, ma almeno possiamo sapere com'è questo ragazzo? Giusto per regolarci se lo incontriamo durante lo scontro. Se sta davvero dalla nostra parte non vorrai mica che lo uccidiamo- disse Aline beccandosi un'occhiataccia da Xavier. Era così palese che stesse cercando di capire se stavano parlando dello stesso Alex? Forse si, ma Xavier doveva solo ringraziarla stava facendo lei tutte le domande che avrebbe dovuto fare lui.

- certo! Allora è alto...-

- tutti per te sono alti-

- XAVIER!- gridò la sorella fulminandolo con un'occhiataccia.

- ah ah ah divertente, comunque stavo dicendo: è alto, capelli ricci e rossi e occhi celesti- i due gemelli si guardarono sorpresi.

- ma questo ragazzo si veste sempre di marrone anche quando vi vedete?- chiese titubante Xavier. Stava sperando, stava davvero sperando che fosse il suo Alex. Gli avrebbe chiesto mille volte scusa, ma almeno era meglio che stare senza di lui.

- no! Non sembra nemmeno un cacciatore si veste sempre con vestiti colorati e...- Xavier non fece finire la povera ragazza che prese e uscì di corsa dalla camera. Corse per i corridoi scontrandosi con tutte le persone che incrociava, ma non gli importava, doveva andare da Alex, il suo Alex.

Per fortuna si ricordava ancora dov'era casa sua e si ritrovò a suonare il citofono con il fiatone per la corsa. Aspettò due minuti buoni prima di veder aprire la porta e trovarsi davanti gli occhi celesti di Alex che appena si accorse di chi aveva difronte si incupirono. Xavier non lo fece parlare e si fiondò subito sulle labbra del ragazzo che troppo sorpreso non oppose resistenza.

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