CAPITOLO 11

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Xavier guardava con insistenza il banco vuoto di Alex da più di un ora. Nonostante avesse rotto la sua relazione con il cacciatore non aveva perso l'abitudine di controllare sempre cosa stesse facendo io ragazzo. Ultimamente gli sembrava sempre più magro e aveva la netta sensazione che la causa fosse proprio la loro rottura.

- dovevi spiegargli il motivo- disse Aline al fratello durante la ricreazione. Il ragazzo continuava a guardare con sguardo assente il posto del rosso.

-per poi ritrovarmi un pugnale piantato nel petto – disse il moro scocciato.

-ma comunque continui a preoccuparti per lui e da questa mattina non fai altro che guardare il suo banco vuoto. Sei preoccupato – disse la ragazza guardando il suo telefono. Sperava in un messaggio di Alex, ma sapeva perfettamente che non sarebbe arrivato niente. - gli stiamo facendo passare il compleanno completamente da solo- finì poi la ragazza lasciando iò telefono sul banco sbuffando.

Xavier non disse niente. Sapeva perfettamente che Alex era tutto solo in quel momento e molto probabilmente stava passando la giornata stando sdraiato sul letto a non fare niente, o peggio stava facendo una ronda per ammazzare qualche fata. Xavier si immagino la faccia di Alex soddisfatta e piena di sangue e si sentì gelare dentro. Meglio non pensare certe cose.

Merlion sapeva di aver fatto la cazzata più grande della sua vita, o forse la seconda. Era uscita dal regno delle fate nonostante suo padre, e anche il cacciatore dai capelli rossi, gli avessero esplicitamente detto di non farlo. Ma Merlion aveva assoluto bisogno di uscire e prendere una boccata d'aria. Visto che Xavier ed Aline la mattina stavano a scuola e suo padre era impegnato con le sue cariche reali si annoiava da morire a stare da sola nella sua stanza. Nessuno dei ragazzi della sua età parlava con lei perché era la principessa. E questo la faceva rimanere e sentire sola.

Mentre stava camminando ancora nella foresta si scontrò con un qualcosa e cadde a terra. Terrorizzata alzò lo sguardo e si sorprese di trovare il ragazzo che l'aveva salvata che la guardava con un misto di curiosità, sorpresa ed ira.

- ti avevo espressamente detto di non andartene in giro in questo luogo. Se ti vedono i cacciatori è la fine- disse il ragazzo aiutando la bionda ad alzarsi.

-scusa, ma non ce la facevo più a stare da sola – disse Merlion accettando volentieri l'aiuto del ragazzo. Prima non se ne era accorta, ma il ragazzo non era vestito di marrone, ma aveva una camicia a quadri rossa e bianca e un jeans chiaro. Sembrava un'altra persona, e anche molto più bello.

- che ci fai nella foresta?- chiese la ragazza dopo qualche secondo di silenzio.

- stavo facendo una passeggiata, abito qui vicino- rispose Alex sorridendo.

- non ti ho ancora chiesto il tuo nome, e sopratutto non ti ho ancora ringraziato come si deve-

- non c'è bisogno di ringraziarmi, l'ho fatto perché non mi piaceva come ti stavano trattando. Comunque mi chiamo Alexander-

- io Merlion- i due ragazzi si strinsero la mano per poi sorridersi a vicenda.

- conosco una radura qui vicino, se vuoi possiamo stare un po' li, però dopo mi prometti che ritorni nel regno delle Fate senza storie- disse Alex facendo strada alla ragazza che aveva annuito alla sua proposta e che lo seguiva felice di poter passare un po' di tempo in compagnia di un'altra persona. Arrivarono quasi subito nella piccola radura della quale Merlion non si era mai accorta perché era impossibile scorgere da fuori con tutti gli alberi che la coprivano. Nessuno li avrebbe disturbati.

- non dovresti essere a scuola oggi?- chiese Merlion una volta che si furono seduti sull'erba fresca appoggiando la schiena ad un albero bello grosso.

- si, ma mi sono fatto unregalo, anche perché ultimamente non ho nessuno con cui parlare- Merlion lo guardò confusa.

- in che senso non hai nessuno con cui parlare?-

- perchè non ho amici e sono seduto da solo al primo banco-

- davvero? Mi sembra strano, sembri una persona molto socievole- Alex guardò avanti a se con nostalgia.

- perché gli unici veri amici che avevo mi hanno praticamente tagliato fuori senza spiegarmi il perché. Una cosa buona però l'hanno fatta- disse alla fine ridendo.

- e cioè- chiese Merlion curiosa.

- i miei voti sono aumentati drasticamente-

- non credevo che stare in prima fila desse tutti questi risultati-

- il bello è che i professori non ti considerano proprio, puoi anche dormire- Merlion si mise a ridere. - guarda che non sto scherzando. Una volta ho dormito tutto il giorno e non mi hanno detto niente- alla fine anche Alex si fece una risata insieme a Merlion.

- non capisco perché i tuoi amici ti hanno lasciato solo, sei un ragazzo davvero simpatico- disse Merlion.

- non dirmelo- disse Alex perdendo totalmente il suo sorriso. - non ho perso solo i miei amici, ma anche la persona che amavo quindi sono caduto in una depressione tale che faccio tutto in modo meccanico. Mia madre oggi mi ha praticamente cacciato di casa perché sembravo uno zombie- disse il ragazzo attirando lo sguardo dispiaciuto di Merlion su di lui.

- sono sicura che ci sia qualcosa sotto. Non è che ti stanno facendo solo uno scherzo?-

- dopo più di due settimane? E poi si capisce lontano un miglio che non mi vogliono tra i piedi- disse Alexander. Poi si girò verso la ragazza. - e tu che mi dici?-

- che essendo una principessa ho solo due amici i quali si trovano a scuola in questo momento e mio padre deve compiere i suoi doveri da re e mi trovo sola soletta ad annoiarmi- Alex sorrise.

- che ne dici se inizio a non andare a scuola tutti i giorni e ti faccio compagnia?- disse il ragazzo.

- adesso che i tuoi voti vanno bene? Non ci pensare proprio!- disse la ragazza alzandosi e mettendosi le mani sui fianchi arrabbiata.

- e se faccio un po' e un po'?- chiese Alex spaventato dall'improvvisa reazione della ragazza. Gli era sembrata sua madre per un attimo. Sopratutto quando lasciava la camera completamente in di disordine e la donna inciampava ad ogni passo che faceva.

Merlion ci pensò un po' su poi sorrise ad Alex risedendosi al suo posto.

- okay, ma non fare molte assenze- disse la ragazza con un sorriso sempre più grande.

- non ti preoccupare mi faccio fare il certificato dai cacciatori, così non mi conteranno le assenze- disse il ragazzo.

- secondo te finirà mai?- disse dopo un po' Merlion guardando davanti a se.

- la guerra?- chiese Alex. Merlion annuì.

- spero di si, anche se ci sono poche probabilità che i cacciatori si fermino-

- noi fate siamo molto più calme e pacifiche-

- non è mica colpa mia se sono un cacciatore-

FATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora