CAPITOLO 13

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Si stavano ancora baciando quando Alex spinse via il ragazzo. E si portò una mano alla bocca mentre guardava Xavier arrabbiato.

- cosa vuoi?- chiese poi senza far entrare il ragazzo.

- io devo parlarti- disse il moro accorgendosi che forse non era minimamente il caso di baciare il ragazzo senza dargli una spiegazione. Ma non era riuscito a resistere. Troppo tempo senza averlo vicino.

- okay- disse Alex senza però dare cenno di volerlo far entrare in casa.

- ehm, possiamo entrare dentro?- chiese il ragazzo a disagio. Alex aspettò ancora qualche secondo poi aprì di più la porta facendolo entrare. Anche se da fuori poteva sembrare abbastanza tranquillo dentro stava scoppiando. Non solo per il bacio che aveva ricevuto, visto che gli mancavano da morire quei baci, ma anche perché avere Xavier così vicino lo faceva andare in tilt. Alex si diresse verso il soggiorno e si sedette sull'unica poltrona presente, anche perché voleva mettere un po' di spazio fra lui e Xavier, altrimenti non avrebbe risposto delle sue azioni.

- allora cosa vuoi?- chiese il rosso nella sua finta calma.

- volevo chiederti scusa per quello che ti ho fatto passare e volevo anche spiegarti il motivo- Alex alzò un sopracciglio curioso. Dalla faccia di Xavier leggeva la verità delle parole che aveva appena detto. Alexander non disse niente e quindi Xavier intuì che doveva continuare a parlare.

- ti ho lasciato perché avevo scoperto che sei un cacciatore- gli occhi di Alex diventarono improvvisamente grandi e spaventati. - e ho pensato che tu stessi con me solo per approfittarne e quindi mi sono sentito morire dentro. Ho deciso di fare quello che ho fatto per paura e credimi me ne sono pentito ogni giorno che ho passato a guardarti disegnare da solo. Il mio cuore diceva di fregarsene, ma la mia testa non voleva ascoltarlo. Mi dispiace- Xavier abbassò la testa.

- te lo avrei detto quel giorno stesso sai?- disse dopo un po' Alex facendo alzare a Xavier la testa di scatto sorpreso. - ma mi hai lasciato e quindi non ho potuto dirti più niente. Cavolo ho sempre odiato essere un cacciatore e tutte le cose belle che ho me le distrugge. Non è giusto!- disse poi il rosso iniziando a piangere. Xavier fece per avvicinarsi ma Alex lo fulminò con lo sguardo facendolo immobilizzare sul posto. Fino a prova contraria era una fata in una casa di un cacciatore. Chissà quante trappole erano seminate li dentro.

- e poi puoi spiegarmi come potevo approfittare di te!- gridò poi il ragazzo che non stava per niente trattenendo le lacrime. Xavier lo guardò sconvolto.

- non...non te ne eri accorto?- chiese poi titubante.

- ACCORTO DI COSA XAVIER?!-

Xavier guardò il ragazzo pentendosi sempre di più di quello che aveva fatto. Alex non aveva scoperto niente. Non si era minimamente accorto della sua natura. Erano semplicemente innamorati l'uno dell'altro. Xavier sospirò. - ci sono telecamere qui dentro?- chiese dubbioso.

Alex lo guardò curioso e scosse la testa. Nessuna telecamera. Xavier allora prese le ciocche dei capelli che gli andavano davanti la faccia e se le mise dietro le orecchie. Poi abbassò lo sguardo aspettando una qualche reazione da parte di Alex. Alex che era rimasto pietrificato nel vedere le orecchie a punta del ragazzo. O meglio della fata. E in quel momento tutte le sue domande ebbero risposta. Alex si alzò piano dalla poltrona e si avvicinò lentamente a Xavier. Alzò con timore una mano e toccò piano le orecchie del ragazzo curioso. Xavier lo guardava, aveva alzato la testa non appena aveva sentito il tocco leggero di Alex.

Fu incrociando gli occhi cangianti di Xavier che Alex si buttò definitivamente tra le braccia del ragazzo che il un primo momento rimase sorpreso, ma poi strinse forte il rosso a se.

Nessuno dei due seppe per quanto tempo rimasero abbracciati senza dire niente. Si staccarono solo quando Alex si fu definitivamente calmato e trascinò Xavier nella sua stanza dove si buttarono entrambi sul letto guardando entrambi il soffitto.

- non dovevo reagire in quel modo io...-

- non dirlo, avevi tutto il diritto di farlo, solo avresti fatto bene ad aspettare avevo bisogno di te quella volta- Xavier annuì ricordando il ragazzo sconvolto mentre lo stringeva.

- a proposito, cos'era successo?-

- avevo liberato la vostra principessa la sera prima e nel farlo sono stato costretto ad uccidere una cacciatrice. Quella stessa mattina era arrivata la convocazione di una riunione speciale e avevo paura che mi avessero scoperto- Xavier annuì e strinse forte la mano del ragazzo.

- comunque come mai sei venuto qui adesso. Cosa ti ha fatto cambiare idea?-

Xavier sorrise e si girò verso il rosso che aveva fatto lo stesso.

- Merlion-

- conosci la principessa?-

- diciamo che Aline ed io siamo le sue guardie del corpo- Alex sgranò gli occhi.

- ma io ho parlato di voi ma non le ho detto i vostri nomi-

- il piano- disse Xavier ed Alex capì a cosa si stava riferendo.

- le hanno creduto?- chiese curioso.

- si, si stanno organizzando, anche se mio padre all'inizio era scettico. Pensava a una trappola. Anch'io a dirti la verità. Una volta rimasti soli con Merlion le abbiamo chiesto chi era questo ragazzo e lei ha fatto il tuo nome. Io non volevo crederci per non darmi false speranze, ma Aline ha iniziato a fare domande e quando ho capito che eri veramente tu ho mollato tutto e sono venuto qui-

- allora dobbiamo ringraziare Merlion, altrimenti non staremmo di nuovo insieme. Perché ci siamo messi di nuovo insieme vero?- chiese poi Alex dubbioso. Xavier sorrise e lo baciò sulle labbra.

- certo, sempre se tu non voglia il contrario-

- sarei un pazzo! Io adoro le fate e amo te- Xavier sorrise per poi fare una faccia abbastanza pensierosa.

- tutto okay?- Xavier annuì.

- stavo pensando...dopo la battaglia se riusciamo a vincere vuoi venire a vivere con me nel regno delle fate?- Alex rimase sconvolto.

- stai dicendo seriamente? Non è uno scherzo vero?-

- nessuno scherzo amore-

- certo che vengo con te- disse Alex felice come una pasqua. Xavier sorrise anche lui felice e prese dalla tasca del pantalone un cordoncino nero con al centro una pietra a forma di goccia che era sulle tonalità del grigio,viola,verde. Come gli occhi di Xavier.

- cos'è?- chiese il rosso curioso. Xavier non disse niente, però mise la collana al collo del ragazzo. Una volta legata guardò Alex mentre scrutava la collana e sorrise.

- è il segno della nostra promessa- Alex sorrise e lasciò un bacio sulle labbra del ragazzo, anche se Xavier non gli aveva detto tutta la verità su quella collana, e non aveva nessuna intenzione di dirglielo.

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