Cap.3

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Era abbastanza considerevole la distanza tra Yunmeng e Caiyi, questo comportò un viaggio parecchio lungo che Wei Wuxian passò prevalentemente dormendo oppure osservando fuori dall'imbarcazione chiedendo spiegazioni a Lan Xichen ogni volta che c'era un nuovo dettaglio del paesaggio ad attirare la sua attenzione. Nessuno lo aveva sentito parlare tanto fino a quel momento, quindi l'idea che potesse possedere una tale curiosità repressa sorprese tutti, ma non per questo fu fastidiosa da colmare. Il più grande dei fratelli Lan aveva buon cuore, i suoi occhi non assunsero mai una sfumatura di stanchezza e sulle sue labbra c'era sempre un sincero sorriso e questo, non fece mai sentire in colpa Wei Ying dal riempirlo di domande.

Arrivarono a Caiyi che era primo pomeriggio, un posto tranquillo ma al contempo pieno di vita. Non mancavano venditori vari che cercavano di vendere la loro merce a chiunque passasse davanti al bancone in quel momento. Se non fosse che non erano assolutamente presenti fiori di loto che sfioravano la superficie dell'acqua Wei Wuxian pensò che, in realtà, non si erano mai veramente spostati da Yunmeng, che tutto quello che aveva visto fin'ora era solo il frutto della sua semplice immaginazione.

Eppure non avevano il tempo materiale per fermarsi troppo a lungo. Era ancora lunga la strada per arrivare presso i Meandri delle Nuvole, e Wei Wuxian ebbe solo il tempo di dare un'occhiata veloce ai dintorni, darsi una sistemata sbrigativa e prendere a seguire i Lan verso la loro meta. Lan Wangji aveva detto il vero, non c'era alcun cane nei paraggi, e questo permise al più piccolo di camminare al meglio delle sue possibilità senza arrestare il passo per via della paura.
Camminarono a lungo, era già pomeriggio inoltrato quando giunsero nei pressi dell'ingresso. Wei WuXian, nonostante non si fosse mai lamentato, iniziava ad avere un leggero fiatone. Le sue gambe si fermarono non appena i suoi grandi occhi grigi si posarono su qualcosa che aveva attratto la loro attenzione.

<< Cos'è quella? >>

Chiese in generale, non si era rivolto a nessuno del terzetto in particolare, si limitò a indicare una parete con una moltitudine di caratteri incisi, molti di difficile comprensione considerando che non riusciva a leggere ancora bene.

<< È il muro delle tremila regole della nostra Scuola! >>

A rispondere era stato Lan Zhan, non parlava mai ma chissà perché la sua lingua era sempre in movimento ogni volta che c'era da dire qualcosa di tecnico sulla sua scuola. Era come se fosse un piccolo controllare e chissà, magari da grande lo sarebbe diventato davvero.

<< Eh? Quante sono tremila? >>

<< Tremila sono tremila. >>

Wei Ying non capiva, e la perentorietà di Lan Wangji non aiutava. A cinque anni sapeva solo una manciata di numeri, quindi sapere che ne esisteva uno così grande, che non sapeva nemmeno contare, cominciò a fargli salire un brivido lungo la spina dorsale.

<< Non preoccuparti, avrai modo di apprenderle tutte senza alcuna fretta. >>

Questa volta fu Lan Xichen a proferire parola con un tono un pó più flessibile rispetto al fratello eppure, chissà perché, il piccolo Wei non si sentì affatto rassicurato questa volta, ma era troppo tardi per tornare indietro quindi si limitò semplicemente ad annuire e a seguire i tre fino ad arrivare, ufficialmente, all'interno di Gusu, dove due giovani maestri si avvicinarono al piccolo gruppo per accoglierli con tanto di inchino. Questa volta, fu Lan Qiren a prendere la parola.

<< Necessito che vi occupiate di Wei Wuxian per un pó. Fategli fare un bagno e procurategli dei vestiti puliti. Io devo andare a parlare con Qingheng-jun*. >>

<< Si, maestro Lan! >>

I due non si fecero molte domande e si avvicinarono al più piccolo per invitarlo ad andare insieme a loro con un semplice cenno della mano. Wei Wuxian, un pó restio, prese a seguirli. Voleva almeno uno dei due fratelli con lui, come una sorta di conforto, ma evidentemente non poteva chiedere tanto, probabilmente anche loro due avevano molto da fare. Infatti, prima di incamminarsi, Lan Qiren si rivolse anche ai nipoti.

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