L'autunno stava avanzando. Lo si poteva capire dalla colorazione sempre più rossastra delle foglie che stava contribuendo a dare un altro aspetto a Gusu. Era difficile stabile quale stagione riuscisse a rendere i Meandri delle Nuvole ancora più bello di quanto fosse col suo aspetto naturale, molti direbbero l'inverno per via della neve che era capace di rendere più eterea ogni cosa. Eppure, nemmeno il vento che trasportava in una danza continua il fogliame dalle mille sfumature era da scartare. In questo luogo si respirava magia, d'altronde era la stessa che impregnava queste montagne da centinaia di anni ma, ogni volta era capace di stupire anche gli occhi più abituati. In quest'ultimo periodo Gusu si era risvegliata dal consueto tepore, complice anche le letture iniziate da ben oltre un mese. I Giovani Mastri delle altre Scuole si erano riuniti abbandonando il consueto colore delle loro divise per vestire le tuniche bianche da lutto, ma con particolari che richiamavano l'appartenenza alla loro Setta d'origine, come potevano essere le cinture di colore differente o i ricami sulle spalle recante il loro simbolo. Un modo come un altro per saperli distinguere e distribuirli nella giusta posizione all'interno della classe della mattina.
Wei Wuxian lentamente aveva imparato a conoscere coloro che avevano risposto all'invito, e non era stata una impresa così difficile d'altra parte, Lan Qiren aveva deciso di farlo assistere e presenziare, anche per non far scomodare il secondo dei suoi nipoti, nonché allievo modello e del tutto rispettabile. Il Giovane Maestro Wei non capiva questa scelta, appunto perché Lan Wangji era la punta di diamante di Gusu che poteva servire come modello per tutti gli altri, quindi non capiva perché avesse scelto lui per seguire le lezioni. Forse perché, nonostante tutto, il Maestro Lan lo considerava un buon modello, quando non faceva di testa sua come la maggior parte delle volte. Non era colpa sua, in fondo sentiva la necessità di distrarsi per non impazzire tra tutte quelle pergamene e quei libri, oltre che quelle fitte regole. In classe, comunque, faceva del suo meglio per non distrarsi e di non farsi sgridare da Lan Qiren. Anche perché, di ricopiare la sezione "disciplina" un numero imprecisato di volte non ne aveva propria voglia e intenzione.
Mentre si dirigeva fuori la Sala Orchidea si sentì chiamare, voltandosi non potè fare a meno di sorridere nei confronti della figura di Nie Huaisang. Non era la prima volta che lo vedeva a Gusu, già altre volte era li giunto per frequentare le letture eppure, ancora era all'oscuro di come prendere un voto sufficiente che gli permettesse di non tornare più l'anno successivo. Una sua caratteristica era il ventaglio che portava sempre con se a discapito della spada che non era mai attaccata alla sua cintura, come se non sapesse che farsene. Capitava spesso che gli ripetesse che il suo talento era stato rosicchiato da un cane mentre era ancora nel ventre materno, e forse per questo si beccava le peggio lavate di capo da parte di suo fratello, Nie Mingjue, nonché Capo Setta del Clan Nie di Qinghe. Huaisang era molto diverso anche nel modo di porsi con le due Giade dei Lan: Con Lan Xichen era più confidenziale ed era spesso rivolgersi a lui come "gege", in fondo era molto amico del fratello maggiore e capitava spesso che lasciasse Gusu per stare qualche periodo a Qinghe. Ma d'altra parte, non era così difficile avere a che fare con Lan Huan. Quello difficile era Lan Wangji. Il più piccolo dei fratelli Nie provava una sorta di rispetto misto a terrore referenziale nei suoi riguardi, non era mai riuscito a scambiarci più di qualche parola e, ogni volta che lo vedeva, sembrava come se il rigido inverno fosse arrivato in maniera del tutto improvvisa. Spesso chiedeva a Wei Wuxian come facesse a stare così vicino a lui senza congelare, e in tutta risposta lui se la rideva perché non poteva far altro che pensare a una reazione del tutto esagerata.
Dietro di lui svettava la figura di Jin Zixuan conosciuto, nel mondo dei cultori, con il soprannome di "pavone fiorito". Solitamente a Gusu, una buona regola era di non fare pettegolezzi alle spalle di nessuno ma, scendendo a Caiyi in prossimità delle letture, aveva sentito spesso il nome dell'erede del Clan Jin sulla bocca dei commercianti, i proprietari di locande in particolare. Gli era parso di capire che dovunque andasse era solito prendere un'intera locanda tutta per se e per il suo entourage, anche se questi erano pochi discepoli, lasciando poveri malcapitati a cercarsene un'altra. Non c'era da stupirsi se era la fortuna di pochi e la sfortuna di molti. Anche guardandolo si poteva percepire una certa aria di sufficienza nei confronti di coloro che stavano intorno a lui e che non appartenevano al suo stesso Clan. Wei Ying non c'aveva scambiato molte parole, quindi il suo giudizio si basava soltanto vedendolo quelle poche ore in aula. La cosa che più di tutti lo aveva stupito era stata il fatto che lui fosse, a detta di Huaisang, il promesso sposo di Jiang Yanli fin dalla tenera infanzia, un qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di sentire. Aveva conosciuto la figlia maggiore del Capo Setta Jiang non molto tempo fa e, da quel poco che aveva visto, il suo carattere non poteva che essere agli antipodi con quello di Zixuan. Ma d'altro canto, poteva essere un'unione variegata, abbastanza curiosa da vedere.
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Another story, same destiny
AdventureE se Jiang Fengmian non avesse mai trovato Wei Wuxian? E se fosse stato trovato da qualcun altro? Cosa ne sarebbe stato del suo percorso e destino? ☆Rating☆ 29/09/2019 : #1 modaozushi