Cap.13

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C'era una cosa che Wei Wuxian comprese durante il suo soggiorno a Qinghe: Lan Xichen aveva assolutamente ragione! Trovò molto utile stare in un ambiente diverso da quello a cui era abituato, soprattutto nell'osservare i diversi metodi di lavoro e di coltivazione che i membri di questo Clan adoperavano. Inutile dire che il suo livello di curiosità si era alzato in una maniera esponenziale nel vedere il tipo di arma che erano soliti usare durante gli allenamenti e la caccia agli spiriti feroci: il dao, un tipo di sciabola dalla lama ricurva e monofilare facente parte della famiglia delle quattro principali armi usate nelle arti marziali, comprendente anche la spada, o jian, che solitamente utilizzavano anche le altre Sette. Al giovane cultore della setta Lan venne data la possibilità di sperimentare, un qualcosa che lui accolse con il suo tipico entusiasmo, dettato dall'ingenuità della sua età adolescenziale. Non riuscì a sollevarlo, se non per qualche millimetro massimo. Era decisamente un'arma troppo pesante per lui, abituato com'era ad altro tipo di armi molto più leggere. Quando ci provò, i suoi sforzi causarono risa non troppo sommesse da parte degli appartenenti del Clan Nie, ma d'altra parte chi poteva immaginare che la sciabola fosse così ostica da maneggiare? Quando nei giorni precedenti aveva assistito alle sessioni di allenamento notò una tale fluidità del movimento che mai avrebbe immaginato un tale peso. Insomma, gli appartenenti alla Setta di Qinghe dovevano avere dei muscoli e delle braccia non indifferenti, e adesso cominciava a comprendere perché Huaisang preferisse stare dietro ai suoi ventagli dalle mille fantasie piuttosto che impegnarsi un po' di più nelle arti della sua Scuola. Nie Mingjue non sembrò prenderlo in giro, al contrario, gli diede una pacca sulla spalla come segno di incoraggiamento per il coraggio che aveva avuto nell'approcciarsi a un qualcosa che non era esattamente nelle sue corde. Nell'ottica di Wei Ying questa era decisamente una presa in giro...


<< Non credo che ci sia qualcuno in grado di sollevare una cosa del genere. >>

<< Wei-di, mi duole deluderti. Ma qualcuno c'è. >>

La voce di Lan Xichen era calma ma al tempo stesso carica di un certo calore misto a orgoglio, mentre si avvicinava al minore con al suo fianco Meng Yao. Si poteva dire che la Prima Giada, da quando erano a Qinghe, quando non stava con Nie Mingjue era sempre in compagnia del suo assistente. Giurerebbe, un giorno, di non averli visti entrambi per qualche oretta. Inizialmente si era preoccupato, giusto perché aveva promesso, con il suo solito fare da spavaldo, di proteggere l'erede del Clan Lan. Ma alla fine aveva trovato la sua fonte di distrazione e a quell'assenza sospetta non aveva più pensato.

<< Veramente? Chi? Voglio assolutamente conoscere il nome di questo fenomeno di forza. >>

<< Wei- gongzi lo conosci abbastanza bene. Si tratta di Lan- er gongzi. >>

A parlare era stato Meng Yao, sempre con quel tono e sorrisetto affabile. Sembrava essere sempre in prima linea ogni volta che c'era il nome della Seconda Giada dei Lan da pronunciare. Infondo, era con lui che aveva avuto modo di parlarne in questi giorni. La cosa, comunque, sorprese abbastanza Wei Wuxian il quale, spalancò gli occhi con fare incredulo. Non aveva decisamente idea di questa forza da parte di Lan Wangji, eppure nel corso degli anni avevano sempre fatto lo stesso allenamento. Certo... quando gli aveva afferrato il polso, quel giorno, lo aveva sentito piuttosto presente.

<< Lan Zhan? Non mi stai prendendo in giro? >>

<< Wei-gongzi, non sarei mai in grado di mentire su questo. L'ho visto più volte con i miei occhi nei vari soggiorni di Lan-er gongzi qui a Qinghe. >>

Wei Wuxian cercò lo sguardo di Lan Xichen desideroso di una qualche conferma, e tutto ciò che ottenne fu un cenno del capo e un sorriso leggero in segno di assenso. Insomma, si stava rendendo conto che c'erano delle cose che ancora non conosceva del suo fidato compagno di Setta, cosa strana per lui considerando che avevano passato buona parte del tempo insieme durante la loro infanzia e oltre. Lan Wangji quando si era distanziato così tanto da lui? Per quanto gli costasse ammetterlo era almeno qualche passo avanti a lui in ogni disciplina. Eppure, una parte di lui si ritrovò a riflettere sul fatto che una cosa del genere andasse bene, considerando che era di Lan Zhan che si stava parlando.

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