10° Capitolo

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Dopo solo due mesi che sono qui, devo ammettere che mi sono già abituata con l'ambiente.
Certo, è stato un po' difficile accettare il fatto che non avrei rivisto mio fratello ed i miei migliori amici molto presto, ma alla fine va bene, devo imparare a cavarmela da sola, perché in fondo è sempre stato così.
Anche la convivenza con Evie non è affatto male.
Ieri abbiamo pranzato insieme, ho conosciuto tanta gente nuova e ho fatto amicizia con alcuni suoi amici.
Forse la vita qui non sarà poi così tragica.
In questo periodo, inoltre, mi sto preparando per il mio primo esame, il più facile, dicono.
Non sono spaventata, ma non ho nemmeno tutta questa fiducia in me stessa.
Non capisco cosa mi sta succedendo ultimamente, non riesco nemmeno a seguire le lezioni, tanto che sono distratta.
《Lea, sei pronta? 》, chiede Evie entrando nella stanza con uno scatolone più grande di lei.
《Pronta per cosa? 》, chiedo confusa.
《Come per cosa? Non ricordi? Dobbiamo andare alla festa di Mason!》
《Mason chi? 》
《Hall. 》, dice sorridendo come una bambina.
《Ah, giusto, Hall... 》
Cerco di dirle che effettivamente non ho voglia di andare ad una festa dove molto probabilmente sono già tutti ubriachi alle prime ore del pomeriggio, ma lei mi precede:
《Lea, non avrai mica intenzione di darmi buca? 》
《No, è che... 》
《Ma dai, cosa ti costa passare insieme a noi una serata un po' diversa dal solito? Ti prego, fallo per me.》
《E va bene. 》
Alzo gli occhi al cielo e mi dirigo verso l'armadio.
《Evvai! Grazie. Grazie. Grazie. 》, dice saltandomi addosso e stringendomi come fanno i bambini quando li accontenti.
《Bimba. 》, dico sorridendo.
《Mettiti qualcosa di sexy. Stasera forse è la serata giusta per trovarti un bel ragazzo. 》, mi dice tutta esaltata andando verso il bagno.
《Non sono in cerca di un ragazzo, lo sai. 》
《Inoltre, non ho niente da mettere. 》, continuo sbuffando.
《Come no? Dai, impossibile. 》, grida dal bagno.
《Davvero, non ho niente di carino da mettere. 》
《Te lo presto io uno. 》
Si avvicina all'armadio e mi mostra un vestito nero.
È cortissimo. Non metterò mai una cosa simile.
《Evie, non ci penso minimamente a metterlo. 》
《Ma perché? È il più bello che ho. 》
《Anche il più corto. 》, aggiungo.
《Ti mette in mostra le forme, e tu ne hai da vendere. Ti guarderanno tutti.》, cerca lei di convincermi.
《No, non lo metterò. 》
《Beh, puoi anche metterti questi pantaloncini corti. Così sei più "coperta". 》
《Mhh, non so. 》
《Guarda, ho questo vestito più lungo: l'ho messo al matrimonio di mia madre. 》
《Quando avevo 14 anni. 》, specifica.
《Prendo questo nero. 》, dico sorprendendo anche me stessa.
《Ottima scelta. Sarai uno schianto. 》

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