Capitolo 4

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Poco dopo che il liscio se ne fosse andato, il povero Harry reduce da una stremante giornata di lavoro, decise di infilarsi sotto le coperte e di provare a dormire.
Così, si sfilò definitivamente la camicia a quadri ed indossò il suo imbarazzante pigiama, decisamente troppo grande per la sua corporatura e decorato da tanti piccoli gattini.

Si rifugiò sotto le coperte e appoggiò la testa sul cuscino, pronto per una nottata di sonno, ma nonostante qualche attimo prima stesse letteralmente crollando dalla stanchezza, adesso che era ben infagottato tra le coperte calde il suo sonno si era immediatamente volatilizzato ed Harry non riusciva a spiegarsene il motivo.

"Oh andiamo..." si lamentò, rigirandosi frustrato e più sveglio che mai tra le coperte. Sbuffò e fissò insistentemente il soffitto, nella speranza che la noia riuscisse a tranquillizzarlo almeno un pochino.

"Ma ora che ci penso, che diamine ci faceva Tomlinson in casa mia?"
Si domandò il riccio, inarcando entrambe le sopracciglia in un'espressione confusa.
Purtroppo, questa domanda continuò a balernargli in testa impedendogli di dormire.

Ormai i suoi occhi erano totalmente spalancati e l'agitazione si era impossessata del suo corpo.
Stremato, decise di afferrare un libro e di sistemarsi nel piccolo balconcino ed infagottandosi completamente con il plaid, raggiunse la ristretta veranda per godersi il panorama della città notturna.

Nel balconcino accanto la signora Walker teneva una sigaretta fra le mani, mentre si dondolava nella sedia a sdraio.
Il riccio continuò a fissare i fiori del suo balconcino che ormai erano quasi tutti caduti e rinsecchiti, confrontandoli con quelli della signora Walker, curati, colorati e soprattutto vivi.

Harry assottigliò gli occhi, notando un'altra signora uscire dalla porta-finestra che collegava la cucina alla veranda.

Incominciò a piovere e quando un fulmine squartò il cielo, quasi ad Harry venne un infarto.

"Non è possibile." Strabbuzzò gli occhi, strisciando la sedia in avanti, per una visuale migliore.

"Tomlinson?!" Sussurrò scioccato, abbassando immediatamente lo sguardo, rendendosi conto di avere attirato la sua attenzione.

"Proprio antisgamo Harry, proprio antisgamo" si rimproverò borbottando e facendo finta di leggere il libro Fantasy che si trovava davanti.

"A me nemmeno piacciono i fantasy" borbottò richiudendo il libro velocemente, estremamente seccato.

Si sdraiò letteralmente sulla poltroncina di vimini e cercò di chiudere gli occhi, infilandosi nelle orecchie le auricolari che aveva trovato sul tavolino della veranda

"Ecco dove eravate finite!" pensò trionfante, impostando la playlist di tutte le hit rock e grunge degli anni '90.

"Mi sta guardando ancora?" Spalancò gli occhi, cadendo quasi dalla poltroncina e incrociando imprudentemente lo sguardo con quello di Tomlinson.
"Cazzo" imprecò a denti stretti.

"Maledetto stalker.
Se io non guardo lui, lui  non guarda me, no? Tipo T-rex"
Ma la sua teoria non funzionò, per nulla.
Tomlinson lo stava letteralmente  fulminando con lo sguardo.

"Che diamine ci fa in casa della signora Walker?!
Può essere un suo amico! Ma  andiamo...! La signora Walker ha 83 anni, lui al massimo 25...
E-e se fosse un gigolò?! Magari la signora Walker voleva compagnia, non so! Gli anziani sono imprevedibili..."

Perfetto.
Se prima aveva qualche speranza di addormentarsi, adesso, con lo sguardo di Tomlinson addosso e l'orribile immagine del signor Stronzo che giace sudato nel letto della Walker può definitivamente dire addio alle sue ultime ore di sonno.

"Devo indagare su questa cosa" e potete scommetterci che lo avrebbe fatto... insomma! La signora Walker e... E Tomlinson?!
Non poteva permetterlo.

Tomlinson non sembra uno a posto, per nulla! Non gli permetterò di infastidire la signora Walker!"

Mentre la sua testa elaborava decine e decine di possibili spiegazioni, d'un tratto un ondata di fumo gli annebbiò la vista.

"Tomlinson."

"Puoi girarti dall'altra parte quando fumi? Mi arriva tutto in faccia!" Si lamentò alzandosi dalla poltrona e liberandosi dalle coperte in cui era avvolto.

"No" rispose secco il liscio, entrando  in casa subito dopo, senza dare ad Harry la ben che minima possibilità di controbattere.

"Oh, Fanculo.
Indagherò su di te Tomlinson, puoi giurarci."



Spazio autrice

Heilà! Spero vi piaccia il capitolo😊
Scusate se ci sono errori, ma sto letteralmente crollando dal sonno, un po' come Harry.
Adesso vado in letargo, magari appena mi sveglio scrivo un altro capitolo.
In caso contrario, a domani💕

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