"Ah, adesso ti importa eh?" La rimproverò sorridendo il riccio, voltandosi verso di lei per evitare lo sguardo del liscio, che lo stava fissando piuttosto intensamente senza nemmeno preoccuparsi di essere discreto e non farsi notare
Jane roteò gli occhi e rivolse uno sguardo a Tomlinson, deglutendo un bel groppo di saliva che gli si era incastrato alla sua vista
"Quel tipo, mi mette ansia." Confermò staccando gli occhi dal liscio e rivolgendo uno sguardo preoccupato ed intimidito al cameriere
"Appena scoprirai cosa ho da dirti ti metterà ancora più brividi!" La tenne sulle spine Harry, esasperando l'altra a tal punto da farle quasi urlare un:
"Sputa il rospo Harry! Dai""Okay okay, ma prometti di non screditare subito quello che ti dirò.
Non è certo, ma non c'è altra spiegazione" spiegò, per poi essere interrotto dai soliti clienti che stavano pian piano riempiendo il locale"Parla Styles- si?- si interruppe Jane, rivolgendo la sua attenzione ai clienti- Un cappuccino e un caffè amaro, d'accordo. Arrivano- " fulminò Harry con un'occhiataccia.
In risposta l'altro, incominciò a preparare ciò che i clienti avevano richiesto e provò a comunicare tutte le informazioni che aveva capatato la sera prima, sussurrando"Ieri, quando sono tornato a casa ho messo la playlist dei Queen e ho fatto un po' di rumore, a dire il vero un bel po' di rumore e qualcuno è venuto a lamentarsi ed indovina chi era?" Chiese retoricamente Harry, guardando Tomlinson di soppiatto.
"La signora del terzo piano con un forcone in mano?" Ipotizzò la cameriera, prendendo in giro l'amico e dandogli una leggera spintarella.
"Ma no! Quella vecchia non sente nulla! Era Tomlinson." Spiegò esasperato Harry, con le palpebre che si chiudevano dal sonno ed un aspetto più che stanco.
"Ragazzo, stai bene?" Chiese un signore panciuto sulla cinquantina, squadrandolo affettuosamente.
"Si signore, grazie. Sono solo... Sono solo molto stanco, tutto qui" rispose imbarazzato Harry ricevendo in risposta un cenno del capo.
"Che diamine ci faceva Tomlinson a casa tua?" Chiese Jane, non capendo ciò che Harry stava cercando di dirle
"Qui viene il bello! Qualche ora dopo sono andato in balcone perchè non riuscivo a prendere sonno ed indovina? Nella veranda accanto, quella della signora Walker, c'era Tomlinson.
T o m l i n s o n." Continuò sempre più infervorato"E...?"
"Vieni qui, non possiamo rischiare che ci sentano" sussurrò il riccio, trascinandola in un angolo del bar con delicatezza
"Tomlinson, è un gigolò." Sussurrò, guardandosi intorno e l'amica scoppiò in una fragorosissima risata
"Ahaha, oddio Harry, bella questa. Però adesso sii serio... Cosa devi dirmi?" Domandò la cameriera, poggiandogli una mano sulla spalla e continuando a scuotere la testa estremamente divertita
"Jane, sono serio" Harry, non stava ridendo. Per nulla. Insomma, lui era più che serio!
"Sei serio? Dimmi che è uno scherzo Harry!" Lo richiamò scioccata l'altra
"Jane devi credermi! Non c'è altra spiegazione. Era nel suo balcone insieme ad un'altra persona, che sicuramente era la signora Walker" concluse perdendo quasi tutto il fiato e sbadigliando rumorosamente
"Harry, hai bisogno di riposarti, va' a casa." Lo invitò l'altra
"Hai visto? Stai screditando quello che ho da dirti e avevi promesso che non l'avresti fatto" replicò seccato, voltandogli le spalle e tornando al bancone con l'amaro in bocca
Per un po' i due, si evitarono come la peste perchè entrambi si sentivano estremamente presi in giro.
D'altro canto ragazzi, non vi sentirete presi in giro se qualcuno accusasse una persona come Tomlinson di essere un gigolò? Non è strano? Ma allo stesso tempo non vi sentireste screditati e giudicati se il vostro migliore amico vi ridesse in faccia?Tomlinson stava continuando a fissare il riccio che si muoveva a passo morto al bancone e che, ben presto, avrebbe perso la pazienza a furia di evitare tutte quelle occhiate poco discrete che il liscio gli lanciava.
Harry si avvicinò al tavolo sette, denominato anche come il tavolo del diavolo, e chiese al Signor stronzo aka Tomlinson se il caffè macchiato senza schiuma di latte nè troppo caldo nè troppo freddo, fosse di suo gradimento. Non che gli importasse, ma era davvero curioso di sapere se l'altro avesse altro da ridire
"Va bene, grazie" replicò il liscio, scorrendo nella home di instagram con disinteresse
"Ne sono felice" mentì il cameriere sgobbando immediatamente da quel tavolo, per poi incontrare Jane al bancone ed ignorarla palesemente.
"Mettiamo che quello che dici sia sensato" sentenziò Jane, schioccando le dita delle mani e guardandosi lo smalto color carne ormai piuttosto scheggiato.
"Cosa hai intenzione di fare?"
Spazio autrice
Oggi vi lascio con un po' di suspance, ahaha💕
Cooomunque, finalmente ho scelto la copertina ufficiale per "Born from a coffee" e se devo essere sincera mi piace parecchio!
Scusate per il capitolo scritto malino, però oggi non sono molto in vena, speriamo che il prossimo sia migliore.
Fatemi sapere cosa ne pensate, alla prossima ragazzuoli😊💋
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born from a coffee
Novela JuvenilHarry Styles, per intenderci, era il solito ragazzo carino della caffetteria sotto casa che sprizzava sensualità da tutti i pori, che con uno schiocco delle dita poteva avere tutto e tutti, munito di un bel caratterino ed una curiosità irrefrenabile...