POV. HELL
Ormai la luna aveva coperto il sole, quella notte non c'erano neanche le stelle a fare compagnia alla luna. Quelle era le serate che preferivo di più, avevo un'amore incondizionato per le sere come queste.
Queste sono quelle sere in cui puoi fare tutto quello che vuoi,perchè l'oscurità coprirà ogni tuo sbaglio. Ma io non potevo fare tutto quello che volevo, io dovevo fare delle cose precise se non volevo rischiare.
Ma ora che c'era Michael,non potevo fare altro che rispettare le regole.
Volevo qualcosa di diverso per me, ma io non sto vivendo come dovrei,come potrei,ma soprattutto come vorrei.
Sistema i grammi di droga nella tasca della giacca,presi la pistola e la misi nella cintura dei pantaloni. Mi sistemai la giacca di pelle e mi diressi verso il luogo dell'incontro. Il vecchio parco. Il parco dove avevo portato Michael, che ormai era diventato il nostro parco. Parco dove i drogati s'incontravano, non sono mai stata brava con gli appuntamenti.
Era strano ripercorrere questa strada,che mi aveva portato ad essere quello che sono adesso. Ero così stanca di questa cazzo di vita,così presi le mie cose,ma in quella casa lasciai la vecchia me.
Non dissi più niente a nessuno,semplicemente me ne andai;fu questa la mia decisione. Ero stanca di aiutare le persone,quelle stesse persone che mi guardavano affogare ma continuavano a girarsi dall'altra parte.
Ero stanca e basta. Così m'incamminai per quel parco, e lì divenni Hell. C'è una parte di me che sa benissimo cosa è successo. L'altra fa finta di niente per poter vivere lo stesso.
"Su Luke,esci fuori che voglio tornare a casa" dissi rivolta al ragazzo nascosto nell'ombra
"Mi volevo dare un aria più misteriosa,ma tu devi rovinare sempre tutto" disse il biondo
"Comunque sono 100$" dissi allungando la mano
"Tieni,dove è la mia roba?" chiese
"Ecco,tieni" dissi porgendogli la bustina "Comunque non dire a Michael che te la vendo io,se no ti castro. Hai capito?" dissi
"Si, ma poi ti preoccupa quello che pensa Michael?" mi chiese Luke
"Da quando lui è diventato l'unico colore che vedo, in questo mondo grigio" dissi per poi andarmene
Luke era uno di quei ragazzi che sembravano dei figli di papà,quando invece erano tutto il contrario. Lui come me,aveva una storia da nascondere,ma il punto è che io avevo Michael che avrebbe svelato il mistero,ma lui chi aveva? Nessuno.
Appena arrivata a casa,il mio telefono incominciò a suonare. risposi senza neanche vedere chi era il mittente.
"Michael.." dissi
"No,sbagliato persona" disse la voce dall'altra parte
"Oh scusami Paul" dissi
"Ascoltami Hell,ho bisogno di te per un colpo grosso" disse Paul
"Okay ci sto" dissi
"Ci vediamo a mezzanotte domani,al solito posto" disse lui
"Va bene, aspetta un attimo. Ma cosa dobbiamo fare?" chiesi
"Dobbiamo uccidere Jack Paradise. Tuo padre." disse lui con voce piatta
Hei gente,
Vedete che brava autrice che sono? Due capitoli pubblicati in una settimana,quasi mi commuovo.
Scherzi a parte, se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stella o un commento.
Se commentate ve ne sarei grata.
Kiss Kiss
-F
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RULES||Michael Clifford||
Teen FictionHell Paradise. Era quello il suo nome. La sua fama la precedeva in tutto. tutti sapevano chi era e quello che aveva fatto. Lei induceva le persone alla morte,le faceva impazzire e poi le abbandonava. Non si sapeva nulla su di lei,forse perché non...