-Ti costa molto ringraziarmi?- disse alle mie spalle.
-È sottinteso.- feci io senza girarmi.
-No, non lo è. Non ti ho fatto dei favori per farmi adulare ma mi aspettavo almeno un grazie.- mi girai per rispondere ma mi interruppe -Non ho finito. Pensi che tutto ti sia dovuto così, quando la gente fa qualcosa per te, ti limiti ad ignorare il favore. Allora, te lo richiedo: ti costa così tanto ringraziarmi?- si fermò, quasi senza fiato.
Di che cosa parlava? Mi stava insultando perché, in un certo senso, lo avevo respinto? Mi fermai a rifletterci e mi accorsi di non averlo mai ringraziato. Mi sentii una completa idiota per questo. Era entrato nella mia vita senza che lo volessi ma, nonostante a volte fosse invadente, c'era sempre.
-Grazie Wade.- fu l'unica cosa che riuscii a dire.
-Non c'è di che.- disse, dandomi le spalle. Andò lentamente verso l'auto.
Cosa? Se ne andava?
-È tutto qui?- chiesi semplicemente.
-No, non è tutto.- disse dandomi le spalle. Pensai che stesse per criticarmi nuovo, d'altronde erano stati parecchi i miei sbagli. Ciò che fece non me lo sarei mai aspettata. Si voltò, venne verso di me con decisione e mi prese il viso con entrambe le mani.
-No Quinn, non è tutto.- disse e mi baciò. Tutto quello che riuscii a fare, fu ripensare alla domanda di Rachel. Mi piaceva Wade? Non lo sapevo. Ricambiai il bacio quella volta. Il modo in cui baciava, rispecchiava il suo modo di essere. Mi baciava lentamente, era dolce e delicato. Eppure mi sembrava così sbagliato.
-Fermati Wade.- dissi improvvisamente.
-Non sembrava ti dispiacesse.- fece confuso. No, non mi era dispiaciuto per niente, ma non glielo dissi.
-Devo rientrare, è tardi.- abbozzai una scusa. Tutto ciò che volevo in quel momento, era sparire.
-Questo non ti ha mai fermata. Non sei capace di mentire.- mi guardò -Io me ne vado, buonanotte Quinn.- senza attendere risposta, se ne andò.
Che cosa avevo appena fatto? Ricambiare quel bacio era stato come invitarlo nella mia disastrosa vita. Wade era invadente, esageratamente gentile e mi infastidiva tutto il tempo. Io lo detestavo, davvero. Allora perché tutto ciò a cui riuscivo a pensare, era la prossima volta in cui l'avrei visto? Rachel diceva che per lei ero un mistero, che la maggior parte delle volte non riusciva a capire a cosa pensassi. In quel momento neanch'io riuscivo a capire me stessa, ero un mistero persino per me.
Restai fuori, seduta sulla panchina sotto il portico, a fumare. Tutto ciò che riuscivo a fare, era pensare a quel bacio. Decisi di fare finta che non fosse successo così, buttai la sigaretta ancora intera ed entrai in casa. Una volta a letto, faticai ad addormentarmi. Nonostante non volessi pensare a Wade, la mia mente era un treno in corsa e non potevo fermarla. Cosa mi stava succedendo?-Oggi dobbiamo accendere il prepagato del signor Guo.- dissi a Vance durante la pausa pranzo. Quello era il giorno zero per noi; il giorno in cui avremmo incominciato a lavorare per qualcuno che non fosse Steven.
-Dove sono Carter e Grace?-
-Carter ha detto di essere andato a dormire tardi, Grace non l'ho più sentita dopo ieri.- disse svogliatamente.
-Ragazzi!- fece Rachel alle nostre spalle. Avrei riconosciuto la sua voce ovunque.
-Io vado, ho chimica. Oggi scegliamo i compagni di laboratorio, non voglio che mi soffino la biondina nuova.- Vance rise e andò via, mentre io scuotevo la testa.
-Dove va?- mi chiese confusa Rachel.
-Ad importunare una biondina.- dissi ridendo.
-Allora?- mi chiese. Aveva l'espressione di un detective durante un interrogatorio. Sapevo cosa volesse sapere, ma non volevo dirglielo. Restai in silenzio a lungo, tanto a lungo che lei capì.
-È successo di nuovo?- mi chiese sporgendosi verso di me.
-Già.- dissi semplicemente.
-Quando? Perché non mi hai chiamata?- era entrata del tutto in modalità interrogatorio.
-Questa notte. Non ti ho chiamata perché era veramente tardi, sicuramente dormivi.- sbuffai -D'accordo, visto che mi stai costringendo, ti racconterò com'è andata. Carter ora vive nell'appartamento di Vance. Ero andata a portargli delle cose, poi sono arrivati anche gli altri e abbiamo fatto tardi. Quando sono ritornata alla macchina, la luce era accesa e la batteria scarica. Ho chiamato chiunque.- mi bloccò.
-Perché non hai chiamato me?- chiese quasi offesa.
-Perché la faccia di tuo fratello mi disturba.- dissi seriamente.
-Stupida. Ad ogni modo, è stato meglio che tu non l'abbia fatto. Continua.- fece impaziente.
-Dicevo, ho chiamato chiunque ma nessuno mi ha risposto. L'unico da poter chiamare era Wade. Così, nonostante stesse dormendo, si è precipitato ad aiutarmi. Dal momento che non aveva dei cavi per ricaricare la batteria, mi ha riaccompagnata a casa. Ha spento la macchina, pensavo volesse parlarmi di qualcosa ma se ne stava in silenzio. Quando gli ho chiesto perché si fosse fermato, mi ha detto che inizialmente voleva scusarsi per avermi baciata.-
-E perché non lo ha fatto?- mi chiese scioccata. Pensai che se fosse già scioccata, alla fine sarebbe morta.
-Ha detto che non si sarebbe scusato per qualcosa che voleva fare.- Rachel si portò le mani alla bocca - Allora gli ho detto che, dal momento che non volevo essere baciata, avrebbe comunque dovuto scusarsi. Lì si è probabilmente offeso.-
-Tu dici?- mi guardava con disapprovazione.
-Cosa ne potevo sapere? Alla fine ho detto cosa pensavo.- feci confusa.
-Sì immagino, è una tua qualità ma anche un tuo difetto. Prova a metterti nei suoi panni, come ti saresti sentita?- mi chiese come se avesse già la risposta.
-Grata per aver ricevuto la verità?- feci io.
-Certo, come no. Continua, vorrei sapere come dal litigare siete finiti a baciarvi.-
-Dopo essersi sicuramente offeso- la presi in giro -è impazzito. Ha incominciato a dire che, da quando mi conosce, mi ha fatto un sacco di favori; favori per cui non è mai stato ringraziato. Mi ha detto che penso che tutto mi sia dovuto, che ignoro la gente e altre cose di questo genere. Allora mi sono resa conto che, nonostante fosse stato brutale, aveva detto la verità. Dal momento che ero un po' a disagio, tutto ciò che sono riuscita a fare è stato..-
-Baciarlo?- mi interruppe lei.
-Ringraziarlo Rachel, ringraziarlo. Interrompimi ancora e non dico più nulla.- risi -Dopo averlo ringraziato lui stava andando via. Mi sembrava tutto così stupido, così gli ho chiesto se fosse tutto quello che aveva da dirmi. Al che, lui è tornato indietro e mi ha baciata. Bacio che ho ricambiato, tra parentesi.- dissi l'ultima frase d'un fiato.
-Lo hai.. tu che cosa? Lo hai ricambiato? Com'è stato?- era in iperventilazione.
-Non lo so. Tutto ciò che so, è che volevo ricambiarlo. Mi sono sentita strana.- era la verità.
-Strana in senso positivo o negativo?- cercava di decifrarmi? Non ci riuscivo neanch'io.
-Positivo credo.- ero davvero confusa.
Non disse nulla, si limitò a ridacchiare come una bambina. Non le chiesi spiegazioni, mancava soltanto che mi facesse il lavaggio del cervello. La situazione con Wade l'avrei risolta da sola, senza nessuna influenza.
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The oxymoron
Teen FictionAvrei potuto fare la scelta giusta ma, nella mia vita, niente lo è mai stato. Fare la scelta giusta non sarebbe stato da me e, infatti, ho sbagliato.