Capitolo 19

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Natalie esce dalla chiesa stringendo la sciarpa scura con la mano per proteggersi dal vento gelido. Piove a dirotto e non potrebbe esserci un tempo più adatto per quella giornata così tremendamente triste.

Fatica ad arrivare alla sua auto, ci sono molte persone nel piazzale tutte ammassate con tanto di ombrelli. La funzione era stata breve ma toccante, Seth, il papà di Lizzie, aveva speso parole commoventi per la moglie Daisy, aumentando il senso di struggimento che già aleggiava nella navata.

La ragazzina aveva stretto la mano della nonna per tutto il tempo, chiaramente frastornata da quella situazione così confusa e ingiusta per una persona della sua età. L'avrebbe cambiata per sempre.

Dopo aver lasciato la chiesa Natalie fa ritorno in ufficio con il cuore pesante, aveva chiesto soltanto un paio d'ore di permesso per poter partecipare. Sentiva di non fare abbastanza. Si promise di passare a trovare Susan e Alan prima di partire per le vacanze.

Non le restava molto tempo 3

.per farlo, sarebbe partita di lì a quattro giorni, sabato 21 dicembre.

Mancava pochissimo tempo a Natale, una festa che adorava. Non vedeva l'ora di rivedere i suoi genitori, ma allo stesso tempo sentiva che quello sarebbe stato un Natale diverso.

Quello che cercava di lasciarsi alle spalle a Boston con tutta probabilità l'avrebbe seguita anche a Savanna, nonostante i suoi sforzi.

Arrivata nel parcheggio della Morrison si concede un secondo per estrarre il suo cellulare nuovo di zecca e rileggere il messaggio che Dimitri le aveva inviato quel sabato.

Flashback- Sabato sera. Post sbronza di Natalie.

Quando si era svegliata dal riposino post sbronza Carol non c'era più ma aveva lasciato a disposizione acqua e crackers. Si sentiva ancora poco lucida e la testa non le riservava alcuna pietà. Era stata una stupida.

Controllando il cellulare per l'ennesima volta alla ricerca di qualcosa che era conscia non avrebbe trovato, era rimasta di sasso nel vedere il nome di Dimitri nella posta in arrivo.

Il disegno di lei di spalle, con la schiena scoperta, la rappresentava il venerdì prima, mentre lasciava il locale dopo averlo visto con quella rossa.

Si era sentita avvampare, sentendo il cuore perdere il suo ritmo mentre cercava di elaborare la frase che accompagnava la foto.

'Sto provando a strapparti a forza dai miei pensieri, ce la sto mettendo tutta davvero. Quando penso di esserci riuscito, eccoti di nuovo. Così.'

Sapere che i suoi tentativi di non pensare a lei erano fallimentari tanto quanto quelli di Natalie la faceva sentire un po' meglio.
L'unica differenza era che lei non cercava di levarselo dalla testa uscendo con altri, lui invece era così preso a pensarla e a struggersi per lei che era andato per locali con quella.

Era tremendamente gelosa. E, pur sapendo razionalmente di essere l'ultima a potersi sentire così, si sentiva tradita e presa in giro. Non poteva farne a meno.

Si aspettava quantomeno che avesse il coraggio di parlarle, di chiudere qualsiasi cosa ci fosse tra loro da adulti. Probabilmente era davvero la cosa giusta da fare.

Presa dal nervosismo, gli risponde senza aspettare che la sbronza le passasse completamente.

Natalie: Strano, a me sembrava che fossi riuscito a levarmi dai tuoi pensieri piuttosto in fretta. Spero che Pel di Carota ti abbia aiutato un pochino.

Invia senza ripensamenti, gettando il cellulare dall'altra parte del divano. Si alza e va in bagno per farsi una doccia, il fastidio che sente allo stomaco le impone di saltare la cena.

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