Noah’s pov
Verso le tre di notte prendo la strada per ritornare a casa. Dopo quasi trenta chiamate da parte di mamma ho spento il telefono, non mi andava di dirle che stavo bene quando in fondo non era così.
Fa male, ma tanto. Mordo le mie labbra per non piangere, non voglio farlo per lei, soprattutto dopo quello che ha fatto, mentre io soffrivo per lei. Tutte le notti restavo a guardare il soffitto e il pensiero che lei non sarebbe mai più stata mia mi distruggeva, come potevo dimenticarla in solo due settimane? Dimenticare i nostri baci, le nostre carezze, ma penso che lei non ci abbia messo tanto. Quando entro in casa sento mamma urlare: <<È tornato>>. Corro in cucina e trovo mamma piangere e Lola seduta con le lacrime agli occhi, stringo forte i pugni e prendo profondi respiri. <<Che succede?>> domando incazzato, mamma mi abbraccia. <<Lola mi ha spiegato che tu non eri in te e potevi fare qualcosa di pericoloso, poi ho visto che non rispondevi al telefono e abbiamo pensato al peggio>> dice piangendo. L’abbraccio rassicurandola, per poi staccarmi subito dopo. <<Lola, dobbiamo parlare>> affermo uscendo fuori senza aspettare una sua risposta.
Quando la vedo uscire mi siedo sugli scalini. Dopo poco mi raggiunge. <<Perché hai detto che non potevo essere in me?>> domando restando calmo. <<Beh, eri molto teso quando ti ho detto che...>> cerca di parlare ma subito la blocca. <<Ho capito>> replico non facendola parlare.
<<Quel giorno è stato il più brutto della mia vita, così come tutti i giorni a venire. Mi sentivo in colpa, odiavo tutti, non riuscivo più a sentirmi bene con me stesso. Mia madre mi ha mandato dallo psicologo; volevo morire Lola, volevo mettere fine alla mia vita, non potevo sopportare il peso di aver ucciso un bambino. Però dopo ho capito, ho capito che non era colpa mia, non ero alla guida, non giudavo io quella sera, capisci Lola?>> chiedo, ricordando tutti i momenti. <<Lola, io ti ho amato più di tutti, ti ho amata dal primo giorno, ho amato tutto di te, a partire dai tuoi sorrisi, i tuoi occhi. Ho sempre preferito te alle altre, ho buttato la mia vita per vivere la tua...>> cerco di continuare, ma lei mi ferma, appoggiando la sua mano tremante sulla mia bocca. <<Perché stai parlando al passato Noah?>> sussurra con occhi lucidi. Li sposto immediatamente dai suoi. Prendo un profondo respiro e inizio a parlare. <<Venivo a scuola quasi tutti i giorni, solo che non mi facevo vedere da te, ti ho visto parlare, ridere, giocare, scherzare con Liam. E forse Liam riesce a capirti in una maniera che io non posso, giochi con lui, ti fidi, di me no, ammettilo Lola.>> dico mordendomi il labbro per non cedere, non davanti a lei.
<<Cosa dovrei ammettere Noah, che solo perché mi fido di lui lo amo? Con te è stata tutta un’altra cosa, sei stato così forte per me, mi hai cambiata Noah, hai combattuto per la ragazza che voleva te>> dice Lola, ma non le do molta importanza. Non ascolto quel che dice perché se solo potessi ascoltare le sue parole oppure guardarla, manderei a puttane tutto quello che ho da dire. <<Lo hai baciato Lola>> ribadisco ancora incredulo <<Ma...>> cerca di dire, ma ancora una volta la interrompo <<Non capivo come potessi tenerci a lui, pensavo che potessi preferire lui perché non ti ha mai fatto del male, ti fa sorridere, ti fa stare meglio di me. In fondo ti ho spinto io verso di lui, ma adesso c'è stato un bacio e non ce la faccio Lola, non più.>> soffio alzandomi. Fisso il cielo scuro; da li a poco scoppierà una tempesta, proprio come quella che ho io dentro. <<È finita Lola, The end>> continuo con il cuore frantumato. Una lacrima bagna il mio viso quando la vedo singhiozzare. Corro in casa, lasciandola sola.
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DO NOT FORGET ME {COMPLETA}
RomantikE quando senti il mondo svanire sotto ai tuoi piedi e credi che non ci sarà un'altra vita perché tu sei morta dentro, ricorda che una persona saprà sempre come salvarti. Potrai essere lacerata da tutto il male, distrutta dalle persone, come una farf...