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Passo la  mattinata a raccontare ad Anna tutta la follia di questi giorni,poi pranziamo e continuiamo a parlare anche nel pomeriggio...anche di stronzate.

Quando lei va via io esco un attimo a piedi per andare a fare la spesa al supermercato che si trova a 250 metri da casa. Mentre sto andando mi sento afferrare forte un braccio da qualcuno e vengo trascinata in un vicolo stretto e senza uscita. Mi sale il panico. Chi è? Che vuole?

Mi sbatte di violenza contro il muro tanto da farmi battere la testa e inizio a piangere.

Quando alzo il viso riconosco la persona....il mio ex psicopatico. Che vuole?! L'ho spedito in galera anni fa per avermi picchiata e adesso me lo ritrovo davanti.

Inizia a tirarmi forti sperle in faccia e sento le mie guance bruciare.

Poi si avventa sulla mia bocca ma io mi sposto e lui mi da un altro schiaffo.

<<Che c'è amore non ti piaccio più??! Adesso mi riprendo ciò che è mio!>> dice con un ghigno mentre sento le sue luride mani addosso.

<<Lasciami ti prego.....mi fai male!>> dico urlando dalla disperazione. Ma nessuno mi sente.

Mi tira un pugno allo stomaco fortissimo da non farmi più respirare. Poi mi strappa la maglietta e i pantaloni della tuta con tanta violenza e rimango praticamente nuda e singhiozzo. Prende i miei capelli,li tira e mi sbatte forte la testa contro il muro e io mi lamento e mi sento stordita.

<<Zitta brutta puttana! Tu sai il motivo di tutto quello che ti sto facendo! Sto finendo quello che avevo iniziato sei anni fa! Sei una puttana e ora devi pagare!>>.

Ormai sono intontita per la craniata al muro. Cerco di divincolarmi da lui e quando riesco a spostarmi mi scaraventa a terra e inizia a tirarmi forti calci su tutto il corpo e quelli più terribili sono alle costole e mi sento svenire. Non sento più nulla.

Mi risveglio piano piano quando trovo qualcuno accanto a me che mi chiama. Quando riesco ad aprire gli occhi,quel poco che riesco ad aprirli vedo Mario accanto a me.

<<Shhhhh... Calma Ila ci sono io qui adesso! Sta arrivando l'ambulanza!>>.

Lo guardo terrorizzata con gli occhi spalancati e le lacrime che scendono. Non riesco a parlare. Riesco a dire solo tre parole a fatica.

<<Anna........Kevin............telefono!>>.

Lui si acciglia,poi capisce.

<<Vuoi che chiami loro?>> e io annuisco.

<<Ok trovo il tuo telefono e li chiamo!>>.

Sento arrivare l'ambulanza e appena mi toccano per potermi spostare inizio a dimenarmi nonostante i dolori perché sono terrorizzata al tocco di qualcuno. Dopo avermi sedata mi addormento e mi portano in ospedale.

*************

KEVIN'S POV

Squilla il telefono e vedo che è Ilary....forse ci avrà ripensato! E mi viene un sorriso cretino mentre rispondo.

<<Ilary!>>

<<No Kevin sono Mario! Ilary è stata aggredita e si trova in ospedale! Corri!>> e riattacca.

Mi crolla il mondo addosso. Voglio sapere chi cazzo è quel figlio di puttana che le ha messo le mani addosso!! Devo correre subito da lei.

Se prendo quel bastardo lo riduco in macerie!

Esco di fretta da casa e parto sgommando e dopo dieci minuti sono all'ospedale e mi faccio dare informazioni. Mi dicono dove si trova e vado al piano praticamente correndo. Ho l'ansia che mi divora e voglio sapere come sta....non possono rovinare una persona così bella! Sono incazzato nero.

L'ATTRAZIONE DEGLI OPPOSTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora