Capitolo 18

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«Grazie di averla salvata, non ti sarò mai abbastanza grato» dice Ares, stringendomi con un braccio sulla vita.

«Non potevo lasciarla morire, e poi finalmente ho capito cosa sono quei cosi» replica Alex, scatenando la curiosità dei due lupi nell'ufficio.

«Beh, che aspetti a dircelo?!» sbotto Blue, ringhiando.

«A cuccia cane, non prendo ordini da te, e comunque sono demoni» mormora, mantenendo sempre la solita calma.

«Cosa? Demoni?! Chi ha ordinato di attaccarci, non gli abbiamo mai fatto nulla?!» esclama il mio lupo.

«Ah io questo non lo so, dato che hanno attaccato anche il mio popolo. So chi li governa e sarà un piacere metterla al suo posto» ghigna.

«È una femmina?» domando.

«Si, si chiama Ascera. Quando era ancora giovanissima ha incontrato i demoni e li ha fatto diventare i suoi schiavi. Questi non c'entrano nulla con quelli dell'Inferno ma sono nati per scatenare scompiglio e creare disastri» spiega.

«Come mai sai tutte queste cose su di lei?» chiede Blue, con un pizzico di irritazione.

«Ho visto quello di cui è capace in tutti questi anni, dopotutto sono più vecchio di voi» sghignazza.

Si alza, sistemando la giacca. «Dove vai?» fa Ares, guardandolo male.

«A parlarle, e dove sennò?» risponde come se gli avesse fatto la domanda più stupida di sempre.

«Veniamo con te», si alza Blue.

Mi alzo con loro e mi fissano come se avessi quattro teste. «Tu non vieni, rimarrai con Dylan, e anzi dovrebbero arrivare i miei genitori e mia sorella» si impunta Ares.

Sbuffo pesantemente per essere stata esclusa. «È per il tuo bene Lea, sei un'umana quindi è pericoloso» dice Alex, dando man forte al mio compagno.

Quest'ultimo mi abbraccia, lasciando un leggero bacio sulla mia testa prima di uscire con loro.

Mi siedo sul divano a gambe incrociate, cercando qualche film da vedere. Ad un tratto sento dei passi e Dylan compare con il suo solito sorriso, sedendosi accanto a me.

«Bene, ti hanno abbandonata?» mi prende in giro e lo guardo male.

«Suvvia lasciala stare!» si intromette Gemma, sedendosi tra noi due.

Mi prende il telecomando, scorre un po' i canali principali e poi spegne la tv, non avendo trovato nulla da vedere.

«Ehi! Stavo guardando» mi lamento e mi chiedo se ci sia qualcosa in questa giornata che vada secondo i miei piani.

«So io cosa fare» rompe poi il silenzio Dylan, alzandosi.

La strega mi guarda confusa ma alzo le spalle perché ne so quanto lei.

Poco dopo eccolo che ritorna con una bottiglia di vodka e tre bicchierini.

«No, io non bevo» rifiuto subito. Non ho la minima intenzione di ubriacarmi per stare male.

«Oh si invece, so che a Los Angeles ti piaceva tanto bere quindi ecco a te» ridacchia e mi porge il bicchiere pieno fino all'orlo.

Passo lo sguardo dal bicchiere a lui. «E tu che ne sai?».

«Ares voleva sapere di più su di te e mi ha fatto fare delle ricerche» scrolla le spalle.

Riempie gli altri due bicchierini e ne porge uno a Gemma che lo prende ben volentieri.

«Perché non me lo ha chiesto invece che scoprilo tramite delle ricerche?!» quasi strillo, e mi pento di aver usato un tono così alto.

«Forza» mi incoraggiano entrambi.

Dannata isola delle nuvole (#wattys2020)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora