Prologo: who the hell is Peter?

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Sulla Terra, ma in un altro universo

Era buio. Tutto ormai era o forse semplicemente sembrava più buio, da qualche anno a questa parte.
Tony cammianava da solo, per le strade, indossando per precauzione la sua armatura. Ormai c'erano solo lui e Bruce, adesso nei panni del professor Hulk, visto che aveva trovato il modo di combinare il cervello del dottor Banner e i muscoli di Hulk. Dopo la carneficina dell'HYDRA, che ormai padroneggiava, erano rimasti solo lui e Stark a proteggere, per quanto possibile, la loro Terra. Quella sera, Tony doveva solo fare un  giro di routine per controllare che non ci fossero emergenze, niente di troppo complicato o pericoloso, quindi non c'era bisogno che Banner andasse con lui.
Un tempo sarebbe stato qualcun altro a fare questo tipo di controlli, ma quel qualcuno era scomparso da ormai due anni in circontanze molto diverse e in parte sconosciute a praticamente tutti.
"Oggi sono passati esattamente due anni" pensò tristemente Tony, mentre percorreva una strada nebbiosa. Tutto quel silenzio che regnava quasi ovunque gli dava sempre modo di far vagare la mente. Soprattutto in modo negativo.
Quel pensiero in particolare gli provocò una fitta al cuore. Avrebbe tanto voluto fermarsi un attimo, prendere un respiro profondo e riprendere coraggio per continuare, ma non ne ebbe il tempo. Notò subito che non riusciva a vedere praticamente nulla attorno a sè, tanto fitta era la nebbia. Non era naturale, doveva essere stata causata da qualche fumogeno o qualcosa del genere.
"FRIDAY, c'è qualcuno nelle vicinanze?" Chiese Tony a bassa voce per non farsi sentire, nel caso ci fosse effettivamente stato qualcuno pronto ad attaccarlo.
"Positivo. Si sta avvicinando alle sue spalle" rispose FRIDAY, per poi mostare sullo schermo interno all'armatura gli spostamenti della figura che pian piano si avvicinava.
Tony si fermò ad ascoltare attentamente un qualche eventuale rumore, ma non sentiva assolutamente nulla. Chiunque lo stesse seguendo, probabilmente per attaccare, sapeva come essere perfettamente furtivo. Per non fargli capire di essersi accorto della sua presenza, decise di comportarsi in modo naturale e continuare a camminare. Notò dallo schermo che chi lo stava seguendo iniziò a muoversi molto velocemente. Tempo qualche secondo e la figura si trovava esattamente dietro di lui.
"Pericolo attacco" lo avvisò FRIDAY.
Istintivamente, Tony si girò velocemente, colpendo in viso, probabilmente sul naso, chi lo stava seguendo. La figura cadde poco lontana. Tony non fece in tempo a capire chi fosse, visto che, contemporaneamente al suo pugno, chiunque lo stesse seguendo, l'aveva buttato a terra con qualcosa che Tony non era ancora riuscito ad identificare. Sembrava una sostanza collosa.
Stark si alzò e guardò cosa era attaccato al suo petto, per capire con cosa fosse stato buttato a terra. Era una... Ragnatela? No, non era possibile. Il cuore di Tony perse un battito. Conosceva solo una persona che poteva lanciare ragnatele, ma quella era proprio la persona completamente scomparsa da ormai due anni. E poi perché avrebbe dovito attaccarlo?
"P-Peter...?" Tony pronunciò quel nome con la voce che tremava, mentre alzava nuovamente lo sguardo.
E lo vide. Si era appena alzato e si stava pulendo il sangue da sotto il naso. I suoi lineamenti erano decisamente più adulti e marcati da quelli di due anni prima, ma era lui. Riconobbe i tratti del viso e i suoi capelli castani e ricciolini.
Quello che doveva essere Peter lo guardò negli occhi e da quelli Tony capì che c'era qualcosa che decisamente non andava. Quegli occhi che solitamente facevano trasparire gioia, curiosità e ingenuità, ora, mischiati all'espressione della bocca, in parte coperta dalla mano di quello che doveva essere Peter, che stava ancora pulendo il sangue, facevano trasparire sadismo e crudeltà.
Vedendo quegli occhi, il cuore di Tony perse un altro battito.
Mille domande bombardano contemporaneamente la sua testa. Perché aveva quell'espressione? Perché aveva cercato di attaccarlo? Dove era finito per tutto questo tempo? Perché aveva il volto scoperto e non indossava la maschera come al suo solito? Perché la sua tuta aveva dei colori più scuri? Ma soprattutto, perché su di essa, all'altezza del petto, c'era stampato il simbolo dell'HYDRA?
Nonostante tutto ciò, una cosa la sapeva certo: era lui.
Era decisamente lui.
"E chi diamine è Peter?" Chiese il più giovane con una risatina, spostando la mano da sopra la bocca, rivelando un ghigno malefico.

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