Capitolo quattro: Attack

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"Quanto tempo abbiamo?" Chiese Peter, pronto per mettersi all'opera.
"Non ne ho idea" rispose Tony. "Forse dovremmo iniziare a cont..."
Non fece tempo a completare la frase che nella loro stanza apparve un portale, ma diverso da quello che Tony aveva attraversato per arrivare lì: i bordi di questo erano gialli. Da lì uscì Stephen Strange.
"Oh, dottore!" Esclamò Peter, sorpreso di vederlo "Come mai da queste parti?"
"Ti ricordo che io proteggo la realtà, Peter. Ovviamente mi sono accorto dell'arrivo di qualcuno da un altro universo, quindi vi ho osservati un po' per capire cosa stesse succedendo".
"Osservati? Davvero?" Chiese Peter.
"Chi è questo pittoresco individuo a cui non importa molto della privacy altrui? Non credo di averlo mai visto nel mio mondo" intervenne Tony.
"Sono Dottor Strange" si presentò Stephen "E abbiamo pochissimo tempo. Stanno già cercando di capire come far funzionare il macchinario e arrivare qui".
"Wow, sei davvero bravo a spiare la gente!" Esclamò Tony, sorpreso.
Il dottore si limitò a sollevare gli occhi al cielo.
"Precisamente cosa sta succedendo? Quanti ce ne sono? Hanno intenzione di arrivare adesso?" Chiese Peter.
"È uno squadrone abbastanza grande. Avevano capito dalla loro base cosa fosse quel macchinario, quindi si sono preparati per un'invasione. Ci sei anche tu, Peter. O meglio, tu di quell'universo. Hai immobilizzato Bruce senza ucciderlo perché potrebbe essere utile per utilizzare il macchinario. Quindi probabilmente saranno qui molto a breve".
"Beh, grazie per averci avvisato, allora". Rispose Peter.
"Oh, ma non ero venuto qui per avvisarvi di questo". Puntualizzò Stephen.
Sia Tony che Peter lo guardarono confusi.
"Sono qui principalmente per avvisarvi che Rhodes, Clint e Bruce sono già pronti".
Tony e Peter sembravano essere ancora più confusi.
"Sì, beh, il vostro 'arriveranno da soli' era scadente come piano. Sono andato a parlare con loro prima di arrivare qui e sanno già che ci sei anche tu, Stark, così eviteranno un eventuale infarto".
"Ehm... Vado a mettermi la tuta, allora!" Esclamò, Peter, prima di uscire dalla stanza.
Tony fu pronto in qualche secondo grazie alla sua nuova nanotecnologia.
"Potrebbero vedermi i cittadini con questa armatura addosso. Non sarà un po' strano, visto che qui sono morto?"
"Vedranno anche uno squadrone dell'HYDRA e una versione non troppo sana di mente di Spiderman. Probabilmente sarà la cosa meno strana".
Beh, aveva senso. In breve tempo si unì a loro anche Spiderman, con addosso la sua ultima tuta, quella fatta in ferro. Tony sorrise malinconico. La stava preparando per il suo Peter,non molto prima che sparisse. L'aveva poi completata, sperando in un suo ritorno.
Subito il dottore aprì un portale, facendo cenno con la testa a Peter e Tony di attraversarlo. Dopo qualche secondo, si trovarono, insieme a Stephen, in un altro posto, lo stesso in cui Tony era finito attraversando il portale creato dal suo macchinario. Notò anche che effettivamente c'erano gli altri tre preannunciati dal dottore e che lo stavano fissando. Erano stati avvisati, ma era comunque strano effettivamente rivederlo. Così come era strano anche per lui. Guardò anche Bruce, vedendo che anche in quell'universo era riuscito a far pace con Hulk.
"È... Bello rivedervi" disse sinceramente Tony, pur sapendo che non erano gli stessi che aveva conosciuto.
"Anche per me, credimi" rispose Rhodes.
"E anche per me" aggiunse Clint.
"Siamo solo noi?" Chiese poi Tony guardando il dottore "Non siamo pochi?"
"Si tratta di uno squadrone, non dell'intera organizzazione" rispose lui "Occupiamoci di loro per ora, poi penseremo a come scaricarla dal tuo mondo".
Tony fu abbastanza sorpreso dalla risposta: credeva volessero aiutarlo solo per proteggere il loro mondo, invece a quanto pare erano intenzionati ad aiutarlo anche dopo.
"Credo stiano per arrivare" riuscì ad anticipare Peter grazie ai suoi sensi di ragno.
Infatti, qualche secondo dopo davanti a loro apparve il portale di colore blu. I primi agenti dell'HYDRA comparvero subito e la difesa da parte degli eroi non si fece attendere: prima che gli agenti potessero fare qualsiasi cosa, Clint ne colpì in petto tre di loro con le sue frecce.
Tempo qualche secondo e si scatenò una vera e propria battaglia: dal portale uscirono altri dell'HYDRA pronti ad attaccare i sei eroi, i quali contrattaccavano. Nel frattempo, vari civili correvano via spaventati dopo aver assistito confusi alla scena per qualche secondo.
"Era da tanto che non vedevo tanta azione, devo dire che mi mancava!" Esclamò Tony, quasi divertito. Sembrava stesse tutto andando alla grande, quando dal portale uscì l'altro Peter, o meglio, Atrax.
Quando lo vide di nuovo, Tony si bloccò. Peter sgranò gli occhi, quasi non riconoscendosi in quella versione. Atrax si limitò ad osservare l'altro sè con disappunto, anche se in realtà era abbastanza sorpreso. Si chiese infatti perché in un'altra versione avrebbe dovuto essere di un'altra fazione. Guardò però poi verso Tony, mostrando un ghigno. Lui era il suo principale obiettivo, come gli era stato insegnato dall'HYDRA.
"Tony? Che vuoi che facciamo con lui?" Gli chiese Rhodes.
"Assolutamente nulla" rispose lui "Me ne occupo io. Lontano da qui. Per favore, stai..."
"Attento a Peter? Tranquillo, lo farò".
Tony sorrise per poi avvicinarsi ad Atrax.
"Forse dovremmo chiudere i conti privatamente, che ne pensi?" Propose Tony "Lontani dagli altri".
"Sì, sono troppo chiassosi. Preferisco godermi questo momento a pieno".
E così, i due si allontanarono. Peter se ne accorse solo in quel momento, visto che fino a qualche secondo prima era occupato con un paio di agenti che lo avevano attaccato contemporaneamente. Appena se ne accorse, fece per seguirli. Non voleva lasciare Tony da solo. Sapeva che anche in quella versione non gli avrebbe mai fatto del male. Era troppo pericoloso. Rhodes, però, lo fermo.
"Gli farà del male!" Esclamò Peter. "Non posso lasciare che accada!"
"Peter, non è lui. Lui ormai non c'è più" rispose Rhodes, sinceramente addolorato "Questa è una questione che riguarda solo lui. Noi non possiamo farci niente".
Peter si limitò a guardare in basso e ad annuire tristemente, per poi tornare all'attacco per distrarsi.
Nel frattempo, Tony ed Atrax erano abbastanza distanti dagli altri, quindi si fermarono. Tony era intenzionato a farlo tornare in sè, a qualunque costo.

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