Capitolo 25

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Jenny deglutì voltandosi dalla parte opposta del letto e lo vide... Lui era lì, con i capelli che formavano un'aureola bionda in torno al suo viso angelico, quegli occhi azzurri erano fortunatamente nascosti dalle palpebre, ma anche con quella leggera barriera, a Jen tornò in mente l'immagine degli oceani di Horan inniettati di sangue che la annegavano nelle sue paure.

Una lacrima le scese ancora e di scatto si sollevò dal letto, arretrando sempre di più fino ad inciampare sul tappeto bianco e sbattere con la schiena contro il davanzale di marmo gelido e grigio della finestra.

Si rialzò subito, con un dolore acutissimo proprio nel punto in cui aveva sbattuto un attimo prima.

Cominciò a piangere molto più disperatamente di prima, lacrime calde e salate percorrevano il suo viso fino a morirle sulle labbra, salì sul davanzale e vi si mise seduta, si rannicchiò con le gambe strette al petto e infilò la sua testa fra le sue mani.

I singhiozzi del vuoto e del buio che erano entrati nell'anima della ragazza svegliarono Niall, che corse verso di lei e la abbracciò più protettivamente e dolcemente possibile, come se sapesse che avesse bisogno di essere salvata da quell'oscurità che si stava insinuando nel cuore freddo di lei, senza sapere se qualcuno sarebbe mai riuscito a scioglierlo...

Lei si ribellò istintivamente alla sua presa, ma lui non la lasciò mai, quasi come per urlare alla vera Jennifer che non avrebbe mai rinunciato a lei e che avrebbe lottato per rivedere il suo splendido sorriso.

Dopo qualche secondo di singhiozzi soffocati, Jen smise di opporsi e agganciò le sue esili braccia attorno al collo del biondo, che la strinse a se tanto da farla perdere nella suamaglia bianca.

Lui credeva di averla liberata dalla sua oscurità, di scacciare via dal suo cuore e dalla sua anima quei fantasmi che continuavano a tormentarla, ma non era così facile; lui avrebbe potuto solamente respingerli e forse controllarli, ma di certo non l'avrebbe liberata. Forse nessuno ci sarebbe mai davvero riuscito.

“Tranquilla piccola... tranquilla...” “Ci sono ioqui con te... ti prometto che ti proteggerò, non sarai mai sola...” “Scusa per ieri...”

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