Capitolo 2

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A Jenny bastò solo un'occhiata per arrossire di colpo di fronte a quell'afrodisiaco ragazzo dai capelli biondi e ancora umidi, come la sua pelle candida e pura ricoperta da minuscole e sensuali goccioline su tutto il corpo che aveva un'aria troppo sexy...

Per un attimo si guardarono nelle loro profonde e immense iridi e provarono piacere l'una negli occhi dell'altro, ma lei imbarazzata si tolse di dosso il suo sguardo e con tono stordito ma aggressivo:

“Te la dai una mossa? Oppure il signorino ha bisogno di un'altra ora per preparasi alla grande sfilata?!?!”.

“Ma tu sei sempre così stronza o è quel periodo del mese!?!?”. Rispose con tono altrettanto aggressivo e seducente l'irlandese.

I due si ignorarono: Niall tornò nella sua stanza e Jen entrò nel bagno, borbottando per lo specchio appannato.

Appena finì di sciacquarsi chiuse il getto d'acqua, prese l'asciugamano e lo annodò sopra il seno. Fece per aprire la porta della sua camera e si trovò davanti quei cinque coglioni che la fissavano e la squadravano lanciandole sorrisetti maliziosi.

“Cosa cazzo ci fate in camera mia!?”. Sbottò lei infastidita dalla loro inopportuna presenza.

“Hey Jen...non agitarti...e calmati...siamo venuti a parlare un po' con te...così magari ci davi un'occasione per conoscerti meglio e per conoscerci meglio...”. Rispose Styles con un tono di voce fin troppo provocante e attraente.

Lei fece un respiro profondo e cercò di trattenere quell'istinto omicida che le aveva provocato la loro presenza.

Si chiuse nella sua cabina-armadio per infilarsi velocemente il pigiama, mentre i ragazzi tentavano di sbirciarvi dentro, per riuscire a scorgere il suo splendido corpo nudo; Jen uscì dopo pochi minuti, e accettò la loro richiesta di rimanere lì con lei per conoscersi più approfonditamente.

Era arrivata la mezzanotte, ed erano diverse ore che quei sei ragazzi ridacchiavano, parlavano, commentavano e tiravano frecciatine e battutine, poi dopo poco si addormentarono sfiniti.

La sveglia di Lou suonò alle 8.30, e ciò costrinse anche gli altri ad alzarsi; sembrava che nella notte fosse passato di lì un uragano: il lenzuolo era finito sotto il letto, Liam era disteso sul pavimento con Louis appoggiato sulla sua pancia, Harry era diventato il cuscino di Jen e Niall che dormivano praticamente appiccicati entrambi rivolti verso la finestra ma, in quella memorabile scena, mancava solo Zayn che, per qualche strana e misteriosa ragione, era tornato in camera sua.

“Tanti auguri Liammmmm!!!!!!!!”. Gridò Zayn affacciandosi alla porta della camera; da quel momento tutti presero coscienza e seguirono all'unisono con gli auguri per l'amico.

Subito ognuno andò nella propria stanza per vestirsi e in breve tempo tutti, tranne Liam ovviamente, vennero informati da Zayn dei piani per la serata: aveva avuto la brillante idea di portare il festeggiato a divertirsi in una discosteca in città.

In tarda mattinata, mentre i ragazzi provavano le loro canzoni, Jen si ritrovò nel panico:

“Cosa mi metto questa sera?!?!?!”. Jen non era affato una ragazza attenta all'aspetto esteriore degli altri, ma quando si trattava di diventare bella e perfettamente curata per una sera, non la batteva nessuno.

Il cuore le pulsava come impazzito, era sull'orlo dell'infarto: neanche uno dei milioni di abiti che possedva era adatto, o almeno così credeva.

Decise così di andare ad aquistarne uno: pranzò in fretta e furia e si fiondò in città per fare compere.

Si ritrovò di fronte al quartiere più “alla moda” della città: una schiera di negozi di tutti i tipi, negozi di abbigliamento, di calzature, di intimo, profumerie, gioiellerie e molti altri, insomma il perfetto mondo per una ragazza.

Entrò nel primo negozio e provò svariati abiti: tappezzati di brillantini, decorati con enormi fiocchi, ricoperti di frange, ma nessuno era l'abito giusto; Jen dovette mettere sottosopra decine di negozi fin quando lo stile di una piccola boutique in fondo alla via la incantò, uno stile particolare, quasi vintage ma allo stesso tempo chic. Provò anche qui diversi vestitini fin quando, uscita dal camerino le si illuminarono gli occhi: un abito corto sopra il ginocchio che aveva il bustino nero con lo scollo a cuore e la gonna plissettata di una particolare tonalità di rosa cipria e come ultimo tocco un fiocco nero al centro del bustino, né troppo esegerato né troppo insignificante, nel suo insieme un abito a dir poco perfetto.

Stava tornando a casa percorrendo la stessa via, ma non resistette, le vetrine la attiravano all'inetrno dei negozi: prima acquistò un paio di semplici, ma fantastiche scarpe nere con tacco 12 e plateau; non resistette poi alla tentazione di comprare un nuovo completino intimo di Victoria Secret, un completino non troppo eleborato ma sexy e provocante, anch'esso interamente nero; aggiunse al suo outfit una pochette a clip Louis Vuitton ovviamente abbinata al resto, quindi di colore nero, con una catenella di oro rosa; e come dire di no ad una irresistibile parure di gioelli? Al polso un prezioso bracciale tempestato di brillanti neri, al dito un dolcissimo anello di oro rosa decorato con diamanti neri, qua e là, che arrivavano a ricoprire il grazioso fiocchetto sull'estremità del gioiello e per finire un paio di graziosi orecchini: due brillanti intonati all'inero completo che le donavano un'aria attraente. Jen fissava le buste, con all'interno i suoi nuovi acquisti, soddisfattissima, ma qualcosa la lasciava perplessa... non sapeva cosa, ma il suo outfit aveva bisogno di appena qualcosa in più per essere perfetto: aveva infatti intenzione di entrare in qualche altro negozio ma era ormai tardo pomeriggio e non c'era più tempo, così ritornò a casa per fare cena prima del solito e prepararsi per andare con i ragazzi.

Si acconciò i capelli in morbidi boccoli che lasciò cadere lungo le spalle, si mise, come suo solito, un leggero strato di fondotinta, si truccò con un filo di eye-liner e con un velo di lucidalabbra che le illuminava il viso; infine si inebriò di varie nuvole di profumo Coco Mademoiselle di Chanel, si infilò i nuovi acquisti e scese le scale in grande stile ricevendo infiniti complimeti da parte di tutti:

“WOW! Quanto sei sexy!!!”

“Tesoro, sei la mia piccola principessa...e lo sari sempre anche se stai diventando grande..!”

“Sei stupenda...lascerai tutti senza fiato, a bocca aperta...”

“Sei perfetta, sei pronta per una mitica serata?!... se solo Zayn arrivasse...”.

Lei lusingata e anche compiaciuta rispose:

“Grazie mille, ma non c'è bisogno di tutti questi complimenti...mi fate arrossire...e poi non li merito...comunque... cambiando discorso... Vado a chiamare Zayn per vedere se è pronto...”.

Si diresse con eleganza al piano di sopra verso la camera del ritadatario, aprì la porta e lo trovò seduto sul letto che fissava fuori dalla finestra, come se non stesse aspettando altro che lei, si voltò di colpo e la vide: riuscì a esprimere tutto ciò che non era in grado di dire a parole con un solo, grande e affascinante sorriso tanto da provocarne uno uguale sul viso arrossito di Jen.

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