Take me back to the start || Louis Tomlinson||

Goodbye Glasgow!

Niall 's pov

Sei ore di viaggio, sei ore di silenzio. Ho provato piu' volte a chiamare Emma, il telefono squilla a vuoto. Louis é distrutto, ha lo sguardo nel vuoto, concentrato sulla guida; perso nei suoi pensieri. Ha parlato solo con Kim e con Zayn, é arrabbiato, e quei due non sono riusciti a calmarlo. Sono le sei del mattino, Glasgow é buia come la mia mente. Sono preoccupato. Sono terrorizzato. Siamo fuori città, fermi in un'area di sosta a fare rifornimento.
"Lou, andiamo. Ci fermiamo in un motel più avanti. Hai bisogno di riposare. Casa di Emma é dall'altra parte della città. Ma qui staremo bene" I suoi occhi blu, sono incastrati nei miei, vedo solo tristezza. Ha bisogno di Emma, sono i pezzi di un puzzle, si completano a vicenda. "Faró tutto quello che dici basta che mi porti dal Lei. Guida tu, sono esausto" Mi dice prima di salire dal lato del passeggero. Forse è arrivato il momento di dire la verità o almeno la parte che io conosco. Sarà una lunga giornata. Emma, cosa cazzo ti è passato per la mente?

Emma's pov

Credevo che tornare qui sarebbe stato difficile, invece mi sento tranquilla, sono sicura. Percorrere le strade della mia Glasgow è strano. Questo posto mi è mancato. Sono cresciuta qui, è stato lo scenario più importante della mia vita vissuta, è pur sempre casa mia. Le luci della città sono colorate, respiro aria che fa bene ai miei polmoni. Mia sorella è alla guida, è silenziosa. Mi ha accolto a braccia aperte, ha paura.  Vedo che i suoi occhi sono preoccupati e nell'osservarla mentre guida non posso evitare di far cadere l'occhio sul suo ventre. L'idea di vedere un bambino tra le sue braccia è divertente.  A me piacciono i bambini,  le darò una mano, non ho intenzione di abbandonarla, non l'ho mai voluto. É la parte mancante alla mia vita. Non mancherà nulla a nessuno dei due.

"Quando lo hai saputo?" Rompo il silenzio. "Un mese fa, sono felice e delusa. Non so cosa fare. Come posso dirlo a mamma e a papa'? Mi sono sola." Parla senza togliere lo sguardo dalla strada.

"Grace, se sono qui non sei sola. Ho lasciato tutto,per venire da te troveremo una soluzione, sarò una zia perfetta" accenno un sorriso. Mi guarda,  ora è più rilassata. Scopro il mio tatuaggio, lo fisso, non so cosa sto facendo, non so se voglio rivedere i miei genitori, ma mia sorella ha bisogno di me. Sono io ora ad avere paura.

Siamo a casa dei miei genitori, non ho intenzione di passare la notte qui. Lascio tutto in macchina, esco, vado a respirare aria che mi è mancata.
Non mi sono mai sentita così, ho bisogno di Louis. Aspetto la mattina con ansia, devo chiamarlo. Deve sapere. Sono sola per strada, sono le sei del mattino, sono una pazza, lo so, ma avevo bisogno di camminare e l'ho fatto. Riprendo la strada di casa.

Sono di nuovo  dai miei, seduta nell'immenso soggiorno. Hanno cambiato i divani e anche i domestici. Mia madre, invece, non è cambiata: capelli rossi, come i miei, occhi grigi, stanchi e superbi. Mi guarda, mi squadra.

Mio padre, inaspettatamente mi sorride. Credo che sia felice, i suoi occhi azzurri sono su di me, è visibilmente incredulo del mio cambiamento. "A cosa dobbiamo questa visita, hai bisogno di soldi per te e il tuo amico tatuato? " E' mia madre a parlare, pungente e stronza.

"Io e il mio amico tatuato non abbiamo bisogno di te per vivere. Stiamo alla grande, guardami." Controbatto immediatamente in un tono acido.  "Emma, sei bellissima " mio padre è sincero. "Papa' lo è sempre stata" interviene Grace facendomi sorridere.

"Sono qui perché  qualcuno di importante ha bisogno di me, me ne andrò stasera stessa. Tutto ció di cui ho bisogno é a Bedford, non qui."

"Emma ora parlo io" mi interrompe mia sorella. "saró sincera. Vado al sodo.'' prende un respiro e di un fiato dice:'' Io sono incinta." La faccia dei miei genitori è qualcosa di indescrivibile. Vorrei immortalare questo momento. Prendo la mano di Grace.
"C-cosa stai dicendo?" Chiede mia madre. E' in preda ad una crisi di panico, la sua voce è stridula ed incredula. " Sono incinta" ripete la mora.

"Cosa hai fatto? cosa ti è saltato in mente? Hai 18 anni, non pensi alla tua carriera, alla tua vita?" Mia madre sta alzando il tono della voce. E'furiosa, credo che tra poco scoppi. "Dov'è Mark? Lo sa?" Mio padre sta parlando, lo sguardo felice di pochi istanti fa è sfociato nella delusione, non crede alle parole di mia sorella.

"Mark non vuole saperne niente, mi ha lasciata. E si mamma, ci penso alla mia carriera, ma io porterò avanti la mia gravidanza, con o senza il tuo sostegno. Finirò quest'anno all'università e riprenderò una volta che sarà nato il bambino, sarà difficile, lo so, ma se ho Emma, ho tutto " Grace è determinata, si è alzata in piedi ed aspetta una risposta da mia madre.
"Ora capisco, è tornata per te. Siete ammirevoli. Ho due figlie perfette e non lo sapevo. Grace prendi tutta la tua roba e va via, lascia ogni carta di credito e non farti più vedere. Non voglio sapere più niente sulle vostre vite, siete la mia delusione. Non pagherò più un centesimo per la tua vita. Emma, tu, sei morta due anni fa per me." Non posso credere alle sue parole, sono uscite senza esitazione, senza alcun rimorso.  Non le rispondo, sono diversa, sono più forte. Per me non contano niente, non devono farmi crollare. Vedo gli occhi di mio padre spegnersi, nemmeno lui vuole credere a quello che ha sentito. Prendo la mano di mia sorella, devo uscire da queste mura. Devo tornare a casa.

Louis' pov

Abbiamo lasciato il motel, Niall sta guidando da mezz'ora. Dice che non siamo distanti. Io non resisto più. Emma mi ha chiamato. Non le permetterò mai più di lasciarmi. La vedo, sta abbracciando Grace che piange. Niall ferma la macchina, apro lo sportello. Corro da Emma, dalla persona più importante della mia vita. Stringo tra le mie braccia le due Wallas, con la speranza di trasmettere un po' di bene anche alla piccola Grace.

Emma's pov

Ora sono al sicuro. Addio Glasgow!

******

Grazie a te che hai letto!

Fatemi sapere cosa ne pensate!