Baby,you are my fireproof!

162 6 0
                                    

Un cielo blu illuminato da mille colori che esplodono in aria, facendo sorridere la notte, fuochi d'artificio che segnano l'inizio di un nuovo anno, che portano a termine qualcosa che é già iniziato.

I signori Wallas sono nella loro casa, per loro il nuovo anno sembra essere l'inizio di un incubo. Una figlia incinta di un biondo nullafacente e tatuato, l 'altra figlia ha perso peso ed é diventata qualcuno che loro non avevano mai visto.
Hanno chiamato Nonna Grace per avere loro notizie, ma l'anziana non é stata di molte parole. É arrabbiata con il figlio per averle portato via l'unica cosa che la rendeva felice dopo la morte del marito: le sue nipotine. Ora che le aveva con lei non era intenzionata a lasciarle andare. I genitori di Emma hanno preso una pausa, vogliono tornare alle origini, tornare in quella città dove si sono innamorati. Londra li attendeva, ma sulla strada c'è Bedford, la loro vera casa.

É il cinque gennaio, tutto riprende vita. Tutto ha un vero senso, bambini che corrono a scuola, adolescenti che riaprono i loro libri, dopo averli lasciati sulle loro scrivanie a prendere polvere. Lavoratori già stanchi riprendono la loro routine, poi ci sono loro i miei personaggi preferiti.

Emma, Grace e Niall sono in cucina, litigano per l'ultimo muffin preparato dalla nonna.
"Emma sono incinta, mangio per due" dice Grace.
"Non sfruttare tuo figlio ne hai mangiati cinque." Risponde Emma, Niall non ha tempo di parlare perché Louis bussa alla porta. "Amico, battaglia all'ultimo muffin aiuto."
Scherza Niall aprendo la porta ''Ora ci pensa Tommo'' scherza facendogli l'occhiolino.
"Buongiorno donne della mia vita'' urla Louis. "Non é il momento delle smancerie, William" dice la ragazza incinta.
"Ma non avete pensato di dividerlo?" Domanda il moro. Emma sorride guardandolo :
"Sai cosa te lo lascio sorellina, vado a prepararmi. Se vuoi ancora venire con me e Kim muoviti" le ordina per poi alzarsi prendendo la mano di Louis.

Emma's pov

"Emma non puoi metterti a discutere con tua sorella incinta per un muffin! " mi sta rimproverando, non puó. Non sa che vincerò io la battaglia e il mio bottino non lo dividerò con lui.
Siamo nascosti in camera mia e aspetto di avere il corridoio libero. "Lou, sta zitto e aspetta"gli urlo a bassa voce. Sento la porta chiudersi, perfetto. Esco e arrivo in cucina, c'é ancora il mio muffin lo prendo e trionfante ritorno in camera.
"Cosa ho tra le mie mani?" Chiedo retoricamente al mio ragazzo.
"Sei una stronza" "lo prendo come un complimento" lo bacio.
"Dammene un pezzo" si lamenta.
"Prendilo" gli dico "ma o il muffin o me" lo guardo con aria di sfida.
"Non puoi farmi scegliere" mi prende per i fianchi buttandomi sul letto e coprendomi con il suo corpo.
Mi arrendo, mi sta soffocando, gli cedo il mio muffin, sorride soddisfatto e mi bacia.
"Sai, credo che dovremmo andare in un bel posto" mi dice.
"Non spendere soldi per me, hai l'università da pagare e l'affitto. Io sto bene qui, con te"
Gli dico guardandolo negli occhi, in quel mondo che ha. Lo amo, più di me stessa. E so che mi porterà a Londra, ne parliamo da quando ci siamo conosciuti, lo so per certo, è testardo.
"Emma muoviti" urla scocciata Grace. "Louis mi ricordi perché l'abbiamo portata qui?"
"Zitta che le hai preso il muffin" mi sorride e non posso non farlo anche io.

''Mi fanno male i piedi'' ed eccola che si lamenta ancora una volta. Come quando eravamo bambine, nel vocabolario di mia sorella non esiste la parola ''Camminare''. ''Grace non puoi lamentarti ogni 5 minuti, diventi insopportsabile, davvero. Ora andiamo a prendere un caffè al bar, contenta?'' spero che almeno la finisca, non cambierà mai. ''Emma, Grace venite quel posto è carino'' ci chiama Kim. Siamo sedute in un angolo vicino alla finestra, il tempo minaccia pioggia, una cameriera ci porta ciò che avevamo ordinato. ''Quando hai la prossima ecografia?'' chiedo a mia sorella. ''La settimana prossima, verrai con me?'' ''Certo, niente Niall sta volta?'' ''No perchè è imbarazzante, e poi l'appuntamento è di mattina e lui ha l'università.'' Sorrido al pensiero del mio amico emozionato. ''Perchè i vostri genitori non vi hanno fermato?'' chiede Kim. C'è silenzio, guardo mia sorella è tesa, infondo credo che lei si aspettasse una reazione diversa. ''Perchè sono troppo orgogliosi, perchè hanno tutto, ma hanno perso la cosa più importante che avevano'' Kim ci guarda e ci sorride, un sorriso malinconico che riempe il cuore.

''Come vi siete incontrate?'' mi chiede Grace. ''Kim ti lascio la parola'' Le dico, ci scambiamo uno sguardo complice d'intesa.

''La testa rossa di tua sorella non passa inosservata, si è presentata con il suo strano accento. Aveva lo sguardo perso, e non parlava quasi mai. Poi un giorno Niall è venuto alla pasticceria dove lavoriamo, e l'ho vista sorridere per la prima volta con sincerità. Una sera la invitai a casa mia, si portò anche il biondo, ma non sapevo che lei conoscesse già Liam e Harry. Le strade di tutti si sono intrecciate, incontrate. Da quella sera non ci siamo più separate, è cresciuta e cambiata. Poi sei arrivata tu, me l'hai portata via per due giorni e ho realmente pensato che non sarebbe più tornata ma questa è casa sua, noi siamo la sua famiglia.''

Rido al ricordo di quella sera. Niall con il suo spirito di iniziativa, non aveva perso l'occasione di chiamare anche i suoi due compagni di Università. E' durante la cena fu la prima volta che vidi Louis. Entrò in casa come se conoscesse quelle persone da una vita. Si presentò e subito trasmise la sua vitalità ad ogni persona presente. Fu la prima volta che incontrai i suoi occhi, il suo sorriso. Cosi spavaldo, senza peli sulla lingua. Diretto e dalla voce acuta. L'abbraccio caloroso di Harry nonostante avessimo un rapporto lavorativo. La sicurezza di Liam, il bene che mi ha sempre mostrato. Ricordo Zayn e la sua timidezza, che al contrario di Louis era rimasto seduto al suo posto osservando tutti, abituandosi a quel clima di familiarità. Dopo due anni siamo ancora qui, più forti, più numerosi. 

Grace sorride a Kim, e mi abbraccia. Le bacio la guancia, sentendomi felice. Sono le donne della mia vita, la zattera su cui rifugiarmi quando non avrò più nulla, il raggio di sole che illuminerà ogni mia giornata. Mi farò un altro tatuaggio quando nascerà il bambino, e poi devo aggiungere un anello al mio bracciale, mia sorella è tornata.

*********

Sono qui ancora una volta! Come state?

Mi scuso ancora una volta per il mio ritardo costante, ma alla fine ce l'ho fatta. Prometto che accadranno cose diverse, darò più vita a questa storia.

anyway, buon 14° giorno del 2015, vi auguro il meglio per quest'anno e grazie a te che stai leggendo.

Un abbraccio!

Take me back to the start || Louis Tomlinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora