Having no regrets is all that he really wants

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Il cielo buio e cupo non rasserenava l'animo di Emma, che aspettava la brutta notizia, che cercava la speranza nel buio che sapeva sarebbe arrivato.
I suoi genitori alloggiavano nel loro albergo nei pressi del Parlamento, lontano dai ragazzi che avevano scelto la semplicità.
Stretta a Louis li aveva affrontati e lasciati alle loro vane promesse che non avrebbero mantenuto.
Hanno chiesto scusa a Grace, e cercato spiegazioni da parte di Niall, cercando di avere una conversazione civile, ma l'anima di Emma è lacerata, spezzata in due, perché perdonarli sarebbe troppo facile, perché ne sente la mancanza, ma non è la cosa giusta da fare.
Ha preso la mano del suo fidanzato allontanandosi da quel pericolo imminente, allontanando le lacrime.

Il letto è troppo scomodo per dormire, Louis invece è li rilassato che abbraccia il cuscino, russando leggermente.
Emma abbandona il calore della sua stanza raggiungendo la Hall, sperando di trovare pace.
È la notte del suo ventunesimo compleanno e non fa altro che pensare a ogni sua scelta, ogni suo gesto. È in pigiama in compagnia del portiere che sembra essere tra veglia e sonno.
Ha con se il suo telefono, scorre tutte le foto, le frasi che lei stessa scrive e tutto ciò di bello che Louis le dice durante il giorno, durante la notte.
Guarda una foto che ritrae lei e Zayn sono abbracciati, accanto all'albero di Natale mentre prendono in giro Niall, sorride nel vedere quanta spensieratezza e quanta felicità caratterizza la loro amicizia.
"Siamo davvero belli in quella foto" dice una voce alle sue spalle facendola spaventare.
" Non devi comparire alle mie spalle, mi hai spaventato! Perché sei qua giù?" Gli chiede la rossa
"Potrei fare la stessa domanda a te"
"Dimmi che hai una sigaretta"
"Emma, sai che Niall mi uccide se lo viene a sapere"
"Zayn per favore, smettila di fare il responsabile, Niall non è mio padre o qualcuno che io devo temere. Non ne posso più di tutta questa situazione, perché quei due mi devono rovinare il compleanno? Come facevano a sapere dove ero?"
Chiede la rossa nella speranza di ricevere una risposta.
Ma Zayn non risponde.
"Vogliamo camminare in pigiama per le strade di Londra?" Dice il moro spezzando il silenzio che si è creato. "Zayn fa troppo freddo,dove dovremmo andare?" le chiede la ragazza. "Dai Emma andiamo a prendere il cappotto " la rassicura l'amico.

La notte, le luci dei lampioni, il vento attraverso i capelli e il rumore di quelle poche auto che circolano di notte fanno da sfondo alle lacrime che Emma sta versando.
"Zayn come puoi mollare tutto? Come puoi mollare noi?''
"Emma per favore, ascoltami. Voi siete la parte migliore della mia vita, siete il sorriso di un bambino. Siete tutto quello che ho, ma questa vita non mi sta più bene. L'università non è il mio posto, l'Inghilterra non è più casa mia. Ho bisogno di aria nuova, di andare via da qui"
Spiega il moro, che cerca di trattenere le lacrime.
"Zayn andare in America non è la soluzione, stai scappando dal problema. Stai scappando da noi. Cosa farò io. Sei il mio angelo, sei mio fratello. Resta." Emma è distrutta, in lacrime.
"Sarò ovunque tu sei, in ogni tuo pensiero o gesto. In ogni biscotto che mi preparerai. Sono accanto a te. Emma potrai chiamarmi, potrai scrivermi e potrai venire da me, sempre." Cerca di rassicurarla.
"Non sarà la stessa cosa, mai lo sarà. Quando lo dirai agli altri?"
"Non lo farò, e neanche tu lo farai, domani mattina voi tornerete a casa, io rimarrò qui ad aspettare il mio volo"
"Grazie per il bel regalo di compleanno " Emma si alza ritornando verso l'albero, lasciando Zayn alle sue mille domande.

Sembra che Londra abbia fatto un regalo ad Emma, le nuvole sono spezzate dai raggi del sole, che invadono la stanza facendo svegliare i due ragazzi.
Louis apre lentamente gli occhi, trovandosi Emma rannicchiata accanto al suo fianco, si sistema portando la sua testa sul suo petto, baciandogliela e accarezzandole il fianco.
"Buongiorno amore mio " gli dice Emma.
"Ciao neo ventunenne " le risponde Louis.
Emma si sposta a cavalcioni sul ragazzo, premendo le sue labbra su quelle del suo fidanzato, in un disperato bisogno di aiuto, in un disperato bisogno di lui.
"Emma, buon compleanno" urla il moro prima di ribaltare la situazione per dedicarsi al piacere fisico che entrambi desideravano.

Sono tutti nella Hall ad aspettare Emma; Niall mantiene la torta, Grace il suo regalo.
Harry e Liam sono pronti con i loro cellulari a filmare il tutto, mentre Kim e Zayn attendono come due bambini.
"Louis non mi sembra il caso di camminare così " la voce di Emma rimbomba e i ragazzi iniziano a cantare. Era felice. Sentiva la felicità nelle vene. Sorride ai suoi amici, tranne a Zayn.
Le danno il regalo, un paio di chiavi.
"Cosa sono queste?" Chiede sorpresa.
" Sono le chiavi di casa tua che condividerai con Louis" dice Niall con tranquillità.
"Cosa?" Urla sorpresa.
"Sì Emma, io andrò a stare in un appartamento più piccolo, ho bisogno di concentrarmi" svela Zayn, ma la rossa vorrebbe non conoscere la verità.
"Ci troverai una sorpresa, che non ti sveliamo mia cara" dice la voce squillante di Kim.
"Mangiamo questa torta, prima che Grace ci uccida" scherza Harry tagliando l'immenso dolce che Kim ha tra le mani.


Tutto quello che inizia finisce, tutto il bene sarà un ricordo, tutto il male un lontano momento. Sono le otto, è di nuovo mattina e sono fuori al parcheggio ad aspettare i tre ritardatari. Niall e Grace corrono nel parcheggio, pronti a partire. "Ci siamo tutti, manca solo Zayn.'' Afferma Liam, non trovando l'amico.

"Oh, lui non torna con noi. Se ne è andato " dice Emma arrabbiata e delusa, distrutta e spaventata mentre cerca di trattenere le lacrime.
"Kim leggi questa ad alta voce e capirete" la rossa apre la sua borsa prendendo la lettera del moro, che le ha lasciato la sera precedente.

- Non iniziate ad odiarmi prima di aver ascoltato le mie ragioni, non iniziate a piangere prima di aver letto ciò che ho da dirvi.
Ho ventidue anni, una vita vissuta e una vita da vivere. Ho tanti di quei sogni da realizzare che non li conto nemmeno più, ho tanto da fare che nemmeno mi stanco. Eppure ho i ricordi più bello del mondo, ho i ricordi migliori che io potessi desiderare, perché incontrarvi è stato il sogno migliore di tutti.
Siete la mia famiglia, siete la mia meravigliosa voglia di vivere. Ognuno di voi è un pezzo di me che non si staccherà. Ho lasciato tutto, per partire alla scoperta della mia vita, quella vita che ho sempre voluto. Io in America a ricercare tutto ciò che mi farà stare bene. Allontanarmi da voi è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto, ma voi eravate qui con me a ricordarmi di fare sempre la cosa giusta, e questa lo è.
Louis prenditi cura della mia stanza e della mia piccola Emma, amala e vivila.
Niall sarai un padre meraviglioso e un fidanzato perfetto, Grace sei un dono arrivato al momento giusto per ricostruire questi ragazzi.
Harry, grazie per ogni sfogo, per ogni abbraccio.
Liam e Kim siete i miei due angeli custodi che mi accompagneranno ovunque, grazie.
Emma, scusa per le lacrime dell'altra notte, scusa per essere stata la prima a saperlo, scusa per la mia promessa non mantenuta.
Siete il raggio si sole che mi illuminerà sempre, grazie amici vi voglio bene -

Conclude Kim singhiozzando accompagnata dal silenzio dei ragazzi e dall'urlo disperato che Emma ha cacciato.

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Buonasera ragazze e buona domenica.
Che settimana intensa vero? Cosa dire, non c'è niente da dire. Solo tristezza e domande a cui forse non troveremo risposta.
È un pezzo importante della mia vita e resterà tale.
Ho scritto questo capitolo cercando di immaginare che in qualche modo, anche lontanamente, così sia andata, perché dopo 5 anni nulla può sparire così.
Il capitolo fa un po' pena ma lo dovevo a Zayn per il suo personaggio e per quello che ha sempre fatto per me.

Grazie a te che hai letto, al prossimo.

Take me back to the start || Louis Tomlinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora