Ther's Something Great

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Non avevo mai pensato di trovare così tanto lungo il mio cammino. Sono qui vestita di bianco, a guardare l'amore della mia vita negli occhi. Stringo la mano di mio padre, ho lo sguardo di tutti puntato su di me.

A 19 anni nessuno immagina una navata alla fine della quale c'è il padre del proprio figlio, io nemmeno ancora ci credo.
In otto mesi la mia vita è cambiata radicalmente, tutto si è trasformato, niente è come prima. Adesso è tutto piú, è tutto perfetto.

Ho perso i miei genitori, per poi ritrovarli al mio fianco, pentiti per ogni gesto di infelicità che io ed Emma abbiamo sempre affrontato e superato. Si sono presentati a casa della nonna due mesi dopo il nostro viaggio a Londra, portando con sé una culla e due rose bianche. Ci hanno donato quelle rose come segno della nostra purezza, troppo nascosta da ferite che ci hanno sempre contornato l'anima. Mio padre ha stretto la mano di Niall, ha conosciuto Louis riconoscendo nei due ragazzi la figura perfetta di chi si è preso cura delle sue bambine. Mia madre ha abbracciato Emma, entrambe in preda alle lacrime. Così lontane eppure con uno sguardo hanno annullato ogni rancore, ricucito ogni ferita tornando ad essere quelle che erano prima. Forse riusciremo ad essere di nuovo una famiglia come quando passavamo il natale per queste strade senza conoscere i privilegi e la doppia faccia del danaro.

Una settimana dopo io e Niall abbiamo scoperto che sarebbe arrivato un maschietto, James. In ospedale venne anche mia madre e per la prima volta ha ascoltato il cuoricino del mio bambino. Ha pianto dalla gioia e ancora una volta mi ha chiesto scusa. Ha abbracciato anche Niall. Non è più l'amico tatuato di Emma, a cui avrebbe voluto rompere il setto nasale, ma è il padre di suo nipote. Nessuno dei due riusciva a spiegare cosa stesse accadendo con mia madre, avevamo deciso semplice di goderci ogni momento.

Nella piccola chiesa del paese c'erano tutti i miei compagni di avventura, mia nonna e Zayn.

Il giorno in cui ritornò fu strano, pieno di emozioni e di sorprese.
Era il cinque maggio, giorno del mio diciannovesimo compleanno e in programma c'era la cena preparata da Harry e mia sorella.
Era poco più di un mese che i miei genitori erano qui, e sembrava che sarebbero rimasti fino alla nascita di mio figlio. Tutto quello che era accaduto nei mesi precedenti pareva essere sparito, lasciando spazio alla gioia e alla vita.

Né io né Niall avevamo mai definito il nostro rapporto, ci eravamo semplicemente assunti le nostre responsabilità, eppure dormivamo insieme, ed eravamo molto più che vecchi amici che aspettavano un bambino.
Quella mattina per la prima ci guardammo negli occhi e io vidi nei suoi tutta la mia vita, e quello che tre anni prima avevamo vissuto.
Io non ho mai smesso di amarlo, non ho mai smesso di sperare che un giorno sarebbe tornato per farsi perdonare.
Vederlo alla conferenza non era stato un caso, era il destino che aveva deciso di darmi una seconda opportunità.
James quella mattina era irrequieto, Niall appoggiò la testa sulla mia pancia, iniziando a parlare con suo figlio. Avrei potuto osservare quella scena per sempre. Disse una frase che avrei risentito altre mille volte
"Piccoletto smettila di agitarti, manca ancora un po' prima che tu entra in questa strana famiglia. Fai il bravo che la mamma si stanca."
Mi ha guardato e baciato. Si è staccato mantenendo il contatto visivo e mi disse '' Grace, quando sei arrivata qui la prima volta sono stato scontroso, ho avuto paura che rivelassi tutto ad Emma per vendicarti. Non mi è mai passata per la testa che tu potessi essere incinta. Quando quella sera abbiamo parlato, ho capito tutto. Ho realizzato che non ti avrei mai lasciata sola con il bambino e che in qualsiasi modo mi sarei preso cura di lui. Poi però, sono venuto in Scozia e tutto ha avuto di nuovo un senso, tutto ha ripreso forma. Sei sempre stata lì, nascosta tra le pieghe del mio cuore, non ho mai smesso di amarti. Per questo ho deciso di chiederti di compiere un passo importante prima che James nasca. '' Ci sedemmo in mezzo al letto, mi prese le mani e mi disse semplicemente ''Sposami'' Non posso descrivere a parole quel momento. Mi sentivo come un cane che trova casa, un padrone e una famiglia. Niall e James sono la mia piccola meravigliosa famiglia. Presi il suo viso tra le mie mani ''Non avrei mai approfittato di te, e non avrei mai infranto la nostra promessa. Nel viaggio di ritorno dalla Scozia ho capito che l'amore che provavo per te non mi ha mai abbandonato. Ti amo Niall, e ti sposerò tutte le volte che vuoi.''

Quella sera andammo a casa di Louis ed Emma. C'erano tutti. Stavamo mangiando, la cena era deliziosa; quei due insieme sono qualcosa di eccezionale. Niall aveva deciso che avrebbe detto a tutti della nostra decisione, e avevo paura.

Così fece, si alzò in piedi e disse : '' Ho una notizia da comunicarvi, che vi lascerà senza parole, ma è ciò che sento di voler fare e ciò che ora è giusto.'' prese fiato ''Io e Grace ci sposiamo''.
Ci fu silenzio, nessuno parlava. Si sentivano solo i respiri dei nostri amici, sembrava il ripetersi della scena del mio arrivo qui. Fu Louis a parlare : '' A questo punto allora credo che dovreste sapere anche che Emma è incinta'' Ancora silenzio. Mio padre e mia madre erano immobili, si guardavano, l'un l'altro. I nostri amici non sapevano se ridere per ciò che Niall aveva detto o se congratularsi con Louis e mia sorella. E' stato il rumore del campanello a rompere il silenzio di nuovo. Andò Kim ad aprire. Era Zayn. Entrò in cucina, dove eravamo tutti seduti. Sempre bello, più magro e con la sua aria spavalda come se nulla fosse accaduto, come se quella fosse ancora casa sua. Fu sorpreso di vedere i miei genitori, ma Emma fu ancora più sbalordita di vederlo lì.

'' Cosa sono queste facce? Non sono mica un fantasma'' disse il moro, con un sorriso leggero sorriso sulle labbra. '' Cosa ci fai qui?'' Chiese con indifferenza mia sorella. ''Sono tornato, per restare'' ''Zayn credo che sia meglio affrontare questo discorso in un secondo momento'' intervenne Liam. '' Perchè scusate cosa ho interrotto?'' chiese. ''Ragazzo prenditi una sedia, ho delle cose serie da sistemare ora. Credo che tu ora sia il problema minore'' disse mio padre. Zayn lo sfidò con lo sguardo, prese la sua roba e si avvicinò all'ingresso, Emma lo fermò.

''Zayn dove credi di andare? Ora ti siedi perchè credo che ci meritiamo delle spiegazioni, delle scuse''

''Ma ho interrotto la vostra cena da famiglia perfetta'' disse con sarcasmo.

''Zayn siediti per favore, fallo per me.'' chiesi per il bene di tutti.

Mi ascoltò per fortuna. Poi fu mio padre a parlare: '' Io non voglio sapere cosa accade in questa casa, che tipo di rapporto abbiate tra di voi, o cosa sia successo. Ora voglio solo capire perché tu, Grace, decidi così di punto in bianco di sposare Niall. E tu da studente universitario, come farai? Dove ho sbagliato? Significa che hai deciso di rimanere qui? Fammi capire. Emma hai 21 anni, e Louis 23. Come farete, ma ci pensate prima di fare una cosa? Io davvero non ho parole.''

La mia paura si era realizzata. Mio padre si alzò, andò via. Seguito da mia madre e da mia nonna. Era scappato ancora una volta.

Niall è sempre più vicino, riesco a vedere i suoi occhi, a percepire il suo sorriso. Sento l'ansia attraversarmi le vene, il cuore battere all'impazzata. La mia pancia è visibilmente enorme, e non mi sento più i piedi. Accanto a Niall ci sono Louis e Zayn, mentre Emma è al mio di fianco. Mio padre mi lascia nelle mani del ragazzo dagli occhi color ghiaccio. E' ancora arrabbiato con me e con mia sorella, ma ora non voglio pensarci, voglio abbandonare ogni bagaglio di negatività per tenermi stretta solo ciò di cui non posso fare a meno, e per il momento ho tutto di fronte a me.

Emma e Zayn ancora non si parlano, lei non lo ha ancora perdonato. Gli altri invece lo hanno riaccolto come se non se ne fosse mai andato, ed essere al fianco di Niall oggi per lui è importante.

E' strano come tutto ad un certo punto prenda forma, come ogni avvenimento si sussegui ad un altro senza che qualcuno ne subisca le conseguenze.

Io e Niall ci scambiamo le promesse; abbiamo giurato di fronte a Dio di agire sempre nel bene di nostro figlio, affinché cresca in una famiglia dove regni il rispetto e l'amore.
James non conoscerà mai il desiderio di scappare, perché lo rincorrerò sempre ovunque vada. Ora lui è tutto ciò di cui ho bisogno, ora lui è la mia famiglia.





Here I'm.

Questo è il penultimo capitolo. Si è avvicinata la fine e credo sia meglio così.
Grazie a te che hai letto.

Take me back to the start || Louis Tomlinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora