She's not afraid.

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Capitolo 4

La paura fa parte di noi, nasce e vive, accompagnandoci in ogni istante della nostra vita. È come un doppio strato di pelle che non muta.

Nonostante Grace se ne fosse andata da una settimana, il terrore di Niall non è sparito. La permanenza della ragazza a Bedford è stata minima: due giorni,vissuti con intensità.  Ha cercato forse di recuperare il tempo perso, ma i risultati non sono stati quelli che lei stessa sperava. É tornata a casa mercoledì pomeriggio,  lasciando sua nonna con un abbraccio. Anche Niall l' aveva salutata, regalandole  uno dei suoi bellissimi sorrisi, perché nonostante tutto voleva un bene dell'anima a quella ragazza.

Il secondo mercoledì del mese era il giorno di riposo di Emma. Adora dormire fino a tardi, per poi trovare in casa le persone di sempre. Niall, Louis e Zayn sono occupati a studiare, sua nonna è dal parrucchiere e lei ha deciso di dedicarsi a Harry. Casa sua è raggiungibile a piedi, per arrivarci percorre una via piena di villette a schiera e se non distinguesse quella dell' amico per l'originalità del colore entrerebbe in casa di estranei. La casa è rosso fuoco, riconoscibile anche a distanza è così interessante. Harry vive con Liam, amici di sogni e di certezze. Si sono conosciuti in treno, mentre erano in viaggio verso Bedford, si ritrovarono poi ad essere coinquilini senza che l'altro lo sapesse. Ci sono sempre stati l'uno per l'altro e aver conosciuto il resto del gruppo li ha resi maturi, diversi; li ha fatti sentire parte di qualcosa di grande. Liam studia per diventare architetto, e il suo impegno è tale da fare già tirocinio. Harry invece studia l'architettura dei dolci, è un pasticcere amatoriale e prepara torte immense per clienti che lo contattano tramite internet. Così si sono conosciuti lui ed Emma, infatti, Emma desiderava impiegare il suo tempo extra e ad Harry serviva un aiuto, lesse su internet l'annuncio e il gioco fu fatto.  

"Ti stavo aspettando ragazza" afferma Harry abbracciando Emma. "Ciao capo, sei solo?" Domanda. "Ci sono anche io" urla Liam mentre scende le scale. "Oh, signor Payne. Come va la giornata?" Scherza emma. "Signorina Wallas, io sto molto bene e lei?" chiede Liam. 
''Lo sai che odio essere chiamata così'' piagnucola la rossa.  "Scusa" la risposta non tarda ad arrivare, insieme ad uno dei sorrisi sinceri del ragazzo, ma Emma gli da un pugno sulla spalla, dirigendosi poi in cucina dove indossa il suo grembiule. Casa di Harry è a due piani, al piano terra c'è l'immensa cucina,  bianca e immacolata. Il soggiorno è spazioso dove al centro regna il grande tavolo nero; di fronte alla grande finestra c'è il divano che percorre due pareti attaccate, la tv è sulla parete più piccola accanto all'apertura della porta. Al piano di sopra, invece, ogni abitante della casa ha il proprio bagno e la propria stanza.

Liam arriva in cucina dove trova i due amici impegnati a stendere la pasta da zucchero su una grande torta. Sono carini e si impegnano al massimo quando lavorano insieme. "Vi ho già detto che vi ammiro?" Chiede il ragazzo. "Liam non distrarci" supplica Harry. "Qui qualcuno non mi ha salutato" ricorda Liam ad Emma fingendosi offeso. "Stai parlando di me?" Dice la ragazza per poi pulirsi le mani sul grembiule, avvicinandosi al ragazzo. Si getta sul suo petto e lui la stringe a sé. "Ora va meglio." afferma contento del gesto dell'amica.  "Liam sai che adoro abbracciare i miei amici, ma ci siamo visti ieri" Confessa la ragazza sciogliendo l'abbraccio. Le dimostrazioni di affetto non mancavano mai, facevano parte della loro amicizia.  Emma è la più affettuosa, con tutti e Liam adora questo suo lato di sé.
 "Ragazzi smettetela. Sto lavorando" li rimprovera Harry, che ha bisogno di concentrazione. I due  si scambiano uno sguardo di intesa, si fiondano sul riccio, stringendolo tra le loro braccia. Harry, arreso, ricambia il gesto di affetto pregandoli di lasciarlo in pace. Liam ritorna sui suoi libri e i pasticceri amatoriali si rimettono a lavoro.

La torta è uno spettacolo, è per il compleanno di un bambino. È a due piani e tutta azzurra, decorata con macchinine e moto; appoggiato sul secondo ripiano c'è una macchina più grande, fatta di cioccolato, è rossa. I due ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro, fotografano la torta e la ripongono in frigo. Ripuliscono tutto ciò che hanno sporcato mentre aspettano che vengano a ritirarsela. 

Il telefono di Emma squilla, risponde dirigendosi verso il soggiorno. "Em, sono Grace." "Grace, come stai?" Domanda la rossa, sorpresa per la telefonata.  "Em ho bisogno di te. Per favore ascoltami e aiutami." Dice la sorella "Calmati Grace, cosa è successo? " Emma è allarmata. "Io non ce l'ho fatta a dirtelo di persona, ho capito che non posso portarti via da lì, ma ho bisogno di te. Sono incinta, Mark mi ha lasciata, aiutami. Ti prego" Grace ha confessato, tutto di un fiato.  Emma non risponde rimane immobile per un interminabile minuto, prima di dire: "Trovami un posto per dormire, sto arrivando. " La rossa attacca, prepara la sua roba. "Liam io vado a casa, ci vediamo presto" urla affinché il ragazzo possa sentirla. "Non aspetti Kim?" le domanda il moro. 

"La chiamo per strada. Harry, grazie per l'intera giornata. Vi voglio bene" "Emma ma che hai?" Chiede quest'ultimo preoccupato. "Nulla, è tutto apposto, io vado" risponde, lasciando i ragazzi. Mentre cammina per tornare a casa chiama l'amica: "Kim sono io, dici a Steve che ho bisogno di un paio di giorni di ferie.  Ti spiego tutto appena torno.  Non dire niente agli altri. " Emma è nervosa. "Emma Wallas cosa sta succedendo?" Chiede l'altra abbastanza preoccupata. "Kim, stai tranquilla. Devo andare. Ti voglio bene" Chiude la telefonata senza aspettare una risposta. Corre a casa, sua nonna non è ancora tornata. Di Niall e Louis non c'è traccia, meglio così sarebbe troppo complicato spiegare tutto. Sale in camera sua, prende un borsone dal suo armadio preparando il necessario per un paio di giorni e i contati per il viaggio. Non ha intenzione di aspettare i ragazzi. Chiama un taxi che la porta all'aeroporto.

Nonna Grace torna a casa, sembra deserta. Però l'auto di Niall è in garage e quella di Louis è parcheggiata fuori al vialetto. "Niall, Emma, Louis ci siete?" Chiama l'anziana

"Se ne è andata" esclama Louis incredulo alle sue parole. 


Take me back to the start || Louis Tomlinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora