15 Agosto

2.8K 67 11
                                    

ATTENZIONE!
Ciò che viene narrato è unicamente frutto di fantasia e prende spunto dai personaggi inventati dalla scrittrice Alessia Gazzola.

"C'era una volta...anzi no..c'ero io che non finivo mai di combinare guai."
Avrei potuto iniziare così la scrittura di un ipotetico libro sulla mia vita.
Magari sarei diventata anche un'ottima scrittrice.

Invece, sono qui, seduta in una piccola poltroncina rifinita in legno bianco, dalla quale più volte ho rischiato di cadere per colpa del mio equilibrio instabile.
I miei piedi sono appoggiati sopra ad un piccolo tavolino rettangolare, anch'esso in rigoroso legno bianco.
Sul tavolo, poco distanti dai miei piedi, sono sparsi una decina di libri di medicina, i quali, se cadessero, sono talmente pesanti che potrebbero scheggiare il pavimento.
Appoggiato alle gambe ho il mio immancabile pc, nel quale mi appresto a comporre l'ennesima relazione che mi ha assegnato la Wally.
Ebbene sì, anche oggi 15 Agosto, sono costretta a passare la mattina o forse l'intera giornata, a lavorare, poiché domani, invece di godermi il meritato riposo, dovrò recarmi in Istituto e ad attendermi al varco ci sarà la terribile Wally.
Proprio lei, Valeria Boschi in persona, mi ha precisato che attende alle 12 in punto, sul tavolo del suo ufficio, l'ennesima e inutile, relazione, che mi ha obbligato a scrivere in due giorni.
Sono due notti che non chiudo occhio e non di certo perché mi sia lasciata trasportare dalla libido e abbia deciso di concedermi una vita piena di lussuria, come nei miei sogni migliori.
Le mie orrende occhiaie sono dovute all' incubo che continua a tormentarmi in questi giorni.
La protagonista è immancabilmente la Wally che inveisce contro la sottoscritta minacciando di cacciarmi dall' Istituto.
Da due notti, appena chiudo gli occhi e tento di lasciarmi andare al mio sonno ristoratore, l'incubo fa capolino, facendomi approdare in uno stato di totale inquietudine.
Ebbene sì, sono giunta alla conclusione che lo stress accumulato in questi mesi, in Istituto, stia nuocendo gravemente alla salute dei miei neuroni.
Mi trovo così, come mio solito, immersa nei pensieri più svariati.
Dal terrazzo, osservo i raggi del sole che si riflettono sul mare blu di fronte a me, finché, il mio cuore per poco non arresta i suoi battiti dalla paura.
"Ma ti pare il modo di piombarmi addosso!"
"Alice Alice non fare la finta sostenuta. Infondo, lo so che ti piace quando ti sfioro così alla sprovvista."
Eccolo, proprio lui l'immancabile seduttore, che sfodera il suo infallibile repertorio.
Sì, esattamente CC, con il solito tatto, si fa per dire, che lo contraddistingue, mi ha prima picchiettato sulla schiena facendomi rischiare un infarto e poi, accortosi di ciò, pur di non scusarsi, è passato all'attacco poggiando le sue mani sulle mie spalle, inziando a baciarmi il collo.
Proprio mentre stavo per cedere ai suoi baci, via via sempre più profondi, decide di fermarsi e ho come l'impressione che qualcosa abbia attirato la sua attenzione.
"Alice hai scritto solamente due pagine!"
Il suo viso sta diventando paonazzo.
Ci siamo, tre...due...uno...via alla sfuriata.
"Sei sveglia da quando è sorto il sole e sono le nove! Il tempo è denaro e tu lo passi come sempre a fantasticare!"
Decido di autosabotarmi completamente provando ad accampare qualche scusa.
Non deve essere stata una buona idea, perché il petto di CC, mentre parlo, sembra gonfiarsi.
Infatti, poco dopo tronca il mio discorso e mi rifila una di quelle ramanzine assurde sull' importanza dell' impegno nello svolgere i compiti che mi vengono assegnati.
Tento di ribattere e dirgli che è il solito insensibile ma, con passo svelto raggiunge la porta del soggiorno e la chiude con vigore, creando un terribile frastuono.
Pochi minuti dopo, lo vedo sfrecciare in costume e sdraiarsi supino su uno dei due lettini che ha posizionato in riva al mare.
Ora, anche se avessi voluto continuare a lavorare per dimostrare a Claudio che si sbaglia, è davvero impossibile.
Mi chiedo se l'abbia fatto apposta per mettermi alla prova.
Mi incanto ad osservarlo, come se dovessi memorizzare furtivamente ogni centimetro del suo corpo.
Mi chiedo per quale infausto destino, anziché assaporare l'odore della salsedine sulla pelle, debba ritrovarmi costretta a scontare l'ennesimo compito punitivo, per giunta mentre tutti si riposano.
Persino CC, l'instancabile stacanovista, ha deciso di godersi una giornata di meritato riposo.
E ormai l'ho capito, la sua è una strategia punitiva.
Mi ha portata con lui, qui in questa villa sul litorale romano, al solo scopo di farmi vedere il sano ozio che mi avrebbe atteso in questi giorni, se solo non avessi compiuto quella piccola leggerezza.
Se non fossi così sfortunata e la Wally non mi avesse beccato in flagrante, ora sarei stesa in quel lettino vuoto vicino a lui.
Sì, perché infondo non facevo nulla di male.
Claudio come sempre voleva tenermi lontano dalle indagini ed io quando mi sono intrufolata nel suo studio avevo come obiettivo soltanto quello di dare un'occhiata alla perizia.
Ironia della sorte, la Wally, proprio in quel momento, è entrata nello studio di Claudio.
Ciò che ne è seguito sono solamente rimproveri.
Nemmeno Claudio si è risparmiato nel rifilarmi ramanzine, pur di non sembrare troppo permissivo agli occhi della Wally.
La mia mente fantastica e pensa a quanto sarebbe bello immergersi nell' acqua salata.
"Alice scrivi!"
Sento una voce lontana dire parole delle quali non colgo il senso.
"Allevi voglio sentire il suono delle dita che picchiettano sulla tastiera, altrimenti le relazioni da consegnare entro domani diventano due!"
E così, con la sua solita arroganza mi desta dal sogno ad occhi aperti che stavo facendo, nel quale io e CC eravamo stesi uno accanto all' altro, sulla sabbia.
"Hai capito Allevi? Le relazioni stanno per aumentare!"
Sta dicendo sul serio!
Claudio non ama ripetersi.
Così do subito seguito al suo imperativo, non prima però, di aver fallito, con un misero tentativo, l'intenzione di tirargli tutta l'acqua contenuta nella bottiglia appoggiata sul pavimento.

L' ALLIEVA...AA&CCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora