Come se nulla fosse mai successo (parte 2)

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ATTENZIONE!

Ciò che viene narrato è unicamente frutto di fantasia e prende spunto dai personaggi inventati dalla scrittrice Alessia Gazzola.

I capitoli proposti sono composti da racconti brevi, non necessariamente di tipo consequenziale.

Non ho tanta scelta, Claudio pur di non lasciarmi nella sua auto sarebbe disposto a caricarmi in spalla.
D'altra parte non posso nemmeno scappare perché, l'intensità della pioggia non sembra diminuire.
In poco tempo siamo dentro il suo appartamento.

"Vuoi qualcosa da bere?"

Con il capo faccio segno di no.

"Allora vado a cambiarmi. Se vuoi, nel frattempo, c'è la tv."

Ancora una volta non parlo. Rispondo di sì con un cenno del capo.
Poco dopo, Claudio si dirige in camera sua ed io rimango immobile ad attendere.
In questi minuti penso a quella sera di due mesi fa, rivivo ogni momento e un senso di tristezza mi pervade completamente.
Quindici minuti dopo Claudio fa capolino con dei vestiti puliti e una scia di Declaration quasi nauseante.

"Prima non ti ho chiesto se avevi bisogno di recarti al bagno... nel caso conosci già la strada. "

"Grazie ma, non è necessario."

Il tono della mia voce è cupo, non riesco ad essere di tante parole, il mio unico desiderio è quello di uscire da qui più in fretta possibile.
Claudio invece, si avvicina, si siede sul divano, a pochi cm da me, e con una mano sfiora il mio braccio.

"Che hai?"

Quella vicinanza mi fa scattare come una molla.
Balzo in piedi e mi allontano da lui.

"Si può sapere cosa ti succede? Ora non posso nemmeno avvicinarmi a te?"

"Mi sembra che in questi mesi tu non ti sia posto tutte queste domande. Perché farlo ora?"

"Chi ti dice che sia come sostieni tu?"

"È così e basta. Non prendiamoci in giro."

Il tono della nostra voce si sta alzando.
Siamo sull' orlo di iniziare una discussione che stiamo rimandando da troppo tempo.

"Sei tu che non hai nemmeno voluto ascoltarmi."

"Non mi pare che ti stesse così a cuore darmi delle spiegazioni."

"Cosa stai farneticando!"

Sto urlando talmente tanto che la gola mi brucia.
Non riesco più a sopportare questa situazione e perciò decido di recarmi verso l'uscita.
Sto per afferrare la maniglia ma, Claudio è più veloce di me e blocca la serratura.

"Ora mi ascolti!"

"Non ho intenzione di ascoltare altre menzogne."

"Quella sera io non avevo invitato Beatrice a casa mia. Non avevamo nessun appuntamento."

"Non ci credo!"

"E allora perché avrei dovuto ordinare le pizze per noi due se avessi atteso il suo arrivo?"

A questo particolare non ci avevo pensato. Le pizze infatti erano per noi ed erano due.

"Probabilmente perché lei sarebbe dovuta giungere in tarda serata."

"Questa è un'assurdità e lo sai anche tu!"

Si avvicina a me, mi accarezza il viso con un tocco leggero ma, io mi scanso.

L' ALLIEVA...AA&CCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora