Come se nulla fosse mai successo

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ATTENZIONE!

Ciò che viene narrato è unicamente frutto di fantasia e prende spunto dai personaggi inventati dalla scrittrice Alessia Gazzola.

I capitoli proposti sono composti da racconti brevi, non necessariamente di tipo consequenziale.

Finalmente intravedo la scalinata dell' Istituto.
Mi è colato tutto il mascara e potrei somigliare ad uno zombie in questo momento.
Tutta colpa della folata di vento improvvisa che mi ha rotto l'ombrello.
Ora l'obiettivo è riuscire a raggiungere la toilette, senza che nessuno mi veda in queste condizioni.
Appena varco la porta principale sento una scia di Declaration invadermi le narici, tento di nascondermi, ma è troppo tardi. 
Colui che non avrei voluto mi vedesse in questo stato è proprio davanti a me.

"Allevi si può sapere come ti sei combinata? Ho capito che è Halloween ma, qui non c'è nessuna festa in maschera!"

Ogni muscolo del mio corpo si irrigidisce e non riesco a proferire parola.

"Hai 5 minuti esatti per renderti presentabile! Calligaris mi aspetta per un sopralluogo."

Ok andiamo per ordine.
Mi sta come sempre mortificando davanti a tutti quelli che passano nell' atrio e di sicuro la mia speranza di passare inosservata è più che svanita.
Devo trovare qualcosa da indossare di non bagnato entro 5 minuti.
Mi sta portando con lui ad un sopralluogo, cosa che non accadeva da quasi due mesi.
Rimango immobile, mentre il mio cervello elabora tutte queste informazioni.
Continuo a ripetermi, come fossi in uno stato di shock, che andrò insieme a Claudio ad un sopralluogo. Un sonoro battito di mani, a pochi cm dal mio naso, mi desta da quello stato di trance.

"Alice se non ti muovi ti lascio qui!"

Nel tentativo di fare uno scatto felino, per poco non scivolo miseramente a terra, a causa delle scarpe bagnate. Riesco a fatica a recarmi alla toilette e cerco di sistemare il mio volto pieno di macchie nere di mascara e di raccogliere i capelli bagnati in una coda di cavallo.
Il vero problema sono i vestiti tutti inzuppati.
Essi potrebbero bagnare il sedile dell'adorata auto di Claudio oltre a farmi venire una polmonite. Fortunatamente, nonostante siamo a fine Ottobre il clima non è affatto rigido e quindi opto per l'unica soluzione possibile, ovvero indossare gli abiti da pilates che ho sistemato nel mio armadietto proprio ieri.
Da un mese a questa parte, ogni Giovedì sera vado a lezione di pilates, in una palestra poco distante dall'Istituto, insieme a Silvia che mi ha trascinato in questa follia.
A detta sua una donna ormai alla soglia dei trent'anni deve cercare di tonificare il proprio corpo, prima che esso inizi a decadere.
Quando Silvia si mette in testa certe idee non c'è modo di farla desistere.  Ieri ho chiesto un passaggio a Marco fino in Istituto e ne ho approfittato per portare il borsone della palestra e lasciarlo nell'armadietto.
Mi sto vestendo con una velocità incredibile e con gli occhi di Lara puntati addosso.  

"Certo che tu non ti smentisci mai! Un guaio dietro l'altro!"

"Lara! Non credo sia colpa mia se il vento mi ha rotto l'ombrello e mi sono bagnata come un pulcino!"

"Però, potevi tornare a casa a cambiarti, oggi non c'è nemmeno la Wally! Invece pur di stare dietro a Claudio sei disposta persino ad indossare abiti sportivi!"

"Come lo sai che devo andare ad un sopralluogo con Claudio?"

"Alice mica sono ingenua come te! Claudio è passato poco fa dalla sala specializzandi chiedendo di te. Tu, che indossi leggings, canotta felpa e sneakers alla velocità della luce piuttosto che andare a casa a cambiarti...

Non è che niente niente il sopralluogo è solo una scusa?"

"Lara! Ma come ti vengono in mente certe cose!"

L' ALLIEVA...AA&CCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora