Capitolo 2

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Cammila's POV

"Guarda dove vai,potresti fare del male a qualcuno" dice il ragazzo continuando a guardarmi.

"Scusa,però ti saresti potuto spostare" rispondo acidamente. È alto,molto alto. I primi bottoni della camicia sono sbottonati e si intravedono dei tatuaggi. I pantaloni sono strappati e indossa delle scarpe eleganti...no okay,delle scarpe da ginnastica no?

"Vuoi vedere che ora è colpa mia? Sei tu quella che non guarda dove mette i piedi" dice con arroganza. Ovvio che è colpa sua,se mi ha vista arrivare perché non si è spostato? Distoglie lo sguardo e mi supera andando verso Niall che sta guardando un vestito talmente corto da poter essere considerato una maglietta. Niall notandolo,posa il vestito/maglietta e lo saluta battendogli una mano sulla spalla e sorridendogli. Il riccio fa lo stesso. Ovviamente si conoscono,così lascio il vestito blu su uno scaffale a caso e mi avvicino a loro.

"Il vestito?" mi chiede Niall non appena arrivo lì vicino.

"Mi stava male" mento,sicuramente mi sarebbe stato bene,ma voglio conoscere il riccio.

"La conosci?" chiede subito il ragazzo.

"Sì, lei è la mia migliore amica Camilla. Camilla lui è Harry" ci presenta Niall.

"Camilla-dice Harry annuendo lentamente-la prossima volta stai più attenta" va bene,mi sta già antipatico.

"Vi conoscete?" chiede il biondino confuso.

"Mi è venuta addosso prima"

"Solo perché non ti sei spostato" ribatto infastidita.

Lui mi guarda per un momento poi riporta la sua attenzione su Niall.

"Allora vuoi venire?"

"Non saprei...Cami ti dispiace se vado con Harry?"

"No vai pure e divertitevi, io do un'altra occhiata in giro e poi vado a casa"

"Va bene-dice venendomi ad abbracciare-ci vediamo a casa"

E va bene un po' mi dispiaceva ma forse era meglio così, avrei potuto comprare tutte le felpe che desideravo senza Niall che me lo impediva. Come se mi avesse letto nel pensiero,mi arrivò un suo messaggio nel quale diceva di non comprare solo felpe larghe e jeans neri. Va bene,prenderò anche dei jeans chiari.

Harry's POV

Io e Niall siamo in questo bar da circa due ore e lui è già ubriaco dopo tre bicchieri di rum. Si capisce molto facilmente quando è ubriaco;ha le guance rosse,gli occhi diventano più azzurri del solito e inizia a fare battute scadenti.

"Harry"

"Sì Niall?"

"Sai perché ho messo il caffè nella lavatrice?" mi chiede sorridendo.

"Perché?" rispondo alzando gli occhi al cielo.

"Perché era macchaito" dice iniziando a ridere. Sapevo che non avrei dovuto rispondergli.

"Ti riporto a casa,ma prima vado in bagno. Tu resta qui"

Lo sento farfugliare qualcosa mentre vado verso il bagno. Ci sono delle ragazze ad un tavolo vicino alla porta del bagno degli uomini,una di loro mi fa l'occhiolino. Faccio una smorfia di disgusto ed entro in bagno. Quella deve essere una di quelle ragazze che tiene le gambe aperte per tutti ma che viene sempre rifiutata perché è troppo brutta. Nemmeno uno più che fatto ci andrebbe. Cazzo. È quasi un mese che non vado a letto con una ragazza. Da quando la mia ex mi ha lasciato non sono andato con nessuna.

Esco dal bagno e una mora mi si piazza davanti. I capelli sono lisci e ha la carnagione chiara. Gli occhi sono verdi con delle sfumature marroni.

"Scusa ti potresti spostare?" dico in tono brusco.

"Ma come siamo agitati" dice sorridendo.

"Sì,sono di fretta quindi spostati" dico superandola.

"Da quant'è che non scopi?"

A quelle parole mi blocco e mi giro con gli occhi spalancati.

"Due settimane? Un mese? Se vuoi ti posso aiutare" continua con un sorriso malizioso.

"Non hai paura che io possa essere un maniaco o un assassino?" dico ironicamente.

"Non sembri il tipo che va a giro con un pugnale nella cintura-dice avvicinandosi- allora,andiamo?"

"E va bene andiamo"

Niall può aspettare.

Forse non avrei dovuto portarla a casa mia,ma ormai è troppo tardi;lei è in mutande e io sono sopra di lei a cavalcioni in boxer.

Mi mette le mani attorno al collo e mi tira verso di lei per baciarmi. È un bacio vuoto,senza alcun sentimento.

Basta devo entrarle dentro.

Mi stacco per prendere un preservativo dal primo casseto del comodino. Mi giro verso di lei e noto che si è già tolta le mutande.

"Veloce la ragazza" commento con un sorriso sghembo. Si avvicina a me e mi tira giù i boxer. Non c'è l'erezione e non sono duro. Notando ciò Sara, mi pare che si chiami così, prende la mia lunghezza con la mano sinistra e inizia a muoverla. Mi prende nella sua bocca e inizia a lavorare con la sua lingua. Infilo la mano nei suoi capelli e inizio a muovermi anche io. Non provo niente. Prendo Sara per le spalle e l'allontano facendola stendere sul letto,mi metto il preservativo e mi posiziono sopra di lei penetrandola. Urla. Evidentemente non se lo aspettava. Lei muove i fianchi e io continuo a spingere finché non la sento venire. Ma che diavolo?

"Bello mio sei messo male-mi dice con il fiatone-eppure io ho fatto di tutto"

Resto in silenzio. In effetti ha ragione. Si alza e prende la sua roba. Dopo essersi presa la borsa si avvia verso la porta.

"Ciao Sara" la saluto.

"Mi chiamo Elisa,idiota"

Sbatte la porta dietro di lei e poco dopo sento anche la porta dell'ingresso chiudersi.

Ecco l'ennesima figura di merda,ma adesso è la mia ultima preoccupazione. Resto fermo sul letto a guardare il soffitto e ogni volta che chiudo gli occhi,mi appaiono due occhi azzurri. Quegli occhi azzurri che mi hanno bloccato.

Non doveviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora