Capitolo 4

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Zayn's POV 

Sei sempre stato sicuro di te stesso? Hai sempre capito chi saresti diventato? E se ti rendessi conti di aver scazzato tutto? 

Traccio con l'indice una linea immaginaria. Chiudo gli occhi e immagino cosa voglio disegnare.

Forse la mia è paura, la paura degli spazi vuoti. La paura che niente possa completare questo grande bianco dentro di me. Probabilmente ho sempre avuto paura di non essere ciò che gli altri volevano, riempiendo le mie lacune a loro piacimento. Sono sempre stato più persone. Esistono tanti Zayn dentro di me. Ma qual è lo Zayn vero, autentico? Probabilmente non esiste. Un fiore. Ecco cosa la mia mano ha creato. Un fiore. Semplice, pulito, puro. Come lei.

"Zayn, dai tuffati!" è entrata nella piscina con un grande botto. Lei e Niall sono venuti a farmi visita. Lei più per mia sorella. Credo.

Ora è lì, in quel costume colorato, i lunghi capelli biondi che galleggiano a pelo dell'acqua. Gli occhi biondi che brillano luminosi sotto il sole. La pelle chiara, liscia, come porcellana. Il sorriso sincero sempre stampato sulle labbra rosee. 
Sembrerebbe un'illusione. Un angelo una creatura non reale. 
Anche Niall e mia sorella sono nell'acqua. Io invece sono seduto sul lettino, ascoltando la musica. Dalla tasca dei pantaloncini estraggo un pacchetto di sigarette. Ne prendo una e l'accendo. Assaporo quel gusto amaro che mi attanaglia i sensi, che si attacca alla mia gola, raschiandola.

Passano pochi secondi prima che dalle mia labbra fuoriesca una nebbiolina chiara. Tiro un sospiro di sollievo. Sollievo dai pensieri, sollievo dai tormenti, sollievo dal mondo.
"Lo sai che ti fa malissimo fumare?" eccola qui. Fin troppo presente nella mia vita.

"E a te fa malissimo stare al sole, bianca come sei. Te la sei messa una 50?" dico, sarcastico. Lei mi dà una leggera spinta al braccio destro e io faccio una smorfia di finto dolore. 

"Mi rovini se continui a picchiarmi" dico facendo entrare di nuovo la sigaretta in bocca. 

"Oh certo come no" ribatte sistemandosi accanto a me. Sento le gocce d'acqua scivolare sul mio corpo reso caldo dall'esposizione al sole. 

"Copriti, prenderai freddo" le faccio, senza guardarla.

"Zayn, non sei mio padre. Smettila di fare così. Non ho freddo. È caldo" e aggrotta le sopracciglia chiare. Per la prima volta la guardo seriamente. 

"Camilla, c'è un leggero venticello. Copriti" dico.

"Coprimi te" ribatte, con fare di sfida. Gli occhi sono socchiusi e le labbra formano un sorrisetto malizioso. Allungo la mano e prendo un asciugamano. Mi alzo e vado dietro le sue spalle. Lo poggio delicatamente su di esse. Poi mi avvicino alla sua guancia e le scocco un dolce bacio sulla guancia bagnata. Lei sorride, lo so che sta sorridendo sebbene non la veda. 

"Zayn, mi abbracci? Ho un po' di freddo... Sai non voglio ammalarmi..." le sorrido, poi le stringo le spalle delicate da dietro.

"Tu mi piaci, Zayn. Mi piaci molto" sussurra, forse non volendo farsi sentire, ma io capisco bene le sue parole.

"Anche tu" le bisbiglio nell'orecchio. 

Lei si volta e mi fissa nelle iridi scure. Molte ragazze snobbano gli occhi scuri, ma io sono sicuro che lei gli ami da morire. Ogni tanto la vedo fissarmi negli occhi, con uno sguardo penetrante. Un giorno le ho sentito dire a mia sorella che è innamorata del mistero che mi avvolge. Le sue iridi, invece, sono luminose, leggermente bagnate, forse da un velo di lacrime di quella tristezza sempre presente nel suo quotidiano. Il naso grosso è arrossato, ma non ci voglio fare caso. Sorride. Penso abbia il sorriso più magico del mondo. Con una mano bagnata mi accarezza la guancia sulla quale sta ricrescendo una barba leggera. Poi avvicina le sue labbra alle mie, le quali si scontrano in una danza passionale.

Ora quel fiore, che prima mi sembrava così indifeso si è rivelato forte e indipendente. 

Ma io ho bisogno di lei come dell'aria

||Spazio autrici|| okay, forse è un po' troppo corto, ma mancava l'ispirazione... Comunque, ci piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate... Un bacio,

Wearestracoolxx

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