𝐄𝐏𝐈𝐋𝐎𝐆𝐎

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Clementine Baudelaire, Supernova Hughes,Luther Denbrough,Jeremiah Reeves

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Clementine Baudelaire,
Supernova Hughes,
Luther Denbrough,
Jeremiah Reeves








THE NEVERENDING STORY
(LIMAHL)

THE NEVERENDING STORY(LIMAHL)

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Monaco di Baviera, Germania

22/08/1999

"si dice che:
in un prato fiorito, si coglie
il fiore più bello, il più speciale.
l'erbaccia non viene mai intaccata.
e così, Dio, coglie l'essere umano
più bello, il più splendente
senza tener conto dell'età
e lo si porta alla morte"

Con amarezza e tristezza poso la raccolta di poesie di un poeta anonimo, dalla copertina macchiata e senza titolo.
«Libri di poesia ed eterna bellezza,» sussurro sospirando.
Tolgo gli occhiali tondi e mi sfrego gli occhi, danneggiati dalle continue lacrime acide.

D'improvviso la porta dell'ingresso si apre violentemente ed entra una bimba, di cinque anni, con la corta chioma platinata e i boccioli che aveva al posto delle labbra, color clementino. Con gli occhi glaciali, mi guarda e dipinge un bellissimo sorriso.
«È arrivato lo zio Angel, papà!»

Sorrido di rimando a mia figlia, incredulo che sia cresciuta così tanto in così poco tempo. La prendo in braccio e le bacio il nasino a punta costellato di lentiggini.
«Digli che tra poco sarò lì fuori da lui, Clementine. Corri.»
E con una spintarella, lei trottella verso l'uscita muovendo il vestitino bianco.

Mi alzo con fatica e rimetto il libro che apparteneva alla mia dea nella libreria, tappezzata di foto di mia moglie e mia figlia, un ritratto di famiglia felice.

Trovo Angel seduto al tavolino che dà alla spiaggia e mi siedo accanto a lui. Non lo vedo dall'estate del novantadue, e mi sembra strana questa sua visita.
«Ti trovo bene, Angel. Come sta la tua famiglia? Spero bene.»

Lui annuisce e accende una sigaretta. Brutti ricordi ritornano a galla e con fastidio, gli tolgo la cicca dalle dita spegnendola.
«Scusa, ma il fumo è vietato. Brutti ricordi.»
Egli sembra capire. «Clementine, già. Ho notato che hai chiamato tua figlia come lei, tua moglie lo sa?»
Mette in bocca una mentina per sostituire la dipendenza da tabacco.
«Non sono affari tuoi. A cosa devo questa visita inaspettata?»

«Calma biondino, ho qualcosa da darti.»
Mette una mano dentro la tasca della giacca e tira fuori un plico di fogli, forse cartoline.
«Questi,» prende un respiro profondo.«Li ha mandati Clementine, all'indirizzo della casa a Pacific Beach. Come sai, lasciammo quella casa quando sei impazzito e l'hai bruciata, ma sono ritornato lì qualche giorno fa per poterci alloggiare per le vacanze con i miei figli e mia moglie, e ho trovato questi. Credo che Clementine conoscesse solo questo indirizzo. Sono tutte per te.»

Strappo voracemente quelle cartoline dalle mani di mio cugino, avido di sapere cosa mi aveva mandato la mia dolce dea.
«Io ho finito qua,» si alza. «Sarebbe carino se riprendessimo i rapporti e magari far conoscere i nostri figli.»
Lo liquido con la promessa che un giorno, forse non troppo lontano, gli avrei fatto visita.

Corro velocemente nella camera da letto e la chiudo a chiave. Non voglio essere disturbato.
Le cartoline sono solamente quattro, forse Clementine non ce l'aveva fatta a viaggiare per tutto il mondo, non aveva avuto tempo.
Con quella consapevolezza nel cuore, inizio a leggere il retro delle cartoline.
Quella più vecchia è datata mille novecento novantatré ed è dalla Germania.
"Grias di,
il primo posto che ho voluto visitare è la Germania. Mi ricordo che mi avevi detto che ti sarebbe piaciuto vivere lì un giorno, spero ti si sia avverato, quel desiderio.
Il tempo qui non è dei migliori, ma si sopravvive, per quanto io possa dirlo.
Sono felice così, però, ricordalo.
Mi manchi tanto, ti amo Lulu.
-Clementine"

Mi viene quasi da piangere a quelle parole, alla grafia della mia amata e al fatto che mi sono veramente trasferito in Germania.
Passo alla seconda cartolina, datata sempre nel mille e novecento novantatré, che rappresenta la Turchia.
"Salam fratello,
Indovina chi si trova in Turchia ad assaggiare tutte le spezie del mondo? Non tu!
A parte gli scherzi, Turchia è stupenda, ha un sacco di monumenti e la gente è simpatica. Ho fatto amicizia con una ragazza musulmana e mi sta facendo imparare l'arabo. Magari passerò in Arabia Saudita o in Dubai uno di questi giorni.
Non dimenticarmi, amor mio.
-Clementine"

Le lacrime iniziano a riaffiorare e minacciano di uscire e allagare il mondo, crudele verso la gente buona.
Passo alla terza cartolina, datata mille novecento novantaquattro, e rappresenta la Francia.
"Salùt!
Sono nella patria di Arthur Rimbaud, immagini?
Francia è stupenda, anche se un po' freddina, seppur è estate. Ma non mi lamento. A causa della mia salute precaria, non riesco a fare tanti viaggi, per cui sono sempre costretta a rimanere a lungo in un paese. Ma non mi perdo d'animo! Presto riuscirò a fare tutti i viaggi che voglio ed esplorare il mondo.
Guarda le stelle, Luther, e le nuvole, e pensami. Pensa alla tua amata Mentine, ed io penserò a te, da lassù.
-Clementine"

Ormai le lacrime bagnano non solo il mio volto, ma anche la torre Eiffel raffigurata sulla cartolina. Leggere che già la sua salute era precaria, è un colpo al cuore, stava già vacillando dopo due anni.
Prendo l'ultima cartolina, datata stavolta nel mille e novecento novantacinque, e raffigurava la bella Italia.
"Ciao!
Sono nella città dell'eterna bellezza, Roma. Non puoi immaginare quanta arte e quanta poesia nasconda questa città e questo paese. Credo sia il più bello che io abbia mai visto finora.
Le sculture di Michelangelo, mi hanno fatto bene alla salute.
Ormai mi resta poco tempo, lo sento e lo percepisco, quindi probabilmente sarà l'ultima cartolina che ti mando.
Luther, mio dolce amore, ricordami ed io veglierò su di te. Amami ed io ti proteggerò da lassù. Guardami, attraverso la luna e le stelle, ed io resterò accanto a te, per sempre.
Ti amo più di alta cosa al mondo, Lulu. Addio.
-Clementine"

Il mio cuore si è distrutto per la seconda volta. Le cartoline mi hanno portato indietro di sette anni, ai tempi d'oro ove passavo le notti e le mattine con la mia Clementine, a parlare o stare solo insieme.
La mia mente vaga nei ricordi più dolorosi, dove ero felice dell'amore ricambiato e subito dopo distrutto dalla brutta notizia.
Clementine era ed è ancora la mia dea, il mio amore più grande, il più sincero, il più devastante. Clementine sarebbe rimasta nella mia memoria fino alla fine dei tempi.
L'unica persona che avevo amato con tutto me stesso, sino a distruggermi del tutto.

Mi alzo e guardo fuori dalla finestra.
Mia moglie e mia figlia giocano tra la sabbia e la salsedine. Sollevo lo sguardo verso il cielo; un manto blu scuro tappezzato da piccole stelle che circondano la luna, più splendida e luminosa che mai.
In essa ci rivedo il bel viso della mia dea, Clementine.



FINE










AUTHOR'S CORNER

La storia è finita ragazzi, ma Clementine e Luther resteranno nel mio (e spero nel vostro) cuore.

E scusate per non aver pubblicato questo epilogo prima, ma me ne ero completamente scordata.

A breve pubblicherò il prologo della nuova storia, Moonlight Omicide, potete già dedurre dal titolo che genere sarà.

Domani pubblico i ringraziamenti.

Andate in pace gente, e godetevi la vita ☀️

𝐌𝐀 𝐂𝐇𝐄𝐑𝐈𝐄|| L. Di Caprio (90s)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora