4.

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Il ragazzo dai capelli verdi si voltò, sentendo dei rumori.

-Uraraka?-

Si fermò subito, quel nome gli aveva fatto tornare voglia di piangere, e effettivamente ricominciò a singhiozzare. Shoto si affrettò ad avvolgerlo in un abbraccio, ma invece di stringerlo, lo trapassò. Rimase con le braccia protese in avanti, con gli occhi sgranati. Si voltò lentamente, e guardò il ragazzo dai capelli verdi. Stessa cosa fece l'altro. I loro sguardi si incrociarono, e Izuku cominciò a tremare, mentre un rumore assordante e fastidioso cominciò a farsi sempre più alto nella testa del bicolore. Non capiva più niente, ma fissava le labbra dell'amico, in attesa di qualche parola.

-Shoto?-

E il tempo si fermò, esattamente come il rumore nella testa, mentre tutto quello attorno a luì scomparì. C'era solo un filo rosso, che gli si avvolgeva attorno, annodandosi al suo dito.

-Izuku.-

Rispose guardandosi intorno, senza vedere niente. Sentì dei passi frettolosi, poi una stretta al collo, e un respiro affannato accanto all'orecchio. Poco dopo, si ritrovò nella stanza dell'amico di nuovo. Era successo tutto in pochissimo tempo, qualcosa di non calcolabile.

Izuku era attaccato a lui, e lo stringeva incredibilmente forte. Non aspettava altro.

Strinse il suo amico con tutte le sue forze.

-Shoto, non voglio restare da solo, non voglio restare da solo-

Urlava, stringendo sempre di più.

-Non sei solo.- Rispose calmo, anche se era la persona più agitata e felice del mondo. Sempre se su quel mondo c'era davvero.

La porta della stanza di Izuku si aprì, rivelando la madre del ragazzo.

-Izuku, chi è il tuo nuovo amico?-

Chiese. Izuku si staccò da Shoto, incredulo.

-Cioè, tu lo vedi? Io non sto abbracciando il vuoto?-

Chiese indicando Shoto, che era sul punto di piangere.

-Sì, lo vedo...Stai bene, tesoro?-

La donna era divertita e preoccupata, mentre Izuku tremava più del solito.

-Ehm...S-salve i-io...-

Balbettò Shoto. Era strano parlare con le persone che non erano Izuku.

-Io sono Inko Midoriya, piacere.-

Si presentò allungando la mano. Izuku guardò Shoto preoccupato, e il ragazzo gli rivolse lo stesso sguardo.

Strinse la mano della signora molto poco convinto.

-S-Shoto...-

Il cognome sarebbe stato chiaramente un problema.

Quando la signora uscì dalla stanza, tirarono entrambi un respiro di sollievo.

-Quindi sei reale?-

-B-beh, a quanto pare-

Le lacrime di Izuku uscivano sempre più velocemente. Aprì la finestra, la quale sbattè contro il muro, e si affacciò.

-Mondo, io non sono da solo! Ho vinto, hai capito?! Ho vinto io!-

Urlò a squarciagola.

Amico Immaginario - TododekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora