Capitolo 9

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Felipe: vuoi che scendo con te?
Maria: ti sembro una bambina di 12 anni?
Felipe: no di 17.
Disse ridendo.
Maria: cretino.
Felipe: almeno prima di scendere me lo dai un bacio?
Maria: no ciao.
Disse prima di scendere dall'auto.
Si diresse verso i suoi compagni di classe, non prima di aver salutato le sue migliori amiche, di un anno più piccole.
I suoi compagni iniziarono ad assillarla riguardo Felipe.
Ad un certo punto i suoi compagni si ammutolirono e Maria li guardò con aria interrogativa.
Ma appena si sentii cingere la vita, capì il perché.
Felipe la fece girare.
Maria: ti avevo detto di non scendere.
Felipe: il mio bacio?
Maria lo assecondò e gli diede un bacio sulla guancia.
Maria: ora ciao.
Felipe: forse non ci siamo capiti.
Disse prima di prendergli il viso e baciarla.
Maria si stava vergognando ma quel contatto era bellissimo.
Felipe: adesso ci siamo.
Maria: ora ciao scemo.
Tutti guardarono Maria sbalorditi per la parola rivolta a Felipe, lei non se ne accorse ma Felipe si e sorrise.
Felipe: chi mi chiama così muore.
Tutti li sbiancarono.
Maria: vuoi farmi male?!
Felipe: non mi provocare bambolina.
Maria si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò.
Maria: mi faresti morire vergine?!
Felipe rise.
Felipe: a che ora esci?
Maria: oggi credo alle 14:00 se non sbaglio.
Felipe: bene  ci vediamo alle 14:00 allora, piccola.
Maria annuì e lui la ribaciò.
Maria: ciao, buon lavoro.
Lui se ne andò e tutti la guardarono sbalordita.
Suonò la campanella della prima ora e tutti entrarono.
Si fecero le 11:05 e suonò la ricreazione.
Ad un certo punto si apri la porta della classe di Maria ed entrò Carlo.
Maria iniziò a tremare.
Maria: che ci fai qui?!
Carlo: ti avevo detto che me l'avresti pagata.
Iniziò a camminare verso di lei e Maria di conseguenza indietreggio il più possibile.
Carlo: stai ferma o ti farò più male di quando già te ne farò.
Disse prendendola per il collo e stringendolo.
La spinse contro il muro vicino e le alzò di poco la maglietta, tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni un coltello ed iniziò a farle piccoli tagli superficiale.
Maria stava tremando.
Carlo: non piangere o ti affondo il coltello nell'addome... mi eccita da morire procurarti questo...
Maria trattenne le lacrime, stava soffrendo e tremava sempre di più.
Carlo: ti vengo a prendere appena esci, fa che il tuo amico non si trovi qui, se no lo uccido, chiaro?!
Maria annuì soltanto.
Dopo di che Carlo si staccò da lei e se ne andò.
Lei cadde sulla sedia. Fissava il nulla.
Ad un certo punto sentì in sangue scendere ancora di più e decise di andare in bagno, prima che qualcuno se ne accorgesse.
Sciacquo le varie zone incise dal coltello e li tamponò con dei fazzoletti.
Uscita dal bagno tornò in classe giusto in tempo, prima che entrasse il professore dell'ora successiva.
Ripensò alle parole di Carlo e mandò un messaggio a Felipe.
A: Felipe
Da: Maria
Non venire, prendo l'autobus.

A: Maria
Da: Felipe
Io vengo e basta, non hai neanche il biglietto.

A: Felipe
Da: Maria
Per favore non venire, me lo faccio prestare.

A: Maria
Da: Felipe
Va bene, non verrò, ci vediamo appena rientri a casa.

A: Felipe
Da: Maria
Okay

Maria si rilassò un po', non voleva che Carlo facesse del male a Felipe, preferiva subire lei che altre persone, soprattutto lui.
Le ore che precedevano le 14:00 Maria li passò tremando, pensando a cosa le avrebbe fatto Carlo.
La prima cosa che pensò fu che lui l'avrebbe sverginata, si sarebbe preso qualunque cosa lui volesse e non sarebbe stato affatto gentile.
Gli avrebbe causato altri tagli più profondi.
Ma almeno Felipe era al sicuro.
Suonò la campanella dell'ultima ora, lei non voleva uscire, stava rimandando l'inevitabile.
Uscì dalla scuola e subito notò Carlo che la stava guardando.
Si paralizzò all'istante.
Cercò delle via di fuga, ma ci rinuncio subito, perché lui la raggiunse.
Carlo: andiamo! Subito! Non fare idiozie!
Maria non si mosse, il che lui le prese un polso e lo strinse forte.
Carlo: che c'è?! il tuo amichetto non c'è?
Maria scosse la testa mente soffriva.
Maria: mi stai facendo male.
Carlo: ancora non hai visto niente, se questo ti fa male quello che ti farò da qui a poco sarà l'inferno.
Maria: devo tornare a casa lasciami!
Carlo: ti ci accompagno io a casa tranquilla, ma prima facciamo una deviazione.
Maria tremò ancora di più se è possibile.
Carlo la iniziò a trascinare verso la sua macchina.
Quando...

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