Arrivati dentro il bagno Felipe fece sedere Maria sul bordo della vasca da bagno, mentre lui prendeva un kit di pronto soccorso.
Felipe: togli il reggiseno.
Maria: no, scordatelo!
Felipe: ti devo medicare se no le ferite potrebbero infettarsi.
Maria: sto bene.
Felipe: se si infettano finirai in ospedale.
Maria: come in ospedale?!
Felipe: certo devono farti una serie di punture e flebo, ti daranno anche antibiotici e pillole.
Maria: pun...punture?!
Felipe: si mi sembra che dentro ci mettono una specie di antinfiammatorio, non so.
Maria: okay okay lo tolgo.
Disse slacciandosi il reggiseno.
Felipe: hai paura degli aghi?
Maria: più che paura.
Maria si tolse il reggiseno ma si coprì con le braccia.
Felipe: devo medicarti,le braccia devi toglierle.
Disse sorridendo.
Maria restò ferma.
Felipe si avvicinò e spostò un braccio.
Maria dall'imbarazzo girò completamente la testa verso sinistra.
Felipe tolse anche l'altro braccio.
E quando alzò lo sguardo vide Maria rossa dalla vergogna e con la testa voltata da un lato.
A quel punto Felipe gli girò la faccia e la baciò.
Felipe: tranquilla, respira, calma...
Felipe prese del cotone con dell'alcol e lo passò sulle ferite.
Maria si mise ad urlare e fermò Felipe.
Maria: basta, brucia, ti prego.
Felipe: lo so che brucia, le ferite sono molto profonde qui.
Disse toccandogli il capezzolo con il cotone bagnato d'alcol.
Maria urlò di nuovo e si allontanò.
Felipe: piccola ferma.
Maria: fermati, basta...
Felipe: dammi la mano.
Maria gli e la diede.
Felipe: stringila quando non riesci a sopportare il dolore.
Maria annuì con la testa.
Felipe bagnò un altro ciuffo di cotone e lo passo sulle ferite.
Maria urlò e strinse la mano di Felipe.
Felipe la baciò e continuò a passare il cotone.
A Maria vennero le lacrime agli occhi dal dolore.
Felipe lo sentì e tolse il cotone, ma continuò a baciarla.
Maria ricambiava il bacio.
Dopo un po' Maria si staccò.
Era senza fiato.
Felipe: diciamo che più o meno le ho disinfettato le ferite, ma domani si dovrebbe ripassare un po' di alcol. Ora però metto una fascia disinfettata.
Felipe gli mise la fascia nel petto, senza stringerla forte, per non provocargli dolore.
Felipe: finito.
Maria: posso rimettere la maglietta?!
Felipe: meglio che una decina di minuti resti così, cosicché non prendino batteri.
Maria annuì.
Felipe: ora vuoi riposarti un po'? Mi sembri pallida.
Maria non rispose.
Felipe gli prese la mano ed uscì dal bagno.
Felipe: Questa è la mia camera, sdraiati un po'.
Maria: no, forse è meglio che io ritorni a casa.
Felipe: puoi restare oggi, domani ti accompagno io.
Maria: no, sarebbe meglio che tornassi a casa ora.
Felipe: così che il tuo ex ragazzo ti picchi di nuovo?
Maria tacque.
Felipe: dai sdraiati un po', quando ti sveglierai ne parleremo.
Maria: non ho sonno.
Felipe: io invece si, mi fai compagnia un po'.
Maria annuì.
Si sdraiarono entrambi nel letto e Felipe si strinse a Maria abbracciandola.
Maria era in imbarazzo, ma si sentiva protetta da Felipe.
Entrambi si addormentarono quasi nell'immediato.
Dopo neanche mezz'ora Felipe si svegliò, aveva del lavoro da sbrigare.
Maria invece dormi per più di 3 ore.
Si svegliò all'ora di pranzo, appena aprì gli occhi si girò dove si era sdraiato Felipe, ma lui non c'era.
Scese al piano inferiore, fece per uscire di casa ma qualcuno la chiamò.
X: signorina Maria, dove va? Il signor Felipe sarà qui tra poco.
Maria: lei chi è?
X: oh, mi scusi, io sono la domestica, mi chiamo Angela.
Maria: piacere Angela, io vado a casa ciao.
Angela: mi spiace signorina ma non posso farla uscire, ordini di Felipe.
Maria: cosa? Ordini? Io me ne vado ora!
Disse aprendo la porta, ma appena la aprì si trovò davanti due enormi uomini e chiuse la porta subito presa dallo spavento.
Maria: chi.... chi sono quei due?
Disse rivolgendosi ad Angela.
Angela: signorina sono 2 delle tante guardie che vi sono in questa casa.
Maria: io me ne voglio andare.
Angela: il signor Felipe sarà qui a momenti.
Maria: non aspetterò Felipe per andarmene, non sono un suo ostaggio.
Angela: certo che no, ma è per la sua sicurezza.
Maria non sapeva che dire, quindi si sedette in un divano del salotto.
Angela: signorina se vuole il pranzo è pronto.
Maria: non ho fame grazie.
Angela: va bene, se cambia idea me lo dica, mi trova in cucina.
Dopo circa 15 minuti entrò dalla porta di ingresso Felipe, con un sorriso a 32 denti.
Felipe: Maria ben svegliata, hai mangiato?
Maria: non ho fame.
Felipe: vieni, mangiamo insieme.
Maria: non ho fame.
Felipe: mi lasci mangiare da solo?!
Felipe si avvicinò a Maria, la prese per mano e la portò nella sala da pranzo.
Felipe come un cavaliere spostò la sedia per far sedere Maria e poi si sedette lui.
Felipe: dai mangiamo che dopo ho due sorprese per te.
Maria: sorprese?!
Felipe: mangia e basta.
Disse facendogli l'occhiolino.
Il pranzo trascorse in tranquillità.
Dopo aver finito di mangiare Felipe si alzò e porse la mano a Maria e lei lo assecondò.
Felipe portò Maria in camera da letto.