Capitolo 13

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MINSOO'S POV
<ORA TU MI RACCONTI TUTTO PER FILO E PER SEGNO CON I MINIMI DETTAGLI SE NO TI ARRIVA UN CAZZOTTO IN TESTA>

E fu così che il mio cuore se ne andò a puttane.

<Yah yah Jisoo-unnie calmati> ho appena varcato la porta, ed è così che la mia coinquilina mi accoglie, capendo che è successo qualcosa dato che sono entrata con il sorriso stampato sulla faccia <Abbiamo risolto>
<Si questo lo avevo capito però dimmi tutto che so che è successo altro suuuu> picchietta sul divano accanto a lei con la mano, mentre si mette a gambe incrociate su di esso

Sospiro ridacchiando buttando in un angolo del salotto lo zaino che avevo su una spalla per poi stravaccarmi anche io accanto a lei <Allora... cioè... come te lo posso dire...>
<Avanti sai che con me puoi essere diretta forza che ho ansiaaa> batte a tempo le mani per poi iniziare a giocare con le sue dita mentre mi guarda

Prendo un grande respiro <IoeJimincisiamobaciati>

Inarca un sopracciglio <Eminem sei tu?>
<NON È MOMENTO CIOÈ ALLORA. IO. E JIMIN. MHHH. MHHHH CAPISCI UNNIE TI PREGO MHHHH> gesticolo muovendo un po' a caso le braccia. Non so se ho il coraggio di dirlo.

<Oh o me lo dici o ti do un ceffone ah> mi punta il dito avvicinandosi a me
<Oh oh che è tutta questa mafia?> indietreggio di poco, sapendo che è capace di fare tutto <OH SENTI IO E JIMIN CI SIAMO BACIATI>

Silenzio.

<Madonna l'ho detto, l'ho detto, l'ho detto, l'ho detto dio mio no> mi distendo a pancia in giù sul divano poggiando la faccia sul cuscino quadrangolare cercando di sprofondare in esso.

Poi un urlo.

<MADONNA MIA ERA ORA!> Jisoo si butta sopra di me, soffocandomi letteralmente <FINALMENTE si vedeva che vi mangiavate entrambi con gli occhi e hai visto? Questo è il risultato, non ci sto credendo> la vedo sorridere con la coda dell'occhio dato che stavo provando a liberarmi da sotto di lei, poi mi stringe portando le braccia sotto la mia pancia poggiando la testa sulla mia schiena.

<M-m-mi stai -tossisco- soffocan- JISOO SPOSTATI> faccio uno scatto di lato con la schiena per poi reggermi subito con una mano sullo schienale del divano per non cadere. Mi rimetto a pancia in su finalmente libera dal grosso peso sopra di me riprendendo fiato, sentendo in sottofondo le bestemmie della mia migliore amica distesa a terra.

Mi giro con la testa verso di lei <Ora però non mi chiedere nien->
<Ma lo sai che è illegale vero?> mi interrompe, nonostante le stessi dicendo che non doveva farmi domande prima che rispondevo in modo sbagliato.
Sospiro <Lo so, per questo stiamo attenti, abbiamo sentito un rumore provocato sicuramente dai bidelli però non è successo niente, non eravamo proprio davanti alla porta quindi non ci avrebbero visto subito, basta che si sentiva lo scatto della maniglia, è un secondo staccarsi>

<Tranne quando farete sesso...> sussurra

<JISOO!> le tiro un cuscino in piena faccia fortemente, facendo una smorfia <MA CHE TI PASSA PER LA MENTE? MA SEI IMPAZZITA? IO? CON PARK JIMI- no ragazzi questa sta male, è inutile sta male>
<Si si tutti così diciamo si si> ributta il cuscino sul divano mentre si rialza stiracchiandosi dopo poco.

Anche lei lo aveva detto. Anche a lei le è venuto il mio stesso pensiero. Io e Park Jimin. A scuola. O in casa. O dovunque sia. Avevo ancora le idee confuse, perché dovevo realizzare ancora tutto, dovevo mettere ben in vista i miei ricordi di questa punzione, devo connettere tutto. Non devo pensare che sia stato solo un sogno, perché non lo era. Era tutto reale e io ho accettato entrambe le cose. Il fatto di essere scopamici e il bacio. E mi sento... bene. Perché anche se non abbiamo mai avuto un buon rapporto, penso che sotto sotto, noi due eravamo uguali o simili. E mi andava bene, perché mi sentivo a mio agio in quel momento e non me ne sono ancora pentita.

The Teacher of 3°CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora