Capitolo 9

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MINSOO'S POV
<Ehm... io vado a sistemare queste cose, una buona chiacchierata!> ed è così che Jisoo scappa in cucina anche se le buste sono abbastanza pesanti.

Rimaniamo così io, Yoongi e Park.
Sono ancora sulle gambe del mio migliore amico e le sue mani sono ancora sul mio fondoschiena. Fa per togliere ma gli do un leggero pizzicotto senza farmi notare, per fargli capire che deve rimanere così.

Deve rosicare.

<Scusate se ho interrotto un momento intimo diciamo> sogghigna andando verso la cucina
<Non hai interrotto un cazzo Park> con tono serio e deciso, lo guardo anche se se ne sta andando
Si gira <Comunque sia, anche se non ho interrotto niente non volevo vedere e basta>

<Geloso Park?> Yoongi si gira solo con la testa verso di lui ghignando
<Pff> ride <Ma per favore, di una mocciosa come quella? Non farmi ridere> si gira ancora una volta e va verso la cucina facendo un gesto con la mano come per mandarmi via
<Fottuto stronzo, mocciosa a chi?> mi alzo andando verso la sua direzione

<Ah ah ah> scuote il dito come segno di negazione <L'educazione signorina Lee>
<Nel culo> mi avvicino ancora fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo viso fino a quando un braccio mi avvolge la vita tirandomi delicatamente ma velocemente indietro
<Principessa no> sussurra Yoongi al mio orecchio stringendo la presa del braccio

<Principessa, che cosa tenera> prende in giro Park, con quel sorriso da doppia faccia che mi urta ancora di più
<Hai qualche problema Park?> si avvicina questa volta il mio migliore amico
<Oh oh ma che cazzo avete? Subito attaccate, non sapete discutere senza problemi?> rimane fermo dov'è, ma nonostante avesse detto questo non dimostra paura
<Mi hai rotto il cazzo adesso> mi avvicino di nuovo io pronta a fare qualcosa

<Oh che sta succedendo qui?> la voce di Jungkook fa bloccare tutto
<Kookie niente tra-> mi giro verso di lui notando che ha i capelli bagnati e una sola tovaglia avvolta dalla vita <JEON JUNGKOOK>
<Ma che spacchio avete da gridare?> in quel momento invece ci raggiunge anche Jisoo, che poi automaticamente si gira verso Jungkook sgranando gli occhi.

E fu così che abbiamo perso Kim Jisoo.

<Oh scemunita alzati> le porgo la mano che prende, ricomponendosi
<Dicevo. Intanto tu che ci fai con solo una tovaglia addosso?> gesticola
<Oh sentite io l'accappatoio non lo uso, poi che ne sapevo che saresti tornata tu e quello li> indica anche Jimin

<MADONNA JUNGKOOK AHHHH comunque belli gli addominali, svengo. Si dicevo.> torna a guardare noi tre
Kookie ridacchia e se li tocca con un dito poi torna a guardare anche lui la scena
<Che avete da gridare?> la mia coinquilina poggia i pugni sui suoi fianchi
<Perché hai portato Park?> la guardo seriamente
<Ho detto che le buste erano troppo pesanti per il tragitto che dovevo fare, l'ho incontrato e mi ha aiutato lui, che problema c'è?> Jisoo fa spallucce

<IL PROBLEMA È LUI SE ANCORA NON L'AVETE CAPITO> sbraito nervosa come non mai

E da li in poi...

Silenzio.

Ma senza dire niente Jimin va verso la porta. Seguo i suoi movimenti sospirando poi, non so cosa me lo abbia fatto fare, lo rincorro raggiungendolo e bloccandolo da un polso.
<J-j-jimin...>
<Va tutto bene, ci vediamo domani a scuola Lee> e si libera dalla presa uscendo di casa sbattendo di poco la porta.

Rimango paralizzata dal suo gesto, non c'è da meravigliarsi, ma stavo cercando di scusarmi. Cioè. Capitemi.

Torno a guardare gli altri, senza dire niente a mia volta.
<Te la potevi risparmiare questa> Jisoo incrocia le braccia e va verso la cucina lentamente
<Jisoo...> sospiro <Dio mi dovete capire, ho un insegnante che nelle lezioni mi fa la corte, che guarda dove non dovrebbe guardare, che mi fa i complimenti su come ballo, quindi che mi stalkera pure. Voi non lo potete capire, avete ragione, perché non lo vivete. Io invece si, e fidatevi, vederlo qui che fa così tranquillamente come se fosse un mio caro amico, mi fa confondere le idee e mi innervosisco ancora di più, perché lo vorrei prendere a schiaffi ma allo stesso tempo no, perché so che anche lui ha dei sentimenti...> abbasso lo sguardo grattandomi un braccio lentamente

<Va bene ok, ma è un mio caro amico ed esigo, non vorrei, esigo che si tratti come tutti gli altri. Minsoo lo ha detto anche lui che al di fuori della scuola è tutta un'altra persona> Jisoo si gira verso di me, con un tono di rimprovero.

<Scusa...>
<Non devi scusare me, domani tu vai a scuola e parlate, non so quando, che ne so fatti mettere in punizione. Questa volta ti do il permesso io di farlo, così poi quando rimanete soli discutete su ciò che è successo e soprattutto chiarite> scandisce per bene l'ultima parola

Sospiro, stravaccandomi sul divano. Ho fatto un casino. Dio mi chiedo ancora perché sta succedendo tutto ciò. E mi chiedo ancora perché ho dovuto dire quella frase, dicendo che il problema è lui. A volte non riesco a controllarmi ed è questo che odio di me.

<Sono un disastro> sussurro portandomi in avanti, ancora seduta, con i gomiti poggiati sulle ginocchia mentre copro il mio viso con i polsi e con le mani strette in due pugni.
Mi distendo sul divano, sotto lo sguardo dei miei due migliori amici, e metto su un fianco, con il viso rivolto verso lo schienale della superficie morbida su cui sono messa, cadendo accidentalmente in un sogno profondo.

"EDDAI MINSOO VIENI QUI" una voce angelica e limpida ride, cominciando a correre verso la mia direzione
"NOOO NON MI PREEENDIII" continuo a correre velocemente e allegramente, aumentando di pari passo la velocità.
All'improvviso una mano delicata prende il mio polso bloccandomi "ma guarda un po' chi abbiamo qui" la figura davanti a me ghigna leggermente per poi scoppiare a ridere "sei babba, ora dammi la mia maglietta suuu" si allunga leggermente cercando di prenderla
"NO MH." rispondo decisamente cercando di scansarlo via, ma si avvicina fin troppo e mi guarda, lo guardo, ci guardiamo. Siamo solo io e lui in questo momento, il mondo è fermo.
Continua a guardarmi, percorrendo con gli occhi tutti i miei tratti facciali, soffermandosi di tanto in tanto sulle mie labbra e sui miei occhi.
"Forse sto per fare una cazzata, ma sarà sicuramente la cazzata più bella della mia vita" e sento un contatto. Labbra contro labbra.

Sussulto, svegliandomi di colpo mentre mi metto seduta ancora sul divano. Mi guardo intorno, non c'è nessuno, almeno in salotto.
Respiro affannosamente, ripensando al sogno appena fatto, guardando un punto indefinito davanti a me dal divano.
Cristo. Non è possibile. Non. È. Possibile.

Sbatto più volte le palpebre cercando di realizzare, ma ancora sono incredula di ciò che è appena successo nel mondo dei miei sogni. Come può essere?
Non è reale e non lo sarà mai. Non lo sarà mai perché io e lui non ci apparteniamo. Né ora, né mai.

Mi alzo lentamente, cercando di smettere di pensare a tutto ciò. Salgo lentamente le scale per poi entrare in stanza, vedendo una Kim Jisoo accoccolata al cuscino che dorme beatamente.
Mi avvicino, senza far rumore, dopo aver chiuso la porta ed essermi tolta le scarpe. Mi adagio delicatamente sul letto, cercando di non svegliarla per poi mettermi accanto a lei guardandola.

Non so come faccia a sopportarmi, non so come faccia ad andare avanti e a volermi ancora bene dopo tutto quello che combino ogni santo secondo. Non so come Kim Jisoo sia sorella di Lee Minsoo.
Mi metto di spalle rispetto a lei, portando due mani sotto la mia guancia adagiata sul cuscino, mentre porto le gambe leggermente raccolte al petto.

Senza volerlo, penso di nuovo al sogno, analizzando tutto. La voce, la risata, il tocco, le parole, i gesti e i modi di fare, fino a quando un braccio circonda la mia vita e una testa si poggia sulla mia schiena.

<Ricordati che ti amerò per sempre, nonostante tutto e tutti>

E sono proprio queste le parole sussurrate che mi fanno addormentare sorridendo.

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YOOOOO MAAAAAAN

I'M HEREEEEEE SONO TORNATA EHEHEHEHEHEH CUCÙUUUUU :)))
Annyeooong, come vi va la vita?
Finalmente ho aggiornato ssssseeehh.
Scusate per l'attesa, peddonatemi :(

Spero che anche this capitolo vi piaccia enniente, ci vediamo presto! See u soon🌝

Saranghaeeeee💜

The Teacher of 3°CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora