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"Noe" ride Leo passandosi una mano nei capelli "Passami la palla" dice, dolcemente.

"Sai che non lo farò" risponde lei con uno sguardo di sfida

"Ovviamente" risponde lui con un sorriso, avvicinandosi piano piano verso di lei

"Ovviamente" ribatte la ragazza facendo finta di indietreggiare, Leo sapeva benissimo che si sarebbe fermata entro tre secondi. Come Noe aveva previsto il suo ragazzo non avrebbe neanche provato a levarle la palla dalle mani, sapeva che avrebbe provato ad usare la dolcezza; Era la terza volta che gli impediva di giocare a basket con il suo migliore amico e la terza volta che se non fosse stato per Leo, Lorenzo l'avrebbe uccisa, ma sapeva che queste piccole interruzioni non gli davano fastidio.

Il ragazzo le si avvicina dolcemente e le sussurra all'orecchio "Amore mio, potresti passarmi la palla?".

Dopo un anno, Noe non poteva ancora fare a meno di quei momenti che ormai facevano parte della quotidianità, momenti di dolcezza tra lei e il ragazzo che amava di più al mondo, niente gesti eclatanti, vestiti mozzafiato o paroloni, semplicità e amore. "Sei bellissima" le dice lui guardandola negli occhi "E ti amo" . Non serviva nient'altro.

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Adoro il mio libro e adoro scriverlo, ventimila volte di più rispetto a quanto mi piaccia leggere quelli degli altri, continui tira e molla tra due adolescenti, detesto la tendenza che ha chiunque a semplificare troppo qualcosa che è così profondo e unico come l'amore.

Per quanto io ami i romanzi rosa, anzi sono forse il genere che preferisco, poiché sono qualcosa in meno rispetto a tutti i libri pieni di nozioni, spesso pesanti seppur interessanti, nozioni che rendono un libro stupendo ma allo stesso tempo un po' pressante.

I romanzi rosa sono così scorrevoli, spesso privi di dettagli o ricchi di dettagli inutili, mi piacciono tantissimo ma a volte non mi piace come vengono affrontati: Si può descrivere l'amore semplicemente come un tira e molla?Una storia tra due sconosciuti che semplicemente hanno un colpo di fulmine? Nei quali sono spesso descritte meglio le scene di sesso che il resto dell'intero libro. Sì; È anche questo l'amore, ma non solo (per quel che penso io, che non sono poi questa grande maga in amore).

Leo e Noe sono i miei protagonisti, i personaggi che sento dentro di me, come se esistessero, come se li avessi conosciuti, provo con loro emozioni che aspetto di vivere personalmente, Noe è così maledettamente simile a me che a volte mi stupisco nello scoprire me stessa scrivendo di lei.
Oh si, sono logorroica. Ma loro sono la mia storia e non si possono banalizzare.

"Elena" mio padre grida dalla cucina

"Elena tesoro per favore puoi dare da mangiare a tuo fratello?"

"Quale dei due?" lo prendo in giro ridendo, sapendo che perder tempo lo innervosisce.

"L'unico che non lo sa fare in autonomia" sbuffa infastidito.

"E che è in casa in questo momento" continua .

Arrivo in cucina ed inizio ad imboccare Nello. Tempo due minuti e già non vuole più mangiare.

"Ciccio, su mangia la carne. Sai anche chi la mangia la carne? La Pimpa!"

"No pi ate" scuote la testa, è da due mesi che 'non mi piace' è la sua risposta universale". Ha due anni e centocinquantamila modi per far perdere la pazienza in un secondo, ma mentirei se non dicessi che lo amo alla follia.

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